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Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 60.pdf - Bibliotheca ...

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1 3o S A C<br />

fizio, e mangiavano delle vittime che immolavnno.<br />

1 pìnarì poi non gustavano*<br />

affatto liquori, né mangiavano le vittime<br />

che offrivano a Ercole. 11 collegio de'sa-<br />

cerdoti del <strong>di</strong>o Pane o luperci t celebravano<br />

quelle feste e misteri, che accennai<br />

nel voi. LVI, p. 96, in onore <strong>di</strong> Pane o<br />

Silvano, o della Lupa che allattò i fonda-<br />

tori <strong>di</strong> Roma, in memoria <strong>di</strong> che fu eret-<br />

to il tempio Lupercale presso la caverna<br />

del Monte Palatino, immolando un cane.<br />

Questi sacerdoti erano <strong>di</strong> due specie, i fa-<br />

biani da Fabio partigiano <strong>di</strong> Romolo, i<br />

quinùlianio quìntilii da Quintilio segua-<br />

ce <strong>di</strong> Remo; in onore <strong>di</strong> Giulio Cesare<br />

se ne formò una 3." specie e perciò detti<br />

juliani. Il collegio de' 1 2 sacerdoti salii<br />

istituiti da Numa, altri <strong>di</strong>cono da Tulio<br />

Ostilio, in onore <strong>di</strong> Marte, così detti per-<br />

chè in alcuni giorni dell'anno scorrevano<br />

Roma saltando in cadenza,o perchè Sa-<br />

lio <strong>di</strong> Samotracia portò in Italia quella<br />

sorte <strong>di</strong> danza. In tale circostanza avevano<br />

una veste ricamata d'oro denominata<br />

trabea, una berretta appuntata detta apex,<br />

ed una cinta <strong>di</strong> cuoio, ove pendeva<br />

la loro spada; impugnavano colla sinistra<br />

una specie <strong>di</strong> giavellotto, il quale battevano<br />

in cadenza sopra un piccolo scudo<br />

<strong>di</strong> rame fatto all'uso de' traci, e chiamato<br />

ancile o ancilium, che tenevano colla destra.<br />

In questa forma andavano danzan-<br />

do e cantando strofe in onore <strong>di</strong> Marte,<br />

inni e cantici che finivano col nome <strong>di</strong><br />

Mamurio celebre artista e inventore dei<br />

loro scu<strong>di</strong>, il qualegli aveva fatti simili a<br />

quello caduto dal cielo ed a tale con<strong>di</strong>zione,<br />

onde le feste furono anche dette Ma-<br />

muralie. Di questo scudo e sua custo<strong>di</strong>a<br />

ne parlai altrove. Essendo tali scu<strong>di</strong> ap-<br />

pesi nel tempio <strong>di</strong> Marte Gra<strong>di</strong> vo, chi in-<br />

traprendeva la guerra andava a consultare<br />

il nume; se i scu<strong>di</strong> si movevano da<br />

loro si teneva per pro<strong>di</strong>gio. Di questi sa-<br />

cerdoti e <strong>di</strong> altri romani, come degli All-<br />

eili y tenuti per una delle Selle cose fatali<br />

<strong>di</strong> Roma antica, molte notizie bibliogra-<br />

fiche si trovano in Cancellieri, nell'eri!-<br />

SAC<br />

<strong>di</strong>to libro che pubblicò con detto titolo-<br />

Col nome <strong>di</strong> Curione i romani chiamavano<br />

il sagrifìcatore o sacerdote <strong>di</strong> ciascu-<br />

na curia, delle quali ragionai a Roma, ed<br />

eranvi 3ocurioni, secondo il numero del-<br />

le curie,co'rispettivi templi, ciascuno per<br />

farvi i sagrifìzi e celebrarvi le feste, tutti<br />

<strong>di</strong>pendenti dal gran curione capo eletto<br />

dal popolo; altri <strong>di</strong>cono che non uno ma<br />

due per curia Roma scelse a sacerdoti,<br />

laonde non 3o ma 60 sarebbero stali i<br />

primi sacerdoti <strong>di</strong> Roma, il cui numero<br />

in seguito si accrebbe: si vuole pure che<br />

Romolo or<strong>di</strong>nasse che i sacerdoti avesse-<br />

ro meno <strong>di</strong> 5o anni. De'sacerdoti epuloni<br />

setternviri,per presiedere ai conviti in o-<br />

noie de'numi, parlai ne' voi. LIV, p. 176,<br />

LV, p. 36 e 37. Del re de* sagrifìzi feci<br />

menzione nel voi. LVI, p. 263, <strong>di</strong>cendo<br />

pure del re e sacerdote del bosco Aricino. Il<br />

collegio de'sacerdoti <strong>di</strong> Cibele erano chia-<br />

mati galli matris deorum ? perchè que-<br />

sta dea era particolarmente adorata nella<br />

Frigia, ov'eravi un fiume chiamalo Gal-<br />

lus 3 le cui acque rendeva furiosi e frene-<br />

tici quelli che le bevevano: altri vogliono<br />

che il nome loro derivi da Gallo t.° sa-<br />

cerdote <strong>di</strong> Cibele. Questi sacerdoti dovevano<br />

osservare il celibato, e per mettersi<br />

in sicuro da ogni stimolo <strong>di</strong> concupiscenza,<br />

si facevano Eunuchi(F r<br />

.). Allorquando<br />

si celebravano le feste della dea, portavano<br />

in giro la sua statua, danzando<br />

al suono <strong>di</strong> flauti, <strong>di</strong> cembali e <strong>di</strong> tambu-<br />

ri, battendosi il petto e lacerandosi il cor-<br />

po; si agitavano con tanta violenza e si<br />

contorcevano in un modo cosi straor<strong>di</strong>-<br />

nario, che si credevano invasi da un fu-<br />

rore <strong>di</strong>vino. Lavavano la statua <strong>di</strong> Cibele<br />

al fiume Aimone, ove sbocca nel Tevere<br />

come <strong>di</strong>ssi altrove. Essendo poveri, que-<br />

stuavano <strong>di</strong> porta in porta, <strong>di</strong> borgo in<br />

borgo, portando la statua sopra un asino.<br />

Furono in Roma istituite delle società,<br />

quando dalla Frigia si fece venire la det-<br />

ta statua, chiamata della buona dea, e ne<br />

fu stabilito il culto; ma le ceremoniedei<br />

sagrifìzi che le matrone romane le face-

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