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napoli - USP

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- 708 -<br />

e con l'altra allo scafoide. Quest'ultimo legamento si è considerato, a<br />

ragione, come la chiave di volta dell'articolazione medio-tarsea; esso<br />

è conosciuto col nome di legamento ad Y.<br />

II legamento calcaneo-cuboideo superiore, largo e sottile, si estende<br />

dal margine superiore ed esterno della faccetta calcanea al margine corrispondente<br />

della faccetta cuboidea. Si compone di piccoli fasci paralleli<br />

e poco resistenti, divisi da interstizi, a traverso de'quali si vede la<br />

sinoviale (Fig. 238, 10).<br />

Il legamento calcaneo-cuboideo inferiore è uno dei più forti dell' economia.<br />

Nasce infuori dall'apofisi esterna del calcagno, in dentro dai<br />

due terzi anteriori della faccia inferiore dello stesso osso e si dirige<br />

orizzontalmente in avanti, per andare ad attaccarsi, da una parte,<br />

all'estremità posteriore dei quattro ultimi metatarsei. dall'altra alla<br />

faccia inferiore del cuboide. Due strati concorrono a formarlo. Il superficiale<br />

ha la forma di un nastro antero-posteriore, a fibre perlacee<br />

e parallele, stretto in dietro, più largo in avanti. Questo primo strato<br />

passa al di sotto del tendine del lungo peroniero laterale, completa la<br />

sua guaina fibrosa, e s'inserisce con altrettante linguette ai quattro ultimi<br />

metatarsei. Sulla sua parte anteriore si fissa il muscolo abduttore<br />

obliquo del dito grosso che lo covre interamente. — Lo strato profondo<br />

è raggiante e molto spesso : si estende dalla metà inferiore della faccia<br />

inferiore del calcagno all'eminenza del cuboide. e riempie tutto lo spazio<br />

angolare abbastanza profondo che divide queste due ossa. I fasci che<br />

lo compongono divergono da dietro in avanti.<br />

Il legamento ad Y s'inserisce, in dietro, sulla parte superiore ed interna<br />

della grande apofisi del calcagno, all'estremità anteriore dell'escavazione<br />

càrcaneo-astragalea. Da questa escavazione si porta in avanti,<br />

e si divide quasi immediatamente in due l'asci. I/esterno, antero-posteriore,<br />

si fissa sulla parte superiore ed interna del cuboidc: l'interno,<br />

schiacciato trasversalmente, si attacca alla parte superiore ed esterna<br />

dello scafoide, ed è stato descritto come un legamento particolare sotto<br />

il nome di legamento calcaneo-scafoideo superiore. —Il legamento ad V<br />

o calcaneo-cuboido-scafoideo, è molto più resistente dei legamenti astragalo-scafo<br />

ideo,e calcaneo-cuboideo superiori, situati alle sue parti laterali.<br />

Quando si recidono questi ultimi non pare che l'articolazione<br />

medio-tarsea si allenti sensìbilmente e lo scafoide ed il cuboide restano<br />

nel loro sito. Se invece si taglia il legamento che riunisce queste ossa<br />

al calcagno, allora le medesime si distaccano e l'articolazione mediotarsea<br />

si apre largamente.<br />

Questa articolazione ha dunque cinque legamenti: due dorsali, cioè<br />

uno interno, esteso dall'astragalo allo scafoide, e l'altro esterno, esteso<br />

dal calcagno al cuboide; due plantari, che contrastano coi precedenti per<br />

la loro spessezza e per la loro enorme resistenza: uno interno anche

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