EDUARD REUT-NICOLUSSI - Centro Documentazione Luserna
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80 Michael Gehler<br />
nobili posti a noi democratici europei. Possiamo risolvere la questione<br />
nello spirito di quella giustizia che rinuncia a motivi egoistici fugaci<br />
concedendo ad ognuno il suo. Nella questione del Sudtirolo un tale<br />
giusto atteggiamento significa che l’Italia rinuncia al confine cosidetto<br />
strategico del Brennero. Quando, prima di iniziare la prima guerra<br />
mondiale nel 1915, la monarchia richiese l’attuale confine, nessuna<br />
delle grandi potenze partecipanti pensava che la monarchia danubiana<br />
potesse cadere. Era contro questa monarchia che l’Italia credeva di aver<br />
bisogno di un confine militare. Oggi l’Austria è solo un piccolo stato.<br />
Ed equivale quasi ad un’offesa il bisogno della grande potenza Italia di<br />
una linea di confine strategica contro questa Austria ridotta al minimo.<br />
Nell’era delle guerre aeree, tali linee – questo lo sa oggi ogni appassionato<br />
militarista – non decidono più le guerre. Persino l’oceano non era<br />
in grado d’impedire l’invasione vittoriosa delle terre di Mussolini e di<br />
Hitler da parte delle truppe americane. Infatti, il valore strategico della<br />
linea del Brennero è stato soltanto un finto motivo di cui si è servito il<br />
gruppo nazionalistico e fascista in Italia per fare della politica imperiale.<br />
Dato che l’Italia, per quanto riguarda la sua politica interna, volta le<br />
spalle alle aspirazioni di potere del fascismo, non può conservare i suoi<br />
concetti di politica estera. Come austriaco non posso che auspicare che<br />
l’Italia preferisca anche per la questione del Sudtirolo una soluzione<br />
democratica.<br />
Anche per noi austriaci e tirolesi dovrà poi essere un dovere far<br />
valere la giustizia nella questione come si dovrà trattare la minoranza<br />
italiana creata dal fascismo nel Tirolo del Sud dopo l’annessione del<br />
paese allo stato austriaco. Noi pensiamo però che la politica di sovvenzioni<br />
introdotta da Mussolini per snazionalizzare il Tirolo del Sud non<br />
potrà più essere perseguita. Se dopo la riunificazione del Tirolo del Sud<br />
con l’Austria dovesse rimanere un numero congruo di italiani nel<br />
nostro paese, allora la buona tradizione dell’amministrazione austriaca<br />
offrirà già da sola una garanzia che tale minoranza potrà godere<br />
un’ampia libertà culturale. Su questo punto il popolo italiano potrà<br />
inoltre essere rassicurato dalle potenze internazionali. Naturalmente<br />
non verrà toccato il patrimonio legalmente acquisito dagli italiani proprio<br />
in seguito ai principi dello stato giuridico ora nuovamente stabilito.<br />
Nella stessa maniera, il rispetto degli interessi italiani per l’energia<br />
idricoelettrica del Tirolo trova i suoi fondamenti sicuri nelle necessità