Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 60.pdf - Bibliotheca ...

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slo a) Foronovnno, sia perchè Curi e Nomento
per conto della romana cittadinan-
za doveano essere in particolare conside-
razione sopra tutte le citta di Sabina, sia
per la loro vicinanza a Roma gradatamente
maggiore delle altre sedi; e forse
per questo riguardo e vicinanza al Papa,
furono i vescovi di Curi impiegati in più
incontri negli affari della chiesa univer-
sale, e non da Curi, ma da tutta lallazione
furono denominati Vescovi sabinesi. Dopo
P unione della chiesa di Nomento a
quella di Foronovo, pe'suoi vescovi i Pa-
pi ebbero particola!* deferenza, e furono
chiamati Vescovi sabinesi; dall' 8o4 in
poi per lo più essi accompagnarono i Pa-
pi ne'viaggi, o in Roma restarono a far-
ne le veci, o nelle legazioni e altre gravi
cure e uffizi furono impiegati, tanto per
la chiesa universale, che perla romana;
quindi derivò loro la dignità cardinali-
zia, sempre unita alla qualità di Vescovi
Lateranensi fino dalla loro istituzione ,
per lo che sembra essere stato cardinale
e vescovo Lateranense il !.° vescovo fo-
ronovano, che fu incaricato del gregge di
Nomento. Ora nel riportare la serie dei
vescovi sabinesi o di Sabina, come quello
che potè correggerei! dotto e beneme-
rito Ughelli, rettificando altresì lo stesso
Piazza ed il p. Maroni, continuerò a se-
guire l'illustre Sperandio. Tutto il paese
descritto, attribuito già alla vasta diocesi
e regione nobilissima di Sabina, fu in o-
rigine diviso nelle 4 memorate diocesi, le
quali tutte poi si compenetrarono in Fo-
ronovo, donde la città residenziale il nome
prese di Vescovato, e di Sabinese da
tutta la provincia il pastore. Non può ne-
garsi che nell'introduzione della religio-
ne cristiana tra'sabinesi, venissero ad essi
dati de' vescovi, essendo stata principal
cura degli apostoli di stabilirli precipuamente
nelle città e luoghi più popolati,
ed in quelle perciò di Fidene, Curi, Nomento
e Foronovo : quali vescovi però
precisamente fossero i primi in esse, Spe-
randio dichiara ignorarsi; solo di Stefa-
S AB
no si fa menzione nel 3o4 , laonde può
darsi che ve ne sieno stati altri dopo di
lui, e prima di Orso del 4*5, col quale
seguendo Ughelli ne incominciai la serie;
non può farsi lo stesso giudizio de' vesco-
vi di Curi che incorni uciano solamente nel
465, cos'i quelli di Foronovo e di Fide»
ne che si trovano più tardi e nel 5o2. Os-
serva Sperandio che l'ignorarsi gli ante-
riori capi delle chiese sabinesi può esse-
re derivato dal vivere loro cautelato e na-
scosto a motivo delle Persecuzioni dfila
Chiesa j e forse molti di loro appena con-
sagrati avranno patito il martirio, quin-
di per qualche tempo alleloro chiese sarà
stato impedito di avere i successori. In-
eomincia dunque Sperandio colla serie
de' vescovi di Curi, chea questo articolo
riportai; venendo poi alfatto distrutta la
città di Curi odi s. Antimo, s. Gregorio
I unì la sua sede e chiesa a quella di No-
mento. De'due vescovi conosciuti di Fi-
dene, a questo articolo li riportai, e fra
di loro certamente altri ne fiorirono; ri-
masta deserta Fidene, probabilmente la
sua chiesa e sede si unì a Nomento come
più vicino , e divenuta la sua chiesa ri-
spettabile per la precedente unione con
Curi. A Nomento, con riprodurre tutti i
suoi vescovi, parlai della sua unione con
Foronovo, per cui i vescovi di questa sede
non più si dissero foronovani, ma da
tutta la provincia, vescovi di Sabina o sa-
binesi. Perchè si conoscala differenza che
passa tra Sperandio e Ughelli, basterà
leggere il mio articolo Foronovo, ove avendo
protestato di volere in questo ar-
ticolo parlare de'suoi vescovi e principali
notizie , pubblicai intanto la serie U-
ghelliana, cominciata con Paolo del ^65,
come conSperandio indicai di sopra.Que-
sti però dichiara che un monumento la
principia assai prima, e l'incomincia coi
seguenti, dopo che s. Pietro eresse la cat-
tedra di Foronovo. Pertanto secondo tale
monumento il i ,°vescovo di Foronovo
che si conosca è Mezio che si crede patrizio
foronovano, che visse sotto Teodo-