SANCTAE SEDIS - Libr@rsi

Normae pro Seminariis Italiae 225Nell'ammettere gli alunni sia ai corsi inferiori che ai superiori, siavrà presente il Decreto della S. Congregazione del Concilio De Seminariorumalumnis, del 22 Dicembre tgo5 (1), e le poche norme cheseguono.CAPO I. — AMMISSIONE AI CORSI INFERIORI.Art. 80. Perchè un giovane possa essere ammesso in Seminariodovrà appartenere a famiglia praticamente cristiana e di fama onorata.i°. Di Battesimo e quello di Cresima, se pur l'hanno già ricevuta;Art. 81. Gli alunni, o chi per essi, esibiranno gli attestati:2 0 . di legittimità di matrimonio dei genitori;3°. di buona condotta, rilasciato dal parroco o dai Superiori degliIstituti frequentati ;4 0 . di sana costituzione fisica e di vaccinazione.Art. 82. Nell'assegnamento deila -classe si osserveranno rigorosamentele disposizioni del cap. II, a) del Programma generale degli studi.Art. 83. Quanto all'età, la norma è data dalle disposizioni delConcilio di Trento: « In hoc vero Collegio (Seminario) recipiantur quiad minimum duodecim annos et ex legitimo matrimonio nati sint »(Sess. XXIII, cap. 18, de reform.).CAPO II. — AMMISSIONE AI CORSI SUPERIORI.Art. 84. Nessuno sarà ammesso ai corsi superiori che non abbiaregolarmente compiuto i corsi inferiori, superandone gli esami.Art. 85. Gli alunni che, compiuti i corsi inferiori in un Seminario,si recano in un altro per studi superiori, esibiranno il certificato deglistudi fatti e quello di buona condotta rilasciato dal Rettore.Art. 86. Non si ammetteranno ai corsi superiori che quei giovanii quali abbiano dato segni di vocazione allo stato ecclesiastico.Art. 87. È rimesso alla prudenza del Rettore il ritenere gli alunniche intendessero di rimanere in Seminario al solo scopo di conseguirela licenza liceale.(i) Cfr. Appendice II, 2.Acta S. Sedis, vol. XLI, fase. 4.15