EDUARD REUT-NICOLUSSI - Centro Documentazione Luserna
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20 Sandro Schmid<br />
In questo quadro il Deutscher Verband, l’unione tra i partiti cattolici<br />
e liber-nazionali del Sudtirolo, già nel 1920 presentava un proprio<br />
progetto di autonomia integrale per la provincia del “Tirolo”.<br />
Progetto politico che raggiunse il punto più alto nella richiesta del<br />
“Los von Trient” lanciata a Merano il 9/5/1920 con una proclamazione<br />
attorno al monumento di A. Hofer.<br />
Nel Trentino i popolari portavano avanti una rivendicazione autonomistica<br />
che, in linea con Don Sturzo, richiedeva il decentramento<br />
amministrativo e l’Istituto Regionale.<br />
I socialisti battistiani rivendicavano pure la Regione divisa in due<br />
“circondari” e con bilanci separati. Il partito socialista trentino, che<br />
aveva condannato l’annessione dell’Alto Adige, si era schierato contro<br />
il nazionalismo italiano in Alto Adige ed era favorevole alla sua autonomia.<br />
Il dibattito sull’autonomia, sulla Regione, sul rapporto fra Trento e<br />
Bolzano è al centro della Campagna elettorale nazionale del 1921 dove<br />
sarà eletto Reut Nicolussi (vedi schede delle elezioni).<br />
Si ricorda la manifestazione dei sindaci trentini, capeggiata dal sindaco<br />
di Trento Giovanni Peterlongo (14/11/1922) dove si “reclamava<br />
la consuetudine delle autonomie provinciali e comunali ” .<br />
Ma erano gli ultimi atti di libere manifestazioni prima del fascismo.<br />
Una spedizione di squadre fasciste contro il Municipio di Bolzano<br />
e contro le Giunte Provinciali di Trento ed il Commissario civile è<br />
considerata la prova generale prima della marcia su Roma del<br />
22 ottobre.<br />
Riguardo alla prima fase di fascistizzazione del Sudtirolo, si ricordano<br />
alcuni avvenimenti significativi riprendendo testualmente l’intervento<br />
alla Camera dell’On. Sandro Schmid in occasione del dibattito<br />
sulla proposta di legge a favore delle minoranze linguistiche ladine<br />
- mòchene e cimbre del 6/3/1997.<br />
Con decreto del governo fascista del 29 marzo 1923 tutti i nomi di<br />
località tedesche furono sostituiti d’autorità con nomi italiani, spesso<br />
inventati di sana pianta o mal tradotti. Con altro decreto del 3 agosto<br />
1923 si puniva con grosse multe l’uso delle parole “Sud-Tyrol”,<br />
“Deutsch-Tyrol”; tutti dovevano dire “Alto Adige” e “altoatesini”,<br />
anche se molti non sapevano ancora una parola di italiano.<br />
Un altro decreto del 3 settembre 1923 dichiarò illegali le società ed i<br />
circoli turistici alpini non affiliati al Club Alpino Italiano (Cai). I beni