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EDUARD REUT-NICOLUSSI - Centro Documentazione Luserna

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112 Michael Gehler<br />

voleva creare attraverso la BIB un gruppo di pressione con l’intento di<br />

aiutare concretamente i sudtirolesi. Franz Gschnitzer, segretario di<br />

stato per le questioni sudtirolesi al ministero degli esteri (1956-1961),<br />

era disposto a discutere per una intesa sulla base dell’accordo di Parigi<br />

benché lo «considerasse malfatto e un errore dell’allora ministro degli<br />

affari esteri Gruber sotto l’inglorioso cancellierato di Figl». Un’opinione<br />

simile deve aver avuto anche Reut-Nicolussi che era in stretti<br />

rapporti con Gschnitzer. L’intenzione di entrambi era di «raggiungere<br />

con tutte le loro forze il condizionamento di questo accordo», cioè di<br />

riuscire ad ottenere da Roma una rinuncia al diritto esclusivo d’interpretazione<br />

del testo firmato in comune. Così venne anche interpretato<br />

un discorso di Gschnitzer a Innsbruck che provocò grande agitazione<br />

in Italia e nel quale Gschnitzer designò il mantenimento del confine di<br />

cultura tedesca presso Salorno come condizione per il confine di Stato<br />

al Brennero. Insieme a Reut, Gschnitzer continuava a sperare in nuove<br />

possibilità di sviluppo per il Tirolo del Sud in seguito alla nascita di<br />

altre organizzazioni intereuropee, a condizione però «di conservare il<br />

carattere nazionale sudtirolese e di ostacolare una preponderanza straniera»<br />

(italiana, n.d.a. M.G), mentre l’Italia voleva, a quanto pare, l’esatto<br />

contrario.<br />

Il corpo dirigente della BIB si reclutava soprattutto dagli ambienti<br />

accademico-intelettuali. Professori universitari come Reut-Nicolussi,<br />

Gschnitzer o il germanista Eugen Thurnher s’impegnavano, assistiti<br />

dalle associazioni studentesche cattoliche e liberali. Alla fine degli anni<br />

’50 e all’inizio degli anni ’60 la BIB contava in tutta l’Austria all’incirca<br />

30.000 soci, costituendo un influente gruppo d’interessi popolari di cui<br />

facevano parte onorevoli e validi rappresentanti della vita pubblica.<br />

Politici federali facevano propaganda per trovare nuovi soci, come, p.e.<br />

il cancelliere federale Julius Raab, il ministro della pubblica istruzione<br />

Heinrich Dimmel, ma anche il nuovo capitano del Land Tirol (1957-<br />

1963), Hans Tschiggfrey, o il consigliere nazionale della ÖVP, Rupert<br />

Zechtl. Nella seconda metà degli anni ’50 l’influenza politica dell’associazione<br />

sulla politica ufficiale dell’Austria per il Tirolo del Sud era dunque<br />

considerevole. I dirigenti Franz Gschnitzer e Aloys Oberhammer<br />

facevano parte delle delegazioni austriache nelle conferenze del 1961 a<br />

Milano, Klagenfurt e Zurigo. Facevano anche parte della delegazione<br />

austriaca presso le Nazioni Unite.

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