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EDUARD REUT-NICOLUSSI - Centro Documentazione Luserna

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36 Michael Gehler<br />

Benché Reut fosse iscritto al Deutscher Verband, pensava ed agiva<br />

politicamente al di sopra dei partiti. Quando, nell’agosto del 1923, i<br />

fascisti cominciavano a sciogliere la rappresentanza sindacale socialdemocratica<br />

a Bolzano, Reut si metteva a disposizione di quest’ultima<br />

come consulente giuridico e difensore 13 .<br />

Per il grande pubblico Reut diventava famoso per il suo impegno attivo<br />

in favore della sua patria e contro il sistema fascista che vi si stabiliva e<br />

tentava a più riprese di richiamarlo all’ordine e di danneggiarlo. A causa<br />

della difesa giuridica di due supplenti nel giugno 1927, accusate di aver<br />

insegnato di nascosto il tedesco a Egna, Reut-Nicolussi venne cancellato<br />

dall’ordine degli avvocati di Bolzano e, come diceva lui stesso, «costretto a<br />

fuggire» 14 , quando l’esilio non era più una cosa improbabile 15 . Nel dicembre<br />

1927 si rivolgeva ai suoi compatrioti con una lettera d’addio nella quale<br />

diceva: «Voi sapete che sono fuggito dal Sudtirolo. Non è stato facile per<br />

me, ma non avevo altra scelta. Gli italiani m’avevano ordinato di portare<br />

con me un carta d’identità per “persone pericolose e sospette”, la mia corrispondenza<br />

veniva aperta, venivo escluso dall’albo e ripetutamente sono<br />

stato minacciato di essere esiliato. Sentivo l’esilio a portata di mano» 16 .<br />

Reut, che nel frattempo si era sposato con Margarethe Perathoner, andò<br />

a Innsbruck dove diresse la filiale di Monaco dell’AHB aderendo nello<br />

stesso tempo alla linea “radicale” della VDA (associazione per la civiltà e<br />

la cultura tedesca all’estero) della Baviera; tale associazione – diversamente<br />

dai “politici reali” sudtirolesi come Sternbach – continuava ad<br />

insistere per la reintegrazione del Tirolo del Sud. A Innsbruck Reut era attivo<br />

accanto a Ernst Mumelter nell’ambito della “Arbeitsstelle für Südtirol”<br />

(commissione di lavoro per il Tirolo del Sud) mantenendo anche contatti<br />

con gruppi di sinistra coinvolgendoli nel suo lavoro per il Sudtirolo 17 .<br />

13 Reut, Tirol unterm Beil, 145-154.<br />

14 Ibid., 236 s.; Berlin Document Center (BDC) [in seguito: Außenstelle des<br />

Bundesarchivs]. Akte Reut-Nicolussi. Maschinengeschriebener Lebenslauf, 6.4.1943,<br />

foglio 131.<br />

15 Michael Gehler, “Ich bin frei, frei für mein ganzes Leben”. Die Flucht von Eduard Reut-<br />

Nicolussi aus Südtirol im Jahre 1927, in: Tiroler Heimat vol. 61, Innsbruck 1997, 251-259.<br />

16 Cfr. Archiv für publizistische Arbeit (Internationales Biographisches Archiv), 2565 a*;<br />

cfr. Neue Freie Presse, 28.11.1927, secondo cui le autorità italiane avevano emesso contro<br />

Reut un mandato di cattura e una scheda segnaletica, «dato che con la sua fuga all’estero<br />

aveva commesso un reato ai sensi della legge di pubblica sicurezza».<br />

17 U. Corsini/R. Lill, Südtirol 1918-1946, Bozen 1988, 175 s., 183; Steurer, “Südtirol”, in:<br />

Handbuch, 225.

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