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SANCTAE SEDIS - Libr@rsi

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484 Ordo servandusquae se ipsum spectent, sed etiam quae dioecesim ac sibisubditos fideles ad ipsum confugientes.5. Quoties Ordinarius velit ipse per se de negotio aliquoagere, sive praesens in Curia, sive per litteras a suasede mittendas, OfHcium praemonebit quocum ei erit agendum.Tunc vero in Positione adnotabitur : Personalis pro Ordinario; resque nullis interpositis procuratoribus agetur.6. Ordinarius, qui petit directo agere cum Officio aliquo,sibi assumit solvendas impensas, non modo pro acceptisredditisque litteris et scriptis, aut pro aliis rebus necessariis,sed etiam pro taxationibus praescriptis in singulis actis.7. Si advocato fuerit opus, etiam Ordinariis cohibeturoptio, ita ut nequeant ipsum deligere nisi ex approbatis.8. Si procuratore uti velint, normis inhaerebunt cap. IXsect. II declaratis.9. Mandatum, quo ab Ordinario procurator eligitur, potestusque rescindi ad formam iuris communis; in eamquema sì anche quelle della sua diocesi, e di quei suoi diocesani che a luisi rimettono.5. Quante volte un Ordinario voglia da per sè trattare un affare,sia personalmente, trovandosi in Curia, sia con diretta corrispondenzapostale, trovandosi in residenza, dovrà avvertirne il dicastero interessato.E in tal caso sulla ponenza relativa sarà segnato: « personale perl'Ordinario ». E la cosa sarà trattata senza interposizione di procuratoried agenti.6. L'Ordinario che chiede la trattazione diretta, assume l'obbligo dirimborsare al dicastero non solo le spese postali ed altre che fosseronscessarie, ma anche le tasse prescritte pei singoli atti.7. Richiedendosi l'opera di un avvocato, anche gli Ordinari dovrannocircoscrivere la loro scelta fra uno degli approvati.8. Volendosi poi avvalere dell'opera di un agente, dovranno attenersialle norme fissate nel Capo IX, Sez. 2.9. Il mandato con cui si fa da un Ordinario la scelta di un agenteè sempre revocabile a forma del diritto comune: e, come cosa di fiducia,la revoca del medesimo non è sindacabile, nè ammette ricorso.

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