Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 60.pdf - Bibliotheca ...

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262 S A L i ministri dell'antipapa Anacleto li. Nel- .l'ottobre tinca R ai uolfo sconfìsse l'emulo, ma neppur questa vittoria operò sugli animi de'benevenlani e de'salernitani, perchè si togliessero dall'ubbidienza e amicizia di Ruggiero. Morto l'antipapa eRanolfo, Innocenzo II riconobbe'per re Rug- giero I, investendolo del regno di Sicilia e del ducato di Puglia. Papa Adriano IV nel 1 1 56 nell'investitura che dièal re Gu- glielmo il Malo, figlio di Ruggiero I, vi comprese il principato di Salerno, ed anche la Marsica. Da Ruggiero I il principato salernitano fu riunito ai regni di Si- cilia e di Napoli (f.) 3 e ne seguì le vi. cende politiche. Tutta volta restò a Salerno il titolo di principato, e si contano 16 gentiluomini di questo feudo investiti nella posterità del re Tancredi morto nel 1 194. Molto soffrì la città e fu quasi in- tieramente distrutta nel 1 196 dalle trup- pe dell'imperatore Enrico VI. Unito il principato di Salerno alla corona di Na- poli, i primogeniti de're portarono il titolo di principi di Salerno sino a re Ro- berto del i3o9, sotto il regno del quale ebbero quello di duchi di Calabria. Bensì fu conferito, oltre a Giordano Colonna ed altri di tal famiglia, anche a quella dei Sanseverino, e finalmente agli altri figli de're delle due Sicilie, e l'ultimo che ne venne insignito fu il principe Leopoldo figlio del re Ferdinando I e zio del monarca regnante, cui il Papa Pio IX fece celebrare solenni funerali, che notai nel voi. LUI, p. 23 1. A p. 2 16 dissi che Pio IX agli 8 ottobre 1 849 si recò in Salerno e venerò ne'loro altari le ceneri di s. Gre- gorio Vile di s. Matteo,insieme al re Ferdinando II: mg. T arcivescovo die al Papa una reliquia del santo suo predecessore, ed al monarca quella dell'apostolo. La sede vescovile fu eretta nel IV se- colo, e ne fu 1 .° vescovo s. Bonoso o Bo- nosio,di cui se ne celebra la festa da' salernitani a'i3 maggio. Gli successero s. Gramazioa8sailimosiiiiero,eletto col con- senso di tutti, zelantissimo pastore, che SAL Dio illustrò con molli miracoli; indi s. Vero, s. Eusterio, s. Valentino o Va leu tiniauo, s. Gaudenzio che intervenne nel al concilio romano di Papas. Sim- 499 maco, Asterio del 534 cne ^u uno dele- gati della s. Sede al concilio di Costanti- nopoli, Luminoso intervenne a quello di Roma neIP)49 Magnaldo dell'848, Teupo dell'853 esimio vescovo, protettore degli orfani e delle ve- dove; Alo dell'867 preclaro pastore e be- Landemario nemerito della cattedrale , dell'872, sotto del quale il principeGuai- fero I eresse la chiesa di s. Massimo; Pie- tro dell' 882, Bernardo del 909 costruì un magnifico campanile nella chiesa di s. Gio. Battista, ed edificò quella del Salvatore, traslatando di versi corpi di ss. Mar- tiri solennemente. Rachenaldodel 94^ di santissima vita, Pietro del 947 lodato per vigilanza e altre virtù, cui nel g5o successe altro Pietro, nel 954 Bernardo che trasferì da Porto a Salerno il corpo di s. Matteo nella cattedrale di s. Maria degli Angeli, con gran pompa e feste. Pietro del 958 insigne nell'arte della medicina e nella pietà, Giovanni del 969. Amato del 98 1 fu P ultimo vescovo di Salerno, ed .° insieme il 1 arcivescovo, poiché il Papa Benedetto VII nel 984 (e non Bonifazio VII, uè nel 974, come altri erroneamen- te scrissero) nobilitò Salerno con elevarla a sede arcivescovile e metropolitana, alla quale furono assegnate per suffraganee le sedi vescovili di Accrno, Campagna, alla quale venne unito Salriano, Capaccio, a cui si unì Pesto, Manico Nuovo, -,
S AL alla quale si congiunse Grumenlo,Nocera de Pagani, Nusco, Policaslro, Sarno, riportate da Ughelli. Vi aggiunge Comman ville, Cava, Agropoli e Blanda. Tut- te hanno articoli, tranne Grunienlo, di cui parlo a Marsico Nuovo. Ughelli ri- porta diversi diplomi de'principi di Sa- lerno, emanali al tempo di Amato, ed il Chronicon del monastero della ss. Trini- la della Cava, nell'arcidiocesi, colla serie degli abbati, nei quale fiorironosanti, cai> dinali,e Papi, come Vittore III e Urbano IL Questo ultimo, al dire di Novaes, di- chiarò l'arcivescovo diSalerno primate di tutta la Lucania, e Cornmanville dice che gli concesse la primazia sugli arcivesco- vati di Gonza e di Acerenza. Il 2. arcivescovo di Salerno fu Dauferiodel 992, sotto del quale i saraceni devastarono il monastero di s. Benedetto di Salerno; indi Grimoaldo del 993, al cui tempo Pa- paGiovanni XVI confermò l'erezione del- l'arcivescovato di Salerno, e lo pose sotto la tutela e protezione della s. Sede, colla bolla Quia vestri accepli beneficiì, ripor- tata da Ughelli a p. 376. Nel 1 007 fu arcivescovo Michele, al quale Papa Sergio I V colia bolla Quia vestri, presso Ughelli, confermò il jure metropolitico, ed i privilegi concessi dai Papi alla sede di Sa- lerno, » et ampi issi mura retulit indultum,in quo aliquorum episcoporumConsanorum, uempe Acheruntin,atque Cusentinorum mentio, qui ea tempestate Sa- lernitanae metropoli subjectierant,dein- dearchiepiscopalidignitateexornati,eamdemque velutiPrimitialem aliquando ve- nerati sunt". Nel io 16 venne eletto arcivescovo Benedetto, cui concesse il pallio Benedetto VIII, e poi Io conferì al successore Amato del i o 1 9. Altro Amato vis- se nelio4i, poscia da Pesto nel 1047 vi fu trasferito Giovanni, al quale Clemente li col diploma Quoiies ita conligit, gli ac- cordò il pallio, encomiato per santità e virtù : nel io5i s. Leone IX colla bolla Officium sacerdotali ', confermò i privilegi della metropolitana di Salerno. Nel SAL 263 io58 Papa Stefano X consagiò arcivescovo s. Alfano nobilissimo e ornato delle più belle doti, che ottenne dal medesimo il privilegio e facultateni nominandi, e- ligendi,et consecra udì undecim episcopos suos suffraganeos ,videlicet Pesto, Conza, Acerenza, Nola,Cosenza, Bisignano, Mel- fi, Policastro, Sarno, Marsico e Cassano. A lfano intervenne nel 1 o5cj al concilio di Nicolò II di Roma, e di Benevento, nel quale si sottoscrisse pel i.° dopo il cardinal Umberto di Selva Candida, e consa- grò Risone 1 .° vescovo di Sarno. Alessan • dro II nel 1067 co'd'ipìom'i, Ex consideratone, e Notum fit omnibus, confermò a s. Alfano e successori i privilegi di loro chiesa e le loro possessioni. A suo tempo e nel 1075 Roberto Guiscardo rifabbricò la splendida metropolitana, e nel 1080 l'arcivescovo ricevè le congratulazioni di s. Gregorio VII per aver ritrovato e col locato nella nuova chiesa le ossa di s.Mat teo apostolo, riproducendo Ughelli la sto- ria della traslazione, avendo s.Alfano ab- bellito il nuovo tempio con elegantissimi masaici; inoltre ricevè con onorevole ospizio l'esule «.Gregorio VII, ed in morte lo depose con solenne pompa in splendidissimo monumento eretto dal duca Ro- berto, m Hunc ss. Pontificem elegissesibi, dum Salerni degeret, ad altaris mi- nislerium 24 canonicos, quos et presby- terosCardinales nuncupasse, 4 diaconos, quossimiliter diaconosCardinalesvocasse tiadunt salernitani scriptores. Quibus per successores Pontifices fuit in posterum concessa facultas gestandimitras se- ricas, quas vocant de damasco. Talibus porro nominibus, et mitris usque in hodiernum diem utuntur. Nel t. io, p. 47» Anecdota Ughelliana dell' Italia sacra, si leggono i carmi, i versi, i sermoni di sant'Alfano. Morì questo santo ai 9 ottobre i8o5 e fu sepolto presso s. Gre- gorio VII. Gli successe altro Alfano che accolse in Salerno nel 1 og3 Urbano II che rivocò il diploma d'esenzione da Sa- lerno del monastero della Cava, coi di-
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