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Appunti per il corso di Fisica Matematica Daniele Andreucci ...

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Supponiamo dunque che5.3. SVILUPPI IN SERIE DI AUTOFUNZIONI 49u(x,t) =∞∑ α n (t)ϕ n (x), (5.15)n=1siaunasoluzione<strong>di</strong>questotipo,ovele ϕ n sonoautofunzionidell’opportunoproblema <strong>per</strong> l’equazione <strong>di</strong> Laplace. Procedendo formalmente, ossiaassumendo che lo scambio <strong>di</strong> serie e integrale sia valido, si ha∫Ωu(x,t)ϕ m (x)dx =∞∑n=1∫α n (t)Ωϕ n (x)ϕ m (x)dx∫= α m (t)Ωϕ m (x) 2 dx = α m (t), (5.16)ove si è usata l’ipotesi (5.14), e si è anche assunto che∫ϕ n (x)ϕ m (x)dx = 0, n ̸= m, (5.17)Ωipotesi non irragionevole: <strong>il</strong> Teorema 5.8 anzi <strong>di</strong>mostra la (5.17) se le dueautofunzioni corrispondono ad autovalori <strong>di</strong>versi.Daquestocalcoloabbiamo imparatoche<strong>il</strong>coefficiente α m coincide,ameno<strong>di</strong>unfattorecostante,con<strong>il</strong>primointegralein(5.16); l’ipotesi(5.17)èstatacruciale.Cerchiamo <strong>di</strong> applicare questo tipo <strong>di</strong> approccio a problemi più generali.Consideriamo <strong>per</strong> definitezza <strong>il</strong> problema <strong>per</strong> l’equazione del calore condati <strong>di</strong> Dirichlet, e con una funzione sorgente F non nulla, ossiau t −D ∆u = F(x,t), x ∈ Ω,0 < t < T, (5.18)D ∂u (x,t) = 0,∂νx ∈ ∂Ω,0 < t < T, (5.19)u(x,0) = u 0 (x), x ∈ Ω. (5.20)Cerchiamo quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> sv<strong>il</strong>uppare la soluzione u in serie come in (5.15),ove le funzioni ϕ n sono autofunzioni del laplaciano, mentre i coefficientiα n sono da determinare. Non è affatto evidente in questa fase che siapossib<strong>il</strong>e farlo, <strong>per</strong> la presenza del termine non omogeneo <strong>di</strong> sorgente.Definiamo intanto, <strong>per</strong> como<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> notazione, le seguenti funzioni, chesono note una volta assegnati i dati:∫F n (t) = F(x,t)ϕ n (x)dx.ΩPoi ricor<strong>di</strong>amo che la (5.16) è conseguenza <strong>di</strong>retta della (5.15), e dunquedeve valere anche in questo caso, <strong>per</strong> qualunque possib<strong>il</strong>e scelta dellefunzioni α n .Cerchiamo <strong>per</strong>tanto <strong>di</strong> ottenere informazioni sul primo integrale nella(5.16); queste non possono che venire dalle (5.18)–(5.20). Moltiplichiamo

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