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Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 60.pdf - Bibliotheca ...

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3o SAD<br />

do e Stefano nel 10^9 conti e non più <strong>di</strong> -<br />

consi rettori, Sinibaldo conte del io63,<br />

Oddone e Gregorio del 1079, Oddone e<br />

Ottaviano del i 1 06 e nel 1 1 1 3 sono for-<br />

se gli ultimi conti sabinesi, de'quali ci ha<br />

conservato il nome il prezioso Cartario<br />

Farfense, probabilmente fratelli e parti-<br />

giani dello scismatico Eurico IV, il quale<br />

avendo usurpato il contadosabinese ad<br />

essi lo conferì, per cui <strong>di</strong> prepotenza al-<br />

la ba<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Farfa tolsero le castella, e de<br />

predarono le ville e corti. Aggiunge Fat-<br />

teschi, che non mancano in questi tempi<br />

altri conti rurali nella Sabina, padroni <strong>di</strong><br />

uno o<strong>di</strong> più castelli, come neh 198. Par-<br />

lando Speranclio de' popoli che dal settentrione<br />

calati in Italia, giunti in Roma<br />

ogni angolo riempirono della Sabina, e<br />

cacciati gli abitanti in essa si stabilirono;<br />

tali furono dal V secolo in poi i borgo*<br />

gnoni, i goti, i longobar<strong>di</strong>, i quali mesco-<br />

larono il loro sangue col sabino, come fe-<br />

cero in tanti altri luoghi; luttociò esse-<br />

re comprovato da alcuni personaggi che<br />

fiorirono nellaSabina ne'bassi tempi. Primo<br />

<strong>di</strong> questi trovasi Alberico duca e mar-<br />

chese del 95o, <strong>di</strong> cui e de'suoi Speran-<br />

ilio riporta le notizie, come de'seguenti.<br />

Alberico, <strong>di</strong>verso da quelli che dominarono<br />

in Roma, ebbe le contee <strong>di</strong> Cuneo<br />

e<strong>di</strong>Ficocle, <strong>di</strong>scendente dall'imperatore<br />

d'occidente Antemio, ed anco dal re De-<br />

siderio; quin<strong>di</strong> tratta delle tante sue pa-<br />

rentele illustri, de'rapporti e possessioni<br />

ch'ebbero in più luoghi della Sabina, come<br />

in Torri e Tribuco che aveano roc-<br />

che, e dove fabbricò un palazzo e villa,<br />

donde vennero alla luce tanti principi :<br />

però il terrirorio <strong>di</strong> Tribuco e il suo ca-<br />

stello furono argomento <strong>di</strong>frequenti con-<br />

trasti e <strong>di</strong>visione tra il monastero<strong>di</strong> Far-<br />

fa ed i <strong>di</strong>scendenti d' Alberico. Molti <strong>di</strong><br />

questi primeggiando in Sabina, portarono<br />

il titolo e funsero l'officio <strong>di</strong> conti e ret-<br />

tori del territorio sabinese; in<strong>di</strong> si <strong>di</strong>ffu-<br />

sero in eccelse prosapie, fra le quali i Con-<br />

ti delTusculo,da cui uscirono Papi, car-<br />

<strong>di</strong>nali, consoli, senatori e altri <strong>di</strong>stinti per-<br />

S AB<br />

sonaggi , come raccontai a Frascati. Il<br />

sabino Papa Landò oLandone (/".), pa-<br />

rimenti si fa proveniente da tali deriva-<br />

zioni, alcuni facendolo nato in Ereto, altri<br />

in Foronovo, al cui vescovo Amadeo<br />

fece una concezione, onde potere risar-<br />

cire quella chiesa dai saraceni <strong>di</strong>strutta»<br />

11 guasto che fecero i saraceni nellaSabi-<br />

na, è noto abbastanza in tutte le storie<br />

<strong>di</strong> quegl'infelici tempi. Dalle irruzioni <strong>di</strong><br />

questi, il p. Ma ioni , Comment. de eccl.<br />

Reatina*, deduce la mancanza de' vescovi<br />

<strong>di</strong> Rieti dall' 8 1 6 all'853 , e <strong>di</strong> quelli <strong>di</strong><br />

Sabina dall'879 al g-28. Verso Scan<strong>di</strong>i-<br />

glia poi convien <strong>di</strong>re che il danno fosse<br />

assai forte. Narra il p. Mabillon ne'suoi<br />

Annali) che il celebre monastero <strong>di</strong> Far-<br />

fa, non molto <strong>di</strong> là <strong>di</strong>stante, restò per le<br />

scorrerie de'saraceni abbandonato affat-<br />

to per il lasso <strong>di</strong> 58 anni. Per questein-<br />

vasioni saracene neldecorso del IX seco-<br />

lo, le popolazioni, sotto la protezione de-<br />

gli accennati potenti personaggi, cercaro-<br />

no <strong>di</strong>fesa in altri luoghi e abitazioni, an-<br />

che ristrette ma più forti, e ben presto fab-<br />

bricarono castelli e ville successivamen-<br />

te, e nel secolo seguente, che a poco a po-<br />

co cambiarono <strong>di</strong> faccia alla Sabina. Almeno<br />

in questi tempi a fortificarsi proseguirono,<br />

adpaganorum scilicet adungarorum<br />

deprimendas insì<strong>di</strong>as, come a-<br />

gli anni 892,9096 916 nota il Murato-<br />

ri. Quin<strong>di</strong> ai primi castelli poi <strong>di</strong>strutti<br />

e abbandonati, altri surrogati <strong>di</strong> mano in<br />

mano ne vennero in luoghi più forti , o<br />

per altra cagione riputati migliori, ondo<br />

<strong>di</strong> que'che nella più ristretta provincia <strong>di</strong><br />

Sabina presentemente esistono, e che il<br />

nome portano delle città o delle ville cui<br />

successero, delle chiese e de'luoghi su<br />

de'quali furono piantati, o delle persone<br />

che li fabbricarono o possederono, parle-<br />

rò poi, cioè degli esistenti nella delegazio-<br />

ne <strong>di</strong> Rieti e Sabina, ed a Tivoli <strong>di</strong> quelli<br />

appartenenti a quel <strong>di</strong>stretto. Anche<br />

Palleschi contiene ohe la Sabina si riempisse<br />

<strong>di</strong> castelli in dette epoche, quando<br />

i <strong>di</strong>spersi abitanti delle campagne dau-

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