EDUARD REUT-NICOLUSSI - Centro Documentazione Luserna
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204 Atti Polizia Politica e Ministeri<br />
re che due mesi or sono il comitato d’azione gli inviò un emissario per<br />
sapere se era disposto a stipulare un accordo con gli antifascisti per una<br />
azione unica tra i tedeschi dell’Alto Adige. Egli dopo qualche esitazione<br />
rispose che innanzi tutto bisognava sapere se gli antifascisti si opponevano<br />
alle rivendicazioni dei tedeschi del basso Tirolo. Il Nicolussi sottolineava<br />
questa parola in contrasto con una frase usata dal comitato di<br />
azione “Alto Adige”. Il Comitato a mezzo di un emissario nativo di<br />
Bolzano rispose che, combattendo per la libertà riconosceva anche ai<br />
tedeschi come agli slavi soggetti all’Italia. Anzi esso si impegnava a<br />
sostenere questo diritto in caso di caduta del fascismo, contro chiunque<br />
era disposto a fare sui giornali antifascisti indirette pubblicazioni rivendicanti<br />
per i tedeschi il diritto di autodecisione. L’accordo venne così raggiunto<br />
e il Nicolussi inviò recentemente seimila lire al Comitato per la<br />
stampa di manifestini antifascisti, scritti in tedesco, manifestini che sono<br />
caduti in mano al Governo francese durante una perquisizione fatta<br />
dalla Polizia parigina in casa dell’anarchico Berneri.<br />
Temendo che attraverso la polizia francese il Governo Italiano<br />
venisse a conoscenza dell’attività nascosta del Nicolussi e le sue relazioni<br />
con gli antifascisti fuorusciti, il Comitato fece sapere urgentemente<br />
al deputato tedesco di prendere le precauzioni necessarie.<br />
Una settimana dopo il Nicolussi ha passato la frontiera. Fino a questo<br />
momento egli non ha dato notizia di sé a Parigi, ma si crede che egli<br />
giungerà da un momento all’altro perché è munito di un passaporto<br />
francese falso che gli procurò tempo fa il comitato».<br />
Per Capo della Polizia<br />
DIVISIONE POLIZIA POLITICA<br />
APPUNTO per l’On. Divisioni Affari Generali e Riservati<br />
N. 500 9104<br />
Pr. 024316-A-6 - Registrato il 4/11/1927<br />
Come confidenzialmente riferito a Parigi:<br />
«Non è vero che l’On. Nicolussi sia passato all’estero per timore di<br />
noie in senso generale, ma perché temeva qualche cosa di molto più preciso.<br />
Bisogna sapere che due mesi or sono il comitato d’azione gli inviò<br />
un emissario per sapere se era disposto a stipulare un accordo con gli<br />
antifascisti per una azione unica tra i tedeschi dell’Alto Adige. Egli dopo