Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 60.pdf - Bibliotheca ...

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dominio che riservò alla s. Sede, obbligò
gli Orsini (che s'intitolarono marchesi) a
presentare in ogni vigilia de'ss. Pietro e
Paolo una tazza d'argento del peso d'una
libbra,e mancando per 3 anni continui
l'annuo canone, il luogo e gli abitanti tor-
nassero nell'amministrazione della s. Se-
de. Non perciò i Papi lasciarono di riguar-
dare con particolare sollecitudine il loro
feudo e speciali vassalli, che nel i5o3 nel-
la penuria de'grani fu ordinato che liberamente
se ne lasciassero provvedere. Nel
i566 s. Pio V con breve solennemente
confermò tutti i privilegi e esenzioni con-
ceduti ai vassalli della Rocca 3 come co-
stanti e fedeli alla s.Sedejaltrettanto fe-
ce Gregorio XIII nel 1573, derogando a
qualsiasi legge contraria , dichiarando i
roccheggiani esenti e liberi d' ogni dazio
quali vassalli della s. Sede. Sisto V, quantunque
rivocò tutti i privilegi, nondimeno
li conservò ai vassalli di Rocca Anti-
ca, multandoci 5oo scudi d'oro e di al-
tre pene chi l'avesse molestata. Ma per le
costituzioni di Paolo V e Urbano Vili
i privilegi vennero revocati, non però la
qualifica di feudo alla Rocca, e di vassal-
li della s. Sede ai roccheggiani , i quali
proseguirono a pagare il lieve annuo tributo
imposto da Nicolò II, e continuarono
a soddisfarlo sino al 1802, in cui gli fu
vietato, perchè Pio VII incominciò ad a-
bolire le feudalità.
Bocchette.Comune della diocesi di Nar-
ni, con territorio in colle e piano, detto
pure Bocchette grandi per distinguerlo
dalle Bocchette piccole o Fiocchettine suo
appodiato nella stessa diocesi. Dice Piaz-
za che ovescorrono in abbondanza gran-
de le acque dell'antico Digenzia e Imella,
giacciono sopra due siti eminenti 1' uno
inferiore all'altro, i due castelli così chia-
mati dalla fortezza delle due rocche an-
ticamente ivi fabbricate, essendo appartenuti
i due luoghi ad un ramode'Saveb
li, ultima de'quali fu una donna che pei
suoi delitti miseramente perde la vita, e la
siguoria che tornò alla camera apostoli -
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ca. Sperandio dice che Rocchetto grandi
fu patria del cav. Troppa pittore celebre
che dipinse la chiesa parrocchiale del ss.
Salvatore quando fu ristorata nel 1702;
clie mezzo miglio distante si trovano le
Rocchettepiccole,alquanlo diroccate, con
chiesa parrocchiale di s. Lorenzo di nuo-
va struttura : ambedue i luoghi furonodei
conti di Piavenna, de'Savelli, degli Orsi-
ni,e dicesi pure de'Solimanidi Magliano,
la quale pretende avervi dominato; pe-
rò assicura che dopo gli Orsini ne furono
possessori i Madrucci di Trento, i della
Rovere, gli Altemps la cui duchessa Fe-
liciana de Silva nel 1 740 fece costruire in
poca distanza presso la chiesa di s. Bia-
gio, quella di s.Vincenzo Ferreri. A suo
tempo Piazza trovò queste chiese: nelle
Rocchetle maggiori, il ss. Sai vatore,s. Ma-
ria delle Grazie del comune, s.Maria del-
la Pietà,e de'ss. Sebastiano e Lorenzo pa-
dronato de'Montani; nelle Rocchette mi-
nori, s. Lorenzo antichissima, s. Sebastia-
no, e s. Maria delle Grazie.
Selci. Comune della diocesi di Poggio
Mirteto, con territorio in piano e colle,
con mediocri fabbricati cinti di mura, e
con buoni edilìzi suburbani, sulla riva sinistra
deirimella. Piazza Io dice ameno
e salubre castello, ducato prima de'Cesi
d'Acquasparla, poi de' Vari ni, indi ricadu-
to alla camera apostolica : crede che vi
fosse la villa di Cicerone delta Tuscula-
no, diversa bensì dalTusculo; ma questa
opinione già la dichiarai mal fondata in
altro luogo, per altro per questo esplicitamente
quel principe della romana eloquenza
scrivendo ad Attico, gli parla di
sua sabinese villeggiatura autunnale in
Selicium, donde si raccoglie che già no-
minavasi Selci, forse dalle strade allora
tutte selciate, oassai meglio datai pietra
quivi nelle cave abbondante, afferman-
dolo pure Sperandio 3 che riprodusse le sue
lapidarie. Crede Piazza che il sommo ora-
tore sia statoucciso recandosi in questa vil-
la, altri opinarono diversamenleo vicino
a Caputi. Si vedono anticaglie che altri-