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Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 60.pdf - Bibliotheca ...

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4G SAB<br />

ria vergine e martire, della quale eroi-<br />

na della metà del 3.° secolo recitò l'ora-<br />

zione panegirica e la vita. In fine narrò<br />

gli scavi praticati nella vasta valle Mutu-<br />

scana dal barone Gambali , da' quali si<br />

trassero musaici, erme, statue, colonne e<br />

ogni genere <strong>di</strong> rottami marmorei, non<br />

che alcune lapi<strong>di</strong>. Già nel 1 8^1 il p. Lui-<br />

gi da Forano cappuccino, in un eloquen-<br />

te ed eru<strong>di</strong>to panegirico ^ provò che in<br />

Monte Leone stava l'antica Trebula Mutusca,<br />

ove lo pronunziò. Di Monte Leone,<br />

Mons LeoniSj, ne sono an[)od\at\ Ginestra<br />

eCollelungo nella <strong>di</strong>ocesi <strong>di</strong> Poggio Mir-<br />

teto, e con Piazza ne darò un cenno. Gine-<br />

stra,antico castello che giace sopra un col-<br />

le, con rocca e grosse mura, forse prese<br />

il nome dall'essersi fabbricato ove si ab-<br />

bondava <strong>di</strong> arboscelli <strong>di</strong> ginestra, presso<br />

Trebula Mutusca nelle vicinanze <strong>di</strong> Mon-<br />

te Leone, ed ove con s. Vittoria furono<br />

sepolte altre 60 vergini martiri. La chiesa<br />

parrocchiale è sagra as. Gio. Evangelista,<br />

con la filiale intitolata s. Maria ad Nives.<br />

Dice Marocco che ora Ginestra appartie-<br />

ne agli Sforza Cesarini,con Stipes e Torri -<br />

cella ; che dovea essere luogo forte e <strong>di</strong><br />

qualche considerazione, come rilevasi da<br />

due documenti tratti dall'archivio mu-<br />

nicipale <strong>di</strong> Rieti, che riprodusse. Il citato<br />

Piatti riferisce che il castello <strong>di</strong> Ginestra,<br />

già posseduto anticamente dalla famiglia<br />

Brancaleoni, e passato poi nella Cesarini<br />

nel 1470, cioè a Gabriele Cesarini figlio<br />

<strong>di</strong> Semidea Brancaleoni, parte per dona-<br />

zione e parte per compra, Clemente Vili<br />

nel i5gg lo <strong>di</strong>chiarò ducato. Collelungo<br />

è un castello che si eleva sulle colline che<br />

sono dalla parte occidentale del fìumeFar-<br />

faro, così chiamato dalla lunga sua continuazione<br />

sulle rive e costiera del me-<br />

desimo, in sito ameno e ridente, con suo-<br />

lo fruttifero, avente per patrono s. Clemente!<br />

Papa, cui forse era de<strong>di</strong>cata l'an-<br />

tica chiesa parrocchiale, ora s. Maria del-<br />

la Neve con4altari,e consagrata nel i535.<br />

Vi sono pure le chiese <strong>di</strong> s.Maria del Soc-<br />

corso, della confraternita de'centurali, <strong>di</strong><br />

SAB<br />

forma elegante; <strong>di</strong> s. Maria della Croce al -<br />

le ra<strong>di</strong>ci del colle, ove fu già un convento<br />

<strong>di</strong> frati conventuali, soppresso da Inno-<br />

cenzo X, con miracolosa immagine della<br />

Madonna. Appartenne agli Orsini, poi ai<br />

Savelli,esotto Paolo Vritornòalla came-<br />

ra apostolica. Presso a poco altrettanto<br />

riportano Speran<strong>di</strong>o eMarocco,rimarcando<br />

il i.° che presso la chiesa parrocchia-<br />

le fu la villa <strong>di</strong> Faustino, uomo consola-<br />

re e <strong>di</strong> sangue imperiale, padre <strong>di</strong> s. Clemente<br />

I.<br />

Oliveto. Comune della <strong>di</strong>ocesi <strong>di</strong> Rieti,<br />

situato in colle, con alquanti sufficienti<br />

fabbricati.<br />

Poggio Mojano. Comune della <strong>di</strong>ocesi<br />

<strong>di</strong> Poggio Mirteto, in delizioso e fertilis-<br />

simo territorio in colle e monte, con molti<br />

fabbricati chiusi da mura,e con due bor-<br />

ghi, in aria salubre, ondefu villeggiatura<br />

de'suoi signori, i Sa velli ed i Borghese,<br />

bagnandone le ra<strong>di</strong>ci il fiume Farfa che<br />

nasce poco lungi. Dice Piazza cheprima<br />

si chiamò Fabari, con rocca e anticaglie<br />

de'templi de<strong>di</strong>cati a Fi<strong>di</strong>o o Giano, nume<br />

degli antichi sabini. La chiesa par-<br />

rocchiale, <strong>di</strong> struttura antichissima, è sot-<br />

to l'invocazione <strong>di</strong> s. Gio. Battista, con 4<br />

altari, e la compagnia del ss. Sagramen-<br />

lo. Altre chiese nel territorio sono quel-<br />

le <strong>di</strong> s. Sebastiano, appartenente al comu •<br />

ne, con sodalizio; <strong>di</strong> s. Martino,e <strong>di</strong> s. Ma-<br />

ria puredelcomune. Aggiungerò con Spe-<br />

ran<strong>di</strong>o e con Marocco che fu feudo de'Sa-<br />

velli, donde passò ai Borghese, in conferma<br />

dell'asserto da Piazza, cui corrispondono<br />

le loro notizie.<br />

Poggio s. Lorenzo. Comune della <strong>di</strong>o-<br />

cesi <strong>di</strong> Poggio Mirteto, con territorio fer-<br />

tile in colle, abbondante <strong>di</strong> eccellenti oli vi<br />

e frutta,con estesi fabbricati, cinto <strong>di</strong> mu-<br />

ra, e due piccoli borghi, per cui passa la<br />

via Salaria. E' situato in vaghissima col-<br />

linetta che appunto col nome <strong>di</strong> poggio<br />

si <strong>di</strong>stingue, dal quale unito a quello della<br />

vecchia chiesa parrocchiale de<strong>di</strong>cata al pa-<br />

trono S.Lorenzo martire, il paese ricevè<br />

quello che porta : demolita tale chiesa

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