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mipaie non formano che un piccolissimo gruppo posto nel -rado più ha*«o
della scala zoologica, si può dire che quasi tutti gli animali sono ovipari.
'Ira gli ovipari, ce ne ha di quelli che producono uova fornite di un
giallo, cioè di tutto ciò che e necessario al loro sviluppo. L'uovo vien
fuori in questo caso dagli organi materni dopo essere stato fecondato.
talvolta anche prima, e si sviluppa fuori di questi: tali sono i pesci, la
maggior parte dei rettili e gli uccelli.-In altri l'uovo si trova ridotto
ai suoi soli elementi germinativi, non può adunque abbandonare questi
organi; vi si attacca invece per trarne i succhi nutritivi che gli mancano.
Quindi, allorché il nuovo essere e abbastanza sviluppato per vivere
con le sue proprie forze, rompe i suoi involucri ed osco vivo al di
fuori: tali sono i mammiferi. Ma o che 1' uovo sia o no provvisto di elementi
nutritivi, o che esso tragga da sé o dalla madre i detti elementi,
in, amlio i casi il modo di sviluppo rimane perfettamente identico.
S L° — COSTITUZIONE DELL'UOVO: SUE PRIME MonilU'AZIONI:
FORMAZIONE DEL ULASTODERMA.
L'uovo, prima della fecondazione, si compone di tre parti: d'un involucro,
la membrana vitellina; di un contenuto granuloso, il riletto: e di
una piccolissima vescica a pareti sottili e trasparenti situata al centro
del vitello, la vescicola germinativa.
Appena l'uovo è fecondato, quésta vescicola sparisce II vitello anche
si modifica notevolmente: si condensa, si retrae, quindi si dividi" in due
metà arrotondile, che si suddividono alla loro volta: e siccome continua
sempre a suddividersi, ben presto si trova composto da sfere sempre più
numerose e meno voluminose : questo fenomeno meraviglioso, «he ha
l'issata l'attenzione di molti osservatori, è stato descritto sotto il nome
di segmentazione del vitello.
i Queste piccole sfere subiscono ben presto una modifica più importante.
Ciascuna di esse si fluidifica al suo centro, mentre che la sua superficie
acquista invece una consistenza maggiore; erano piene e diventanocave
in mia parola si trasformano tutte in cellule. Nel tempo stesso
il liquido siero-albuminoso che riempiva i loro intervalli aumenta, eìseparandole
le spìnge verso la periferia dell' ovulo. Si applicano allora alla
superficie interna della membrana vitellina, unendosi le une alle altre
mediante una sostanza amorfa/? danno così origine ad una nuova membrana,
che costituisce la«jiembrana bìastoderinica, o blastoderma.
Verso il settimo o 1' ottavo giorno consecutivo alla fecondazione, l'uovo
è comi osto da fuori in dentro: dalla membrana vitellina, dalla membrana
blastodermiea, debolmente congiunta alla precedente, e da un liquido diafano
in cui nuotano delle fine granulazioni.—Di queste tre parti il blastoderma
è senza dùbbio la più importante: nella sua spessezza dunque na-