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EDUARD REUT-NICOLUSSI - Centro Documentazione Luserna

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76 Michael Gehler<br />

battere in numero sufficiente 63 , né il necessario equipaggiamento e neppure<br />

il morale di battersi per realizzare questo piano. L’incontro di<br />

Reut con Hofer nella primavera del 1945 rimase quindi nient’altro che<br />

un episodio. Tra i due continuavano a rimanere grosse divergenze 64 .<br />

Come deciso avversario dell’ideologia nazionalsocialista Reut fece<br />

anche parte della resistenza intellettuale nel Tirolo 65 . Aveva stretti contatti<br />

con i fratelli Fritz e Otto Molden ed era membro dirigente del<br />

comitato nazionale austriaco provvisorio (POEN) e del gruppo O5 nel<br />

Tirolo 66 . Il 3 maggio 1945 tenne il discorso di saluto in lingua inglese nel<br />

Landhaus di Innsbruck per i comandanti delle truppe americane<br />

sopraggiunte 67 .<br />

Come membro del governo regionale del Tirolo e dell’ÖVP Reut<br />

divenne dapprima dirigente dell’ufficio regionale per il Tirolo del Sud<br />

nell’ambito del governo regionale del Tirolo, cominciando a lavorare con<br />

grande impegno per l’autodeterminazione dei suoi compatrioti.<br />

Intraprese numerose azioni di propaganda, organizzò un mirato lavoro<br />

di informazione, controbatteva scientificamente Ettore Tolomei – denominato<br />

da Reut un «notorio falsificatore» 68 – e fece spedire del materiale<br />

informativo in tutto il mondo. Reut organizzò manifestazioni in tutta<br />

l’Austria, alle quali parteciparono decine di migliaia di persone, per soli-<br />

63 È un dato interessante di cui è a conoscenza anche K. Gruber, Meine Partei ist Österreich.<br />

Privates und Diplomatisches, Wien-München 1988, 33 s., che parla di quattro battaglioni<br />

Volkssturm.<br />

64 Informazione dott.ssa Lehne all’autore, 1.10.1992 (registrazione su nastro in possesso<br />

dell’autore).<br />

65 Cfr. F. Molden, Die Feuer in der Nacht. Opfer und Sinn des österreichischen Widerstandes<br />

1938-1945, Wien-München 1988, 184.<br />

66 Cfr. O. Molden, Der Ruf des Gewissens. Der österreichische Freiheitskampf 1938-1945.<br />

Beiträge zur Geschichte der österreichischen Widerstandsbewegung, Wien-München 1958,<br />

2.79-281, Molden riferisce dell’intenzione di Himmler di allontanare Reut dall’università;<br />

ma nella documentazione presente non si trova conferma del fatto che amici<br />

«abbiano fatto scomparire il fascicolo», O. Molden, Der Ruf, 283, 300, 323, 325; cfr.<br />

anche F. Molden, Fepolinski und Waschlapski auf dem berstenden Stern. Bericht einer unruhigen<br />

Jugend, Wien-München-Zürich 1976, 390; cfr. anche R. Luza, Der Widerstand in<br />

Nord- und Osttirol 1938-1945, in: Handbuch zur Neueren Geschichte Tirols, vol. 2, parte I,<br />

313-346, qui 339 s.<br />

67 M. Gehler, Dr. Ing. Karl Gruber, Erster Landeshauptmann von Tirol nach dem Zweiten<br />

Weltkrieg, in: L. Höbelt/O. Huber (ed.), Für Österreichs Freiheit. Karl Gruber -<br />

Landeshauptmann und Außenminister 1945-1953 (Innsbrucker Forschungen zur<br />

Zeitgeschichte 7), Innsbruck 1991, 11-70, qui 27.<br />

68 Cfr. Reut, Tirol unterm Beil, 19.

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