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EDUARD REUT-NICOLUSSI - Centro Documentazione Luserna

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148 Sandro Schmid<br />

mente al deputato tedesco di prendere le precauzioni necessarie. Una<br />

settimana dopo il Nicolussi ha passato la frontiera. Si apprende inoltre<br />

che il Nicolussi aveva un passaporto falso francese che gli aveva<br />

procurato a suo tempo il Comitato e che non è vero, come hanno<br />

affermato i giornali che l’on. Nicolussi sia fuggito insieme alla famiglia.<br />

Infatti egli lasciò l’Italia due giorni dopo la moglie e per vie<br />

diverse» (quali a noi non è dato sapere).<br />

Questo documento per la sua chiarezza non ha bisogno mi pare di altri<br />

commenti e testimonia i termini dell’accordo fra Nicolussi e il<br />

Comitato Antifascista e le vere ragioni della sua fuga all’estero, nonostante<br />

fosse già un perseguitato politico a causa della difesa giuridica<br />

che lui aveva fatto nei confronti di due maestre che insegnavano<br />

clandestinamente il tedesco e della sua consulenza giuridica al sindacato<br />

socialdemocratico, quando già nel 1923 i fascisti cominciavano a<br />

scioglierlo. Per questi motivi fu cancellato (nel 1927) dall’ordine.<br />

- Direttiva del Ministero degli Interni per impedire l’uso della doppia cittadinanza<br />

È curioso osservare, in questo documento del 27 gennaio 1928, come<br />

abbia infastidito il fatto che l’Austria abbia concesso ai fuggitivi<br />

Rodolfo Riedl (ex confinato) e Reut-Nicolussi la cittadinanza austriaca.<br />

L’ordine diventa tassativo: «Per impedire che elementi antinazionali<br />

ed antifascisti possano avvalersi della doppia cittadinanza al solo<br />

scopo di sottrarsi a giuste sanzioni e di continuare la loro propaganda<br />

sobillatrice con minore difficoltà».<br />

Si impartisce una precisa direttiva: «Ogni allogeno che prenda la cittadinanza<br />

del Paese che mantiene pretese sul territorio nazionale<br />

verrà espulso come straniero indesiderabile. Quelli che presa la cittadinanza<br />

straniera siano già all’estero debbono essere respinti quando<br />

si presentino alla nostra frontiera per rientrare nel Regno. Questo<br />

provvedimento completerà quella dell’emigrazione spontanea degli<br />

allogeni ed affronterà la liberazione delle nostre province di confine<br />

dalla presenza di nuclei etnici perturbatori ed alimentatori di pretese<br />

straniere». Tutto chiaro mi pare.<br />

- La manifestazione di Innsbruck per Noldin, Riedl e Nicolussi<br />

Il secondo rapporto segreto che vorrei segnalare (28 ottobre 1927)<br />

riguarda una manifestazione che si era svolta a Innsbruck per “com-

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