Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 60.pdf - Bibliotheca ...

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sponsabilità in solidum. Ricorda chei ca-
nonisti distinsero gli uffizi di custode, di
sagrista, di tesoriere, ch'è dignità abusivamente:
talora però essere le incomben-
ze di detti uffizi in gran parte riunite in
un solo, come in Parma, ove il custode
ha degli incarichi di vero sagrista, come
sono il prepararci pontificali paludamen-
ti sull'altare, assumere una delle ostie di
oblazione, assaggiare il vino pel sagrifì-
zio, sostenere lo strascico vescovile al suo
partirsi dalla cattedrale od al salirvi in
alcune circostanze. Nel la /?is/?o sto del Pri-
micerio e Sagrista della cattedrale di Parma,
pubblicata neh 832, si dice : Che il
primicerio e sagrista godendo i privilegi
delle altre dignità e canonici della catte-
drale di Parma, meno il rocchetto e la
cappamagna, l'unoe l'altra ottennero da
PioVlII,con breve che il capitolo tenne
orrelto e surretto. Indi prova nelle de-
cretali il primiceriato chiamarsi ora di-
gnità, ora personato, ora uffizio. Che gli
uffizi di sagrista e di custode furono di-
stinti nel dirittocanonico di Gregorio IX,
perciò non doversi confondere insieme
per le loro incombenze affatto separate;
darsi per identiche da alcuni canonisti le
dignità di tesoriere e di sagrista. Quindi
si difende l'asserto e il pontifìcio breve,
e si conclude: avere il primicerio e sagri-
sta quali dignità maggiori, esposto il ve-
ro in tutte le sue parti a Pio Vili, e se
alcuna non fu tale, non essere stata opera
loro; sembrare quindi che la cosa si ri-
duca al detto : Quìa grave aliquem vide-
re ante se } jucundum non est multos vi-
dere post se
D. Giovanni Diclich, Dizionario sa-
cro liturgico, all'articolo Sacrista descri-
ve i molti doveri di questo ufficio nel se-
guente modo. lidi lui uffizio è affatto di-
stinto da quello del Ceninomene (F.) ed
è di maggior dignità e importanza. Ad
esso si commette il culto divino, e alla
di lui probità si affida tutto il tesoro della
chiesa, cioè il sagramento della ss. Eu-
caristia, tutte le cose sagre, i vasi e le sup«
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pellettili. Perciò si dovrà eleggere un sa-
grista idoneo e atto ad eseguire un tale
uffizio, il quale sia costituito nell'ordine
sacerdotale, e per quanto sia possibile i-
struito nell'ecclesiastiche ceremonie. Pro-
curerà che il Tabernacolo (F.) del ss. Sagramento
sia diligentemente e ben chiu-
so con chiavi , innanzi al quale ardano
una o più Lampade (^.),e se nella porti-
cella di esso vi fosse scolpita l'immagine
del Redentore, non permetta che innanzi
si collochi alcun vaso di Fiori (^.), se-
condo il decretato dalla s. congregazio-
ne de' riti. Lo stesso procurerà intorno
alle s. Reliquie (^.), cioè che fedelmente
e onorevolmente si conservino in luogo
sicurissimo. Studierà possibilmente di
mantener monde e nitide tutte le sagre
suppellettili. Sogliono dire alcuni sagre-
stani, che attesa la povertà della sagre-
stia, non è loro permesso di poter conservare
un'esatta pulitezza, mentre col mu-
tare e spesso lavare i Pannilini (J 7 .) e
altre cose sagre, troppo si consumano. A
questa scusa gravemente rispose il b.Leo-
nardo da Porto Maurizio, e prima di lui
s. Bonaventura ;es. Vincenzo Ferreri vo-
leva ornati gli altari con decoro, e che
mondissime fossero le sagre suppellettili.
Rinnoverà il sagrestano VAcqua benedet-
ta (F.) in ogni domenica, purché non si
faccia la benedizione dal celebrante; pa-
rimenti procurerà che la Chiesa (V.) sia
monda per ogni parte. Perciò che spetta
al suono delle Campane (F.) t lo farà e-
seguire esattamente, secondo i tempi e le
feste dell'anno, e le consuetudini de'luo-
ghi. Ad esso appartiene prescrivere la se-
rie delle Messe(f r .)da celebrarsi, per dispor
bene le quali terrà in sagrestia una
tabella, nella quale vi sieno descritti tut-
ti i nomi de'sacei doti celebranti, con l'o-
ra assegnata, acciò non nasca confusione,
e siano distribuite in modo che i fedeli
ne possano profittare in tutte le ore del
mattino. Avrà eziandio un libro colle ob-
bligazioni delle messe e anniversari da ce-
lebrarsi a'dovuli tempi, onde soddisfare