EDUARD REUT-NICOLUSSI - Centro Documentazione Luserna
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94 Michael Gehler<br />
chiesto invano di ricorrere all’aiuto di un tribunale arbitrale. I suoi suggerimenti<br />
e le sue pressioni rimasero generalmente inosservati al ministero<br />
degli esteri austriaco. La sensibilità e l’intuito di Reut nelle questioni<br />
di diritto internazionale non andavano d’accordo con la caparbietà<br />
di Gruber che non volle nemmeno che Reut lo accompagnasse a<br />
Parigi 88 .<br />
Reut giudicò l’accordo non del tutto negativamente. Il 15 settembre<br />
telegrafò al Committee of Tyrol di New York che aveva dimostrato<br />
grande stupore e sdegno riguardo al compromesso fatto a Parigi:<br />
«Secondo comunicato della delegazione austriaca richiesta d’autodeterminazione<br />
senza speranza stop accordo sembrava accettabile come<br />
soluzione intermedia stop parole Degasperi dimostrano purtroppo<br />
insincerità dell’Italia stop speriamo garanzia grandi potenze stop lettera<br />
segue Reut-Nicolussi» 89 .<br />
Negli ambiti dell’ÖVP tirolese l’accordo con De Gasperi venne accolto<br />
con sentimenti contrastanti. In una seduta del direttivo del partito<br />
tenutasi il 21 settembre 1946, Reut aveva tenuto una relazione senza più<br />
fare cenno ad una garanzia internazionale sull’accordo visto che una tale<br />
era ormai superata dalla notizia diffusasi nel frattempo della richiesta del<br />
Belgio e dell’Olanda di inserire l’accordo nel trattato di pace con l’Italia.<br />
Quali idee aveva sviluppato Reut-Nicolussi riguardanti l’accordo<br />
con De Gasperi? Il 16 settembre 1946 scrisse a Gruber a Parigi elencando<br />
tre punti decisivi da tener presenti per un’ulteriore analisi della<br />
politica austriaca riguardo al Tirolo del Sud:<br />
1. L’accordo perderebbe «quasi del tutto il suo valore politico» senza<br />
un impegno esplicito da parte degli Italiani di accettare il confine di<br />
Salorno «perché gli italiani continuerebbero a mettere in gioco la<br />
cosiddetta unità della Venezia Tridentina».<br />
2. L’accordo potrebbe «sin dagli inizi, essere sabotato da un partner contrattuale<br />
non onesto vista la sua formulazione assai elastica e varia-<br />
88 Gehler, “Zum Umgang mit einem Tabu”, 242 s.<br />
89 TLA, Landesstelle, fasc. 2, pos. 11, telegramma New York 22/21, 04719, Copia-velina<br />
telegramma Reut-Nicolussi an das Committee Tyrol/New York, 15.9.1946, n. 7, foglio 7, 8.<br />
De Gasperi aveva dichiarato, dopo la sottoscrizione, che il Trentino verrebbe fatto rientrare<br />
nell’ambito dell’autonomia. Questo però, in base all’accordo, sarebbe dipeso dalla<br />
consultazione con rappresentanti locali nel Sudtirolo.