prospetto informativo - Pirelli

PROSPETTO INFORMATIVO
Pirelli & C. S.p.A.
Notizie preliminari Relazione degli Amministratori Bilancio civilistico Bilancio consolidato Parte straordinaria
Relazione del Collegio Sindacale all’assemblea dei soci
(ai sensi dell’art. 153 D. Lgs. 58/98 e dell’art. 2429, comma 3, Codice Civile)
Signori Azionisti,
nel corso dell’esercizio il Collegio Sindacale ha svolto i propri compiti di vigilanza nei termini previsti dalla vigente
normativa e quindi tenendo presenti anche le indicazioni contenute nella comunicazione CONSOB del 6 aprile 2001.
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Il 4 agosto è stata fusa per incorporazione la Pirelli S.p.A. nella Pirelli & C. S.p.A. (già S.A.p.A.); quest’ultima controlla ora
direttamente, oltre al settore immobiliare attraverso la Pirelli & C. Real Estate S.p.A., anche i settori industriali (Pneumatici,
Cavi e Sistemi per telecomunicazioni e per energia) attraverso tre subholding; ciò lo si segnala anche ai fini della
comparazione di cui al 5^ comma dell’art. 2423-ter del cod. civ..
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I risultati operativi dell’esercizio segnalano significative variazioni positive rispetto al periodo precedente, passando da 118 a
268 milioni di Euro, con un miglioramento in tutti i settori di attività.
Il risultato da partecipazioni presenta un saldo negativo di 51 milioni di Euro (contro i 175 del 2002), comprensivo
dell’effetto Olimpia, che evidenzia un risultato negativo di 100 milioni; risultato che non include i dividendi Telecom Italia,
relativi al 2003, che saranno contabilizzati, per cassa, nel 2004.
Il risultato netto consolidato è positivo per 4 milioni di Euro (contro un perdita di 405 milioni del 2002).
Le variazioni che hanno riguardato il patrimonio netto consolidato sono riferibili, da un lato: all’aumento del capitale sociale
e all’esercizio del diritto di recesso, che hanno comportato un aumento netto di 649 milioni di Euro e, dall’altro, all’utilizzo
dell’avanzo di fusione che ha comportato una riduzione di complessivi 1.304 milioni. Quest’ultimo, in quanto assimilabile ad
un goodwill negativo, è stato allocato ad alcune specifiche rettifiche di attività (principalmente riguardante la partecipazione
Olimpia, per 700 milioni) e a fondi al passivo, per 387 milioni.
Nel bilancio d’esercizio sono state iscritte svalutazioni nelle società quotate per 56,5 milioni di Euro, giudicate di natura
durevole. Il Consiglio ha deciso la conservazione del valore di carico di Olimpia (dopo l’allocazione dell’avanzo di fusione e
la conseguente, proporzionale iscrizione al passivo di un fondo a fronte delle opzioni “put” concesse alle Banche azioniste di
Olimpia), con ciò assumendo che il divario implicito tra i prezzi di mercato delle azioni Telecom Italia e il loro valore di
carico in Olimpia, non rappresenti una perdita durevole di valore nel senso di cui all’art. 2426 del cod. civ., nel presupposto
che il fair value vada identificato con il “valore dell’investitore strategico”. Il valore complessivo delle citate opzioni “put” è
stato iscritto nei conti d’ordine.
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