Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 60.pdf - Bibliotheca ...

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pinata da qualche vicina selva di Ceni.
Sperandio lo chiama Castrimi Cetiiaaris.
Governo di Rocca. Sinibalda.
Rocca Sinibalda. Governo e capoluogo
con residenza del governatore,comune
della diocesi diRieti,con territorio in col-
le e monte, con molti fabbricati cinti di
mura, sulla riva sinistra del Torano. Con
Sperandio diceCalindri, che si vuole più.
veridicamente qui, che non iu Molitorio
Romano, fosse la città di Trebula Suffenale,o
almeno una sua colonia. Apprendo
da Ratti, Delia famiglia Sforza l. i r,
]). 29 , ch'era feudo di Giuliano Cesarmi
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Gonfaloniere del senato e popolo romano
(/ '.), che nel i55ggli furono dati in
compenso dalla camera apostolica scudi
65 1 per varie armature, moschetti, can-
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noni, giano, vino, carni salate, e saluitro
portati via da Rocca Sinibalda, quando
Paolo IV nel i556 gli fece sequestrare
i feudi. Anche l'aw.° Castellano crede
che Rocca Sinibalda sorga ove fu già la
Trebula Suffenate. All'amministrazione
inunicipaleèriunito l'appodiato di Valle
Cupola, nella diocesi di Poggio Mirteto.
Inoltre Rocca Sinibalda ha il borgo, e la
Pilla Pantana^ eh' è un annesso della
diocesi di Piieti. Altre notizie, con mio di-
spiacere, non mi riuscì ricavare dalle pa-
zienti ricerche de'molti miei libri. Saranno
meglio queste poche che niente, come
fecero di questo luogo e altri molti, di-
versi geografi, e gli stessi Dizionari geo-
grafici.
Ascrea. Comune della diocesi di Rieti,
con territorio in colle, con sufficienti fab-
bricati. Ha per appodiati, e della stessa
diocesi, Rigatti e St/'pes.
Belmonte. Comune della diocesi di Rie-
ti, con territorio collivo e buoni fabbri-
cati, posto in elevata e libera posizione.
Credono Sperandio e Calindri, che qui
fosse Bazia o Vazia o Varia, di cui igno-
rasi l'epoca dell'atterramento, dalle rovi-
ne del quale sorse il paese. N'è appodiato
Ornaro, della stessa diocesi. Nella montagna
di Poggio s. Lorenzo e di Ornaro
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si riaprirono cave di marmi o breccia co-
rallina, di cui farò parola dicendo di Pog-
gio s. Lorenzo.
Castel Secchio. Comune della diocesi
di Rieti, con territorio in monte, molti
e poco buoni fabbricati circondati da mura.
Ritiene Calindri, chequestasia la me-
moria della città di Torà, per cui a quella
successe questa. Lasciò scritto Fatteschi,
che il p. Berretti affermò esservi state due
Torà; ma Cluverio fu di sentimento che
Torà sul fiume Torano fosse rimpettoa
Castel Vecchio,ch'è alla destra del Tora-
no, e in vicinanza a Colle Piccolo che resta
alla sinistra del fiume, vicino alla chiesa
di s. Anatolia, assai frequentata dai popoli.
In vece il vescovo Marini uelle Me-
morie di s. Barbara afferma che l'antica
Torà non era a Castel Vecchio, signoria
de'Borghese, come lo è Colle Piccolo, la
cui Rocca dicesi Rocca di Tura, forse pel
fiume Turano o Torano. Pertanto sostie-
ne, che Torà esisteva nella sua diocesi di
Rieti, ma sul confine degli equicoli e dei
marsi, presso Torano feudo de'Caffarelli,
es. Anatolia de'Colonna,e ne adduce po-
sitive testimonianze. Sperandio calcolati»
done le ragioni, sulla questionata Torà,
propende per Torano, sempre in Sabina.
Corrobora l'opinionedi Sperandio Sco-
stante opinione degli abitanti de'limitrofì
luoghi, che alle falde di Colle Piccolo, e
de' cappuccini di Castel Vecchio , stava
l'antica Tora,dove fu martirizzata s. Ana-
tolia vergi ne, sorella di s. Vittoria che patì
il martirio in Trebula Mutusca, come
dirò parlando di Monte Leone. Sorpren-
denti sono gli avanzi che si trovano del-
l'antica città, ove esiliata s. Anatolia, fu
esposta a continui cimenti, che affrontò
collo spargimento del suo sangue median-
te decapitazione, dopo avere un velenoso
drago rispettata la di lei santità, ed in ve-
ce di divorarla le lambì i piedi. Dicesi
sepolta ove è ora il detto convento, nel
luogo in cui i fedeli eressero un tempi et -
to, che divenuto proprietà de'monaci di
Subiaco,nel 1 4oo ne trasportarono il cor •