Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 60.pdf - Bibliotheca ...

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guaci della regola di s. Agostino, che ve-
stivano abito turchino , della figura di
quello de'frati eremiti. Riflette il p. Helyot,
che quantunque Polidoro chiamò
questi religiosi buoni uomini , non può
perciò dedursi, che non fossero chiamati
ancora frati del sacco sul principio di lo-
ro istituzione; e che il nome di buoni uo-
mini fu loro solo dato in processo di tem-
po, mentre se questi religiosi avessero
composto due diversi ordini, Parisio lo
avrebbe avvertito. I sacchetti sul princi-
pio di loro istituzione menavano vita austerissima,non
mangiando mai carne, né
bevendo vino ; andavano scalzi e portavano
zoccoli.Le religiose dell'ordine,chiamate
Sacchette, avevano anche in Parigi
un monastero nella parrocchia di s. An-
drea des Aris, nella strada da loro detta
des Sachettes. Nel Dizionario degli ordi-
ni religiosi si legge che la congregazione
delle Agostiniane Penitenti o Convertite,
chiamate anche le Sacchette, sotto il ti-
tolo di s. Maddalena, la regolò il p. Ber-
trando di Marsiglia agostiniano, colle au-
stere costituzioni del suo ordine, e che fu-
rono approvate da Nicolò III e Gregorio
XI. Il loro abito essere quello delle Ago-
stiniane, con tonaca di grosso panno ne-
ro, dovendo incedere a piedi nudi, ad e-
sempiodel loro fondatore, che viveva come
i padri del sacco. Queste vergini del-
la Penitenza si sparsero in molti regni,
in Goa e nelle Indie. Parlando delle Ago-
stiniane Convertite o Penitenti (di cui pu-
re nel voi. XLIV, p. 236), dissi delle
religiose istituite dal p. Proust, ed appel-
late anche Sacchettes. Il Garampi nelle
Memorie p. i4o, parlando delle sacchet-
te e sacchetti antichi, e de'loro abiti, dice
pure : che la b. Agnese da Montepulcia-
no, che nacque intorno al i268,fu posta
da fanciulla in un monastero di sagre ver-
gini, sub hahitu religionis canonicae, et
Aretini episcopi cura degentium s quae
proplerscapulare, quod ex humilìlate de
panno saccinoferebanl, sorores de sacco
ab omnibus vocabantur. Il convento che
SAC
i sacchetti ebbero in Parigi, non fu il solo
che riceverono gli agostiniani nella sop-
pressione di quest'ordine della Peniten-
za di Gesù Cristo o de' sacchetti ; impe-
rocché Filippo V re di Francia, procurando
nel reame la fondazione d'alcuni
conventi agli agostiniani, rappresentò a
Giovanni XXII, che i conventi de' sacchetti
di Reims, d Orleans, di Tournay
erano abbandonati, onde lo supplicò a
permettere che fossero occupati dagli e-
remiti di s. Agostino, la disposizione dei
quali, a tenore del concilio di Lione, era
riservata alla s. Sede. Vi acconsentì il Pa-
pa con bolla deli320, che indirizzò a'3
vescovi di dette città, cui ordinò che s'io-
troducesserone'memorati conventi gli a-
gostiniani, chiamando i sacchetti: de Poe-
nitentia Jesu Christi vel de Saccis.
SACCHETTI Giulio, Cardinale.^-
trizio fiorentino, ma nato in Roma, for-
nito di bella indole e di rari talenti, col-
la gentilezza e affabilità del tratto, unita
ad eccellente perizia nelle leggi, si guadagnò
la stima e l'amore di tutta la cu-
ria romana. Da giovine si applicò agli stu-
di in Perugia, dove l'onestà de'suoi edi-
ficanti costumi comparve così limpida,
che si proponeva ad esempio e norma ai
più provetti ; passato a Pisa conseguì la
laurea dottorale in quella celebre univer-
sità. Trasferitosi a Roma nel pontificato
di Paolo V fu ammesso tra i prelati, indi
Gregorio XV lo inviò per vice legato a
Bologna, dove per la sua integrità e pru-
denza fu universalmente applaudito e a-
mato. Urbano Vili, che da cardinal pre-
fetto della segnatura aveva conosciuta
l'abilità e dottrina sua, nel 1623 lo pro-
mosse a vescovo di Gravina e nunzio al
re di Spagna Filippo IV, nella corte del
quale e in Madrid diede chiare prove di
sua munificenza, liberalità e grandezza
di cuore; dimodoché avendo nel triennio
di sua nunziatura felicemente corrispo-
sto alle intenzioni del Papa, fu a' 1 9 gen-
naio 1 G26 creato cardinale prete assente,
e venuto in Roma gli conferì in titolo la