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napoli - USP

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- 453 -<br />

Vedendo questa gronda obliqua, situata nella faccia esterna della sua<br />

estremità posteriore, limitata in un lato da una faccetta triangolare,<br />

nell' altro da un largo tubercolo, si riconoscerà facilmente il quarto<br />

metatarseo. Per metterlo nella sua posizione naturale, bisogna dunque<br />

dirigere in dietro la sua estremità cuneiforme, rivolgere in sopra la base<br />

del cuneo, ed in fuori la faccia di questo che offre una gronda situata<br />

tra una faccetta articolare ed una lar«a eminenza.<br />

Quinto metatarseo. —La sua estremità posteriore differisce molto da<br />

quella degli altri metatarsei. Essa non è cuneiforme ; invece di allungarsi<br />

da sopra in basso, si allunga da dentro in fuori. La faccia posteriore<br />

di questa estremità, inclinata in dentro, si articola col cuboide<br />

per una faccetta piana, semi-ovale. La faccia interna si unisce al quarto<br />

metatarseo, per una faccetta piana e semi-ovale ancora, la cui base si<br />

continua ad angolo retto con quella della faccetta cuboidea. La faccia<br />

esterna si prolunga in basso ed in dietro in forma di una grossa tal erosità,<br />

la tuberosità del quinto metatarseo, la quale dà attacco al tendine<br />

del corto peroniero laterale. Essa è separata dalla faccetta cuboidea<br />

per una depressione che fa parte della gronda in cui passa il tendine<br />

del lungo peroniero laterale. Immediatamente in dietro di questa depressione<br />

si trova l'interlinea articolare che viene aperta dal bisturi del chirurgo<br />

nella disarticolazione del metatarso.<br />

La faccia superiore o dorsale, molto larga e leggermente convessa,<br />

s'inclina in fuori : la inferiore o plantare è concava.<br />

Le due faccette semi-ovali unite ad angolo retto o leggermente ottuso,<br />

e principalmente la tuberosità, fanno distinguere molto chiaramente<br />

quest'osso da tutti gli altri. Per metterlo nella sua posizione naturale,<br />

bisogna situare la sua estremità più voluminosa in dietro, dirigere in<br />

fuori la sua tuberosità, e volgere in basso la sua faccia concava.<br />

C. - Conformazione e sviluppo dei metatarsei.<br />

La conformazione interna dei metatarsei non differisce da quella dei<br />

metacarpei. Essi presentano un canale midollare, la cui lunghezza varia<br />

per ciascuno d'essi. Le estremità sono costituite da un tessuto spugnoso,<br />

più condensato nella estremità anteriore che nella posteriore.<br />

Sviluppo. — Le ossa del metatarso si sviluppano per due punti ossei :<br />

l'uno primitivo per il corpo e l'estremità posteriore, l'altro complementare<br />

per F estremità anteriore.<br />

11 punto primitivo appare verso la metà del terzo mese della vita intra-uterina.<br />

Allungandosi, produce quasi i sette ottavi dell'osso.<br />

11 punto complementare si mostra a quattro anni, e si salda frai sedici<br />

e diciassette anni.<br />

Per il primo metatarseo, nell'istesso modo che per il primo metacarpeo.

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