Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 60.pdf - Bibliotheca ...
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SAG<br />
vano nell'abitazione del pretore, non so-<br />
lo ciano segrete, ma era proibito agli uo-<br />
mini <strong>di</strong> assistervi sotto pena <strong>di</strong> bando. I<br />
romani, oltre le vestali, ebbero altre sacerdotesse,<br />
e le iscrizioni raccolte da Muratori<br />
ne riportano molti esempi, <strong>di</strong> Ve-<br />
nere, <strong>di</strong> Diana e <strong>di</strong> altre <strong>di</strong>vinità; cosi dai<br />
monumenti si vedono sacerdotesse ci i Ci -<br />
bele, <strong>di</strong> Cerere, d'Iside e <strong>di</strong> altre dee. Come<br />
i sacerdoti avevano de' fanciulli per<br />
assistenti, cosi lesacerdotesseavevanodel-<br />
le giovanette e donzelle libere che servivano<br />
nelle ceremonie religiose. Romolo<br />
n'era stato l'istitutore ^ ed i sacerdoti che<br />
non avevano figli,erano obbligati <strong>di</strong> pren-<br />
derne dalle famiglie patrizie. I fanciulli<br />
si chiamarono Carni Ili t \e donzelleCrt/?///-<br />
lae : i primi dovevano servire sino alla<br />
pubertà, le seconde finché si maritassero.<br />
Tralascio ricordare altri ministri subal-<br />
terni del sacerdozio profano de'romani,<br />
ch'era sommamente venerato da loro e<br />
godeva infiniti privilegi. Da principio le<br />
funzioni sacerdotali non furono confida-<br />
le che a'patrizi, ma i tribuni del popolo<br />
fecero tanto colle loro brighe e coi loro<br />
clamori, che finalmente i plebei <strong>di</strong>visero<br />
coi nobili quasi tutti gli uffici sacerdo-<br />
tali. Da principio i sacerdoti furono eletti<br />
dal collegio a cui erano addetti, ed in pro-<br />
gresso <strong>di</strong> tempo il tribuno Licinio Clas-<br />
sino tentò <strong>di</strong> trasportare cpjesto <strong>di</strong>ritto al<br />
popolo, ma inutilmente; la qual cosa poi<br />
fu felicemente eseguita da Domizio Eno-<br />
barbo. 11 popolo ebbe dunque il <strong>di</strong>ritto<br />
<strong>di</strong> eleggere, e i collegi non conoscevano<br />
che quello <strong>di</strong> accettare il can<strong>di</strong>dato ne'lo-<br />
ro corpi. Siila <strong>di</strong>venuto <strong>di</strong>ttatore supremo<br />
e assoluto, ristabilì le cose nel primie-<br />
ro stato, e spogliò il popolo del privilegio<br />
che aveva usurpato. Questo cambiamen-<br />
to non durò lungo tempo: il tribuno Azio<br />
Labieno fece rivivere la legge Domizia,<br />
che Marc'Antonio nuovamente poi an-<br />
nullò; finalmente gl'imperatori,incomin-<br />
ciando dalla cessione che ne fece il senato<br />
a Giulio Cesare, s'impadronirono del <strong>di</strong>-<br />
ritto che il popolo e i pontefici si erano<br />
SAC i3i<br />
reciproci mente <strong>di</strong>sputato. Il sacerdozio<br />
sino dalla prima apparizione dell'umano<br />
consorzio esercitò il duplice raaestratodet<br />
la parola religiosa e della parola civile,<br />
e tutti i poteri sociali derivarono da esso,<br />
siccome elemento <strong>di</strong> vita. Oltre quanto<br />
ho detto del sacerdozio <strong>di</strong> tante nazioni,<br />
i romani lo stimarono tanto, che vollero<br />
mantenuto lo stesso duplice maestrato<br />
ch'ebbe l'ortodosso de' patriarchi. In fatti<br />
attribuirono ai pontefici precisamente il<br />
duplice maestrato della religione e della<br />
civiltà, e Festo <strong>di</strong>sse che il sacerdozio romano<br />
aveva la giuris<strong>di</strong>zione e l'impero,<br />
con <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> <strong>di</strong>vulgare la parola religio<br />
sa e civile, come rilevano Livio e Dioni-<br />
sio. Il i .° <strong>di</strong> questi assicura che Numa fu<br />
re e sagrificatore, e per una legge <strong>di</strong> esso<br />
per 170 anni non fu veduta veruna im<br />
magine ne'templi, imitando in tal modo<br />
il sacerdozio primigenio e Melchisedech<br />
Numa creò sacerdoti non solo per le ceremonie<br />
del culto, ma ancora pel <strong>di</strong>vulgamento<br />
del principio religioso, per la<br />
istruzione del popolo,e per tutti gli uffici<br />
che riguardano la civiltà. Era tanta la<br />
riverenza e venerazione degli antichi romani<br />
pel sacerdozio, che nel 55g <strong>di</strong> Roma,<br />
angustiata questa da una specie <strong>di</strong><br />
scisma, con legge fu or<strong>di</strong>nato che il sa-<br />
cerdozio non tosse turbato nell'esercizio<br />
del suo magistero, e con ritirarsi tutti i<br />
libri contrari fu impe<strong>di</strong>to che si <strong>di</strong>vul<br />
gasserò principi! e insegnamenti <strong>di</strong>versi.<br />
Quando poi molti fenomeni concorsero<br />
a far temere tristi avvenimenti, i romani<br />
con fiducia ebbero ricorso al sacerdozio;<br />
come nel 672 per la peste che desolò la<br />
città, in cui il primo pensiero fu <strong>di</strong> chie-<br />
dere che fosse dal pontefice rior<strong>di</strong>nato<br />
l'or<strong>di</strong>ne de'sacerdoti. In una parola tra i<br />
romani idolatri non vi fu impresa civica<br />
o militare che fosse decretata, senza che<br />
prima ne fosse consultalo il sacerdozio, e<br />
senza che il medesimo la <strong>di</strong>vulgasse tra<br />
il popolo. Inoltre il sacerdozio presso i<br />
romani, non solo ebbe il duplice maestra<br />
lo, ma ezian<strong>di</strong>o una giuris<strong>di</strong>zione sopra