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EDUARD REUT-NICOLUSSI - Centro Documentazione Luserna

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186 Atti Parlamentari<br />

<strong>REUT</strong>H <strong>NICOLUSSI</strong>.<br />

E quelli sottoscritti volontariamente,<br />

sono stati in<br />

conseguenza di un dovere<br />

verso lo Stato, a cui la<br />

popolazione allora apparteneva.<br />

Ora io vengo a<br />

parlare di problemi nazionali.<br />

Anche in riguardo ai<br />

problemi nazionali delle<br />

minoranze etniche nel<br />

programma di Governo<br />

non si è detto nulla. Eppure<br />

il Governo deve rendersi<br />

conto che anche qui<br />

si tratta di un problema<br />

delicato e difficile e noi ci<br />

Ritratto di Eduard Reut-Nicolussi opera del pittore Hubert<br />

Lanzinger, 1925<br />

Eduard Reut-Nicolussi Portrait des Malers Hubert Lanzinger, 1925<br />

aspettiamo che il Governo dell’onorevole Mussolini, quantunque<br />

Governo fascista, si ricordi che è il Governo di una grande potenza e il<br />

Governo di una nazione che, oltre ad obblighi politici, ha anche obblighi<br />

civili. Ora le condizioni politiche del nostro paese sono da tre anni<br />

peggiorate di mese in mese. Io vorrei qui constatare che il maggior<br />

difetto della politica fatta dai Governi italiani nel nostro paese è stato<br />

quello di una certa contraddittorietà. Essa è stata piena di tentennamenti,<br />

di promesse poi non realizzate. Io vorrei distinguere quattro<br />

periodi di questa politica. Il primo periodo fu di una certa liberalità.<br />

Ancora tutto il mondo viveva del fascismo di quelle massime per cui si<br />

diceva che la guerra era stata fatta per l’autodecisione, per la libertà di<br />

tutte le nazioni, ecc. Anche il Governo d’Italia aveva intenzione di raddolcire<br />

un poco alla popolazione del Tirolo meridionale il passaggio<br />

sotto la sovranità nuova. Poi seguì un periodo di diffidenza che condusse<br />

a piccole e, qualche volta, anche ridicole misure, che non erano<br />

poi una grande sciagura, ma che andarono tanto avanti, che perfino un<br />

carabiniere imponeva a un contadino di tagliare i papaveri perché fiorivano<br />

bianchi e rossi, dai colori tirolesi. Seguì il periodo della necessità,<br />

come si credeva, di assimilare il territorio, di nazionalizzarlo. E allora<br />

si è pensato a tradurre i nomi geografici, tradurli qualche volta in<br />

modo contrario alla scienza, in modo qualche volta addirittura irritan-

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