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— Tv>'? —<br />

2° Movimenti di elevazione. — L' elevazione è caratterizzata da fenomeni<br />

diametralmente opposti ai precedenti, fra cui, i soli che meritano<br />

di essere esaminati per un' istante sono quelli che accadono nel<br />

condilo e nell' apofisi coronoide.<br />

11 condilo, nel suo maggiore spostamento in avanti, si situa tra il margine<br />

posteriore del crotafite e la fibro-cartilagine interarticolare ponendosi<br />

dapprima sotto a quest'ultima, e giungendo così sotto alla radice<br />

trasversa dell' apofisi zigomatica. Allora esso incontra il margine<br />

posteriore della fibro-cartilagine, che è molto spesso, lo spinge indietro,<br />

lo trasporta con sé, ed entrambi ritornano nella cavità glenoidea, dove<br />

riprendono la loro posizione primitiva. I movimenti dalla fibro-cartilagine<br />

sono dunque subordinati a quelli del condilo ma un poco meno<br />

estesi. Essa passa dalla faccia posteriore alla inferiore dell'apofisi articolare<br />

del temporale e va e viene dall' una all' altra. E evidente che<br />

essa è destinata a permettere alle due superficie convesse, che qui stan<br />

di rincontro, di restare sempre contigue; come pure, ed in modo secondario,<br />

a facilitare i movimenti del condilo della mascella, conservando<br />

loro tutta la necessaria precisione.<br />

L'apice dell'apofisi coronoide, che eia disceso al di sotto del tubercolo<br />

malare, risale nella fossa zigomatica, allontanandosi gradatamente<br />

dalla parte anteriore di questa; esso si muove così di sopra in basso e di<br />

basso in sopra, rasentando più'o meno questo tubercolo. In certe circostanze<br />

molto eccezionali, gli si avvicina talmente, che si è vista appoggiata<br />

al margine esterno di esso. Il movimento di elevazione allora<br />

diventa impossibile; la mascella lesta immobilizzata nello stato di abbassamento<br />

in cui si trova. Questo è il meccanismo con cui accade la sua<br />

lussazione, e che Nélaton, per primo, ha studiato bene e dimostrato con<br />

precisione.<br />

'3° Movimenti da dietro in aranti e d'acanti in dietro.— La mascella<br />

inferiore può scorrere orizzontalmente sulla superiore da dietro<br />

in avanti. Le due arcate dentarie allora restano più o meno contigue.<br />

I condili si abbassano per spingersi sotto alle apolisi articolari, ma si<br />

trovano fermati a livello di esse: da una parte pei fasci elastici del legamento<br />

posteriore fortemente tesi : dall' altra , pel margine anteriore<br />

•della fibro-cartilagine. Nello abbassamento, essi facilmente vincono queste<br />

due resistenze; non così nel movimento da dietro in avanti, perchè<br />

obbediscono ad una forza di traslazione molto minore.<br />

La mascella, dopo essersi portata orizzontalmente in avanti per una<br />

lunghezza di 5 a millimetri, ritorna nella sua abituale posizione. In<br />

questo movimento, i condili e le fibro-cartilagini agiscono come nel se-^<br />

condo tempo della elevazione: i primi spingono le seconde e rientrano<br />

simultaneamente con esse nella cavità glenoide.<br />

1 condili, ritornati al loro punto di partenza, cioè nella posizione che

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