Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 60.pdf - Bibliotheca ...

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pnlmente fondato per le religiose che o-
norar debbono con particola!' culto la ss.
"Vergine, ed ammette eziandio i religiosi,
acciocché vi sia chi somministri alle monache
i sagramene e altri aiuti spirituali.
In ogni monastero vi debbono essere 60
religiose, i3 religiosi sacerdoti pel nume-
io de' i3 apostoli compreso s. Paolo, 4
diaconi in memoria de'4 dottori antichi
della chiesa latina, ed 8 conversi o laici,
aftinché tutti insieme vengano a formare
il numero de' i3 apostoli e de' 72 disce-
poli di Gesù Cristo. La chiesa dev'essere
comune alle religiose, che hanno il coro
nell'alto, ed ai religiosi che lo hanno nel
basso della medesima, dimorando le une
egli altri in due fabbriche distinte e se-
parate, unite alla stessa chiesa, in cui deb-
bono essere 1 3 altari in onore de'detti 1
apostoli. Ogui chiesa deve avere ^ca-
lici, due de'quali sono destinati per l'al-
tare maggiore, e gli altri uno per ciascuno
degli altri altari, con due paramenti,
uno pei di festivi e l'altro pei feriali. L'altare
maggiore due paia d'ampolle, due
paia di candcllieri,la crocee 3 turiboli,uno
pei giorni festivi e gli altri due pei feriali.
Il vescovo del luogo, ov'è situato il mo-
nastero, è padre e visitatore de'religiosi
e delle religiose, e perciò egli deve invi-
gilare acciocché la regola sia osservata,
decidere le controversie, ammettere al-
l'ordine quelli che vogliono entrarvi, ve-
stendo o facendo vestire le religiose e i
religiosi. Le prime devono ogni 3 mesi
per un anno continuo far la petizione di
cssereammesse,equando sono vestitedal
vescovo dell'abito dell'ordine, ciò si fa con
molte ceremonie prescritte dalla fondatrice,
che non obbliga le monache se non
alla recita dell' uffizio della Madonna in
qualunque giorno, ed a cantare in cia-
scuna festa una messa della medesima,
colla Salve Regina in fine. I religiosi pe-
rò sono tenuti a dire l'ullizio divino, secondo
il rito della diocesi in cui sono i
loro conventi, e sì gli uni che le altre, étto*
\&XAvcMaria prima di cominciare il ve-
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spero, debbono profondamente inchinali
domandarsi scambievolmente perdono,
prima un coro e poi l'altro. Solamente
la mattina possono mangiar carne, tranne
i mercoledì, veuerdì e sabati, dovendo
la sera cibarsi di pesci e di latticini. Oltre
i digiuni prescritti dalla Chiesa, ne hanno
particolari, e nel venerdì santo in pane e
acqua. Le vesti delle monache consistono
in due camicie di panno bianco ruvido e
grosso, in tonaca rozza di color bigio, nel
manto fermato davanti col cavicchio, nel
soggolo che circonda la gola e le guancie,
su di cui usano velo nero e su di questo
la corona di tela bianca con 5 pezzetti di
panno rosso, simile a 5 goccie di sangue.
I religiosi devono avere due camicie, e la
tonaca simile a quella delle monache, ma
a questa dev'essere attaccato un cappuc-
cio con mantello o cappa bigia, sopra la
quale nella parte sinistra i sacerdoti han*
no la croce rossa in memoria della pas-
sione del Salvatore, e nel mezzo della cro-
ce un pezzo di panno bianco della figura
d'un'ostia,in memoria del sagrifizio che
offrono nella messa. I diaconi hanno da
portare le stesse vesti, con sopra un cer-
chio bianco, e sopra di questo 4 pezze ros-
se in figura di lingue di fuoco; ed i conversi
una croce bianca, e sopra di essa %
pezze rosse in memoria della passione di
Gesù Cristo. I sovrani degli stati ne'quali
dimorano le monache e i religiosi, devono
essere loro difensori, e il Papa protei-»
tore, onde si comanda che senza il di lui
consenso non possa fabbricarsi alcun mo-
nastero dell'ordine, e che quando sarà e-
dificato non vi si possa abitare, se non vi
sarà un numero sufficiente di religiose e
di religiosi per cantare l'uffizio. Chiunque
entra nell'ordine, sì uomo che donna, de-
ve portare una dote sufficiente al proprio
mantenimento, e questa deve servir di
fondo perpetuo al monastero,che non può
ricevere né le renditele l'eredi là,le quali
appartenessero ai frati o alle monache.
L'abbadessa,la quale e superiora sì degli
uni che delle altre, sceglie uno de' 1 3 sa-