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EDUARD REUT-NICOLUSSI - Centro Documentazione Luserna

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82 Michael Gehler<br />

della vita economica dello stesso Tirolo. Nei nostri giorni, l’esportazione<br />

d’energia elettrica viene tanto meno impedita a causa dei confini<br />

nazionali quanto il rimanente scambio di merci.<br />

Onorevole, gli argomenti in favore del confine del Brennero non<br />

resistono ad un esame sincero e giusto nello spirito della democrazia.<br />

Certo, come in ogni individuo anche in una nazione due anime combattono<br />

per il potere. Durante il ventennio della politica fascista di<br />

oppressione, noi tirolesi abbiamo fatto conoscenza con il lato dell’anima<br />

italiana rivolto al potere. Sappiamo però anche che il carattere italiano<br />

si distingue per un forte amore per la libertà. Dia via libera a<br />

questa forza morale del carattere italiano riconoscendo il diritto all’autodeterminazione<br />

dei sudtirolesi. Con ciò otterrà per la Sua patria un<br />

trionfo che pesa più del dominio su alcune centinaia di migliaia di<br />

infelici cittadini oppressi. Tale trionfo eliminerà l’antica tensione al<br />

confine tirolese e una ferita sul corpo del nostro torturato continente si<br />

rimarginerà per sempre. Voglia accettare, Onorevole Degasperi, i miei<br />

distinti saluti democratici.<br />

Il Suo Dr E. Reut-Nicolussi, Innsbruck» 69 .<br />

De Gasperi si oppose però tenacemente ad una restituzione del<br />

Tirolo del Sud. Secondo una valutazione di Reut, come deputato del<br />

Reich e capo del partito popolare aveva dimostrato ancora un atteggiamento<br />

riservato nei confronti di una separazione pacifica del<br />

Trentino 70 .<br />

69 TLA. Landesstelle, Appell zur Versöhnung, Offener Brief an den italienischen<br />

Außenminister Dr. Alcide De Gasperi (erschienen in: Der Bund, 8.8.1945), n. 58, 84; foglio<br />

145 ss.; 243 s.<br />

70 Reut, Tirol unterm Beil, 48; contraddetto da affermazioni di Friedrich Funders che era<br />

amico di De Gasperi, cfr. lettera senza data (1954?) a Giulio Andreotti; Giuseppe Dalla<br />

Torre (direttore dell’Osservatore Romano) del 30.8.1954 a Funder; posta aerea Funder del<br />

3.9.1954 a Giuseppe Conte Dalla Torre di Sanguinetto, in: Haus-, Hof- und Staatsarchiv,<br />

XIX/67, Nachlass Funder, Karton 3, Mappe Alcide De Gasperi: chiesto in merito ad un<br />

passaggio delle memorie di F. Funder, Vom Gestern ins Heute. Aus dem Kaiserreich in<br />

die Republik, Wien-München 1952, 527, Funder fece capire chiaramente che De Gasperi,<br />

per quanto egli sapesse, non era stato «irredentista, ma un cittadino austriaco corretto»,<br />

e che tuttavia non corrispondesse a realtà che De Gasperi «si fosse espresso contro la cessione<br />

del Sudtirolo all’Italia». In un colloquio tra Funder e De Gasperi nell’autunno 1914,<br />

questo chiese se l’Austria avesse in mente la cessione del Sudtirolo (intendendo il<br />

Trentino). Funder (che aveva partecipato a colloqui tenuti sotto la presidenza del ministro<br />

Gessmann su richiesta di un uomo di fiducia del governo di Berlino in relazione alle

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