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EDUARD REUT-NICOLUSSI - Centro Documentazione Luserna

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242 Inge Reut-Nicolussi in Lehne<br />

Anche i discorsi di nostro padre erano concepiti e limati con precisione.<br />

Ha anche scritto un libro sull’“arte oratoria”. Una volta qualcuno<br />

mi ha raccontato che pare che, in un’occasione, il Cancelliere Federale<br />

Kreisky abbia definito mio padre il miglior oratore dell’Austria.<br />

Nostro padre era tutto sommato un uomo conviviale, ma non era<br />

interessato alle tavolate e ai cocktailparties. Mi ricordo però di parecchie<br />

bellissime feste a casa nostra la cui regia veniva curata in maniera<br />

fantasiosa da mio padre.<br />

Anche avanti con gli anni gli piaceva ancora andare ai balli. Faceva<br />

sempre un’ottima figura e non si può negare che piacesse alle signore,<br />

come è innegabile che loro piacessero a lui.<br />

C’era una schiera di buoni amici, amici della sua gioventù, colleghi<br />

sia in patria che all’estero, amicizie che ha coltivato con grande fedeltà<br />

nel corso dei decenni.<br />

Anche nei confronti della Chiesa l’atteggiamento di nostro padre<br />

era fedele, non privo di critica ma neppure irrispettoso.<br />

<strong>Luserna</strong> era una presenza costante sulla sua scrivania. C’era una grossa<br />

lumaca di pietra che fungeva da fermacarte sulla quale c’era incisa la<br />

dicitura “Gruss aus Lusern” (Saluti da <strong>Luserna</strong>). Nostro padre ci raccontava<br />

spesso delle vacanze trascorse a <strong>Luserna</strong>, di quando partivano con<br />

una biga ed impiegavano quasi un giorno per arrivare lassù. Ci raccontava<br />

dei temporali durante i quali, dai ferri da maglia delle sorelle, sprizzavano<br />

scintille, dei parenti e del cibo “Patatana Pult (polenta di patate)”.<br />

A Innsbruck le mie sorelle hanno trovato tra la corrispondenza, alla<br />

voce <strong>Luserna</strong>, un grosso incartamento di lettere e cartoline di abitanti<br />

di <strong>Luserna</strong> e ad abitanti di <strong>Luserna</strong>. Lettere contenenti – negli anni bui –<br />

preghiere e richieste, e mio padre ha sempre reagito, sia conoscesse<br />

personalmente i vari cugini e cugine, sia che non li conoscesse. Molti<br />

parenti sono anche venuti a trovarci e nei giorni di fame del dopoguerra<br />

ci venivano inviate mele dal Vorarlberg e piccole golosità dal<br />

negozio di alimentari dei Pedrazza di Stams.<br />

Il legame e il sentimento di solidarietà sono rimasti vivi in nostro<br />

padre attraverso i decenni, fino all’età avanzata.<br />

Viviamo nell’era dei collegamenti in rete, dell’illimitata possibilità

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