Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 60.pdf - Bibliotheca ...

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n4 SAG A. Giacomelli, Milano 1827. Marchetti, Idea del sacerdozio e del sagrifizio di O. C, Lodi 1823. SACERDOTESSA, Sacerdotissa Femmina di sacerdote o che appartenne a sacerdote, o che si dedicò al servigio ecclesiastico : /"'.Presbitera o Presbite - ressa. Del le sacerdotesse dedicate al servigio dell'Idolatria, per amministrare le cose sagre, parlo verso il fine dell'artico- lo Sacerdozio, dicendo del sacerdozio dei pagani ede'gentili, quindi delle sacerdotesse degli egizi, greci, romani, ec. SACERDOZIO o PRESBITERATO, Sacerdotium , Presbyteratus. Ufficio e di- gnità del Sacerdote. Il primo de'sette ordini sagri, ed il primo de'tre ordini mag- giori, cioè il primo dopo il/ 7 escovo (^.), nella chiesa cattolica. 1 teologi lo defini- scono, ordine sagro che conferisce la podestà di consagrare il Corpo e il Sangue di Gesù Cristo (J 7- .), di offerirlo in Sagrifizio, e di rimettere i Peccati, Questo sagramento si conferisce we\Y Ordinazione^ quale è una ceremonia istituita da Gesù Cristo, che ascrive l'uomo ad uno stato distinto da quello del popolo, e per conseguenza gl'imprimé il carattere, gli dà facoltà soprannaturali, gl'impone do- veri particolari , e gli concede la grazia necessaria per eseguii li. Di tutto ciò che è relativo al sacerdozio, ai propri articoli ne ho trattato. Sacerdozio si chiamò anticamente l'episcopato, appellandosi in molti documenti Sacerdotium il Ve- scovato (Z 7 .), e s. Ivone di Chartres per dire vescovi e preti, disse utriusque ordinis Sacerdoles: il vescovato fu anche detto Sommo sacerdozio, Major e Ma- gnus, rispetto ai sacerdoti minori o sacerdozio di 2. ordine proprio di tulli i preti o minore, secondo le spiegazioni di Nardi, De 3 parrochì. Questi però dichiara, che il vescovonon si chiamò mai Sa- cerdote, de'Sacerdoti, Sacerdos Sacerdo- tum, benché egli lo sia in un senso, e ciò per non confondersi il sacerdozio. Come dissi a Sacerdote, in origine non si die- SAC de il nome di Sacerdos che al solo vescovo, ed il prete chiama vasi Presbylcr soltanto, per le ragioni ivi accennate, e specialmente perchè in principio i preti non esercitavano che di rado le funzioni sacerdotali, che tutte ordinariamente dal solo vescovo eseguivansi. Quando i preti ebbero dai vescovi delle commissioni, che riguardavano l'esercizio di funzioni sacerdotali,natura!raente si attaccò ad essi spiegatamente il nome di Sacerdoti, che d'altronde per carattere loro conviensi, non per diritto proprio dell'esercizio delle funzioni del loro carattere, il quale e- sercizio dipende dalla volontà del vescovo. Ma questo nome di iSVzce/Y/ote era accompagnato dall'epiteto di minori, Sa- cerdoles minores rispetto al vescovo ch'è Sacerdos major, o Sacerdos magnus. Il vescovo ha il sacerdozio minore eh' è il presbiterato ; ma ha inoltre il sacerdozio maggiore, o sia il Pontificato. L'antichi- tà distinse anzi più comunemente il sacerdozio nel seguente modo : primi ordì- nis Sacerdotes , parlando de' vescovi; se- cundìordinisSacerdotes^arìandodepie- ti, e talora col secundi ordinis intese tut- to il clero inferiore al vescovo. Per questa ragione di non cadere in errore, non dicevano adunque gli antichi del vescovo Sa- cerdos Sacerdotum, perchè si sarebbero allora confusi i due sacerdozi maggiore e minore,portando questa espressione su • premazia d'onore e di giurisdizione ben- sì, ma eguaglianza di carattere, ciò che è eresia, dice lo stesso Nardi. L' Episcopus Episcoporum del Papa porta suprema- zia d'onore e di giurisdizione per istitu- zione divina, ma porta nello stesso tempo eguaglianza di carattere episcopale ciò che è vero: in questo sensoa me pi- re, quanto al carattere sacerdotale, si po- tè benissimo chiamare il Papa Sacerdote de Sacerdoti, come da taluno fu detto. Il Magri al vocabolo Sacerdotium, riferisce che alcune volte non significa Sacerdo- zio, né ordinesacerdotale,ma la Prebenda o sostentamento dell'ecclesiastico, che
SAC si concede al sacerdote, il quale serve alla chiesa : molte volte questo nome de- nota eziandio qualsivoglia Beneficio ecclesiastico. Pei- Sacerdozio e Impero s'in- tende il Papa e l' Imperatore, ed anche l'autorità ecclesiastica e la podestà temporale del sovrano. Il Borgia poi , nella Difesa del dominio temporale della Sede apostolica, provò : che il sacerdozio e sua suprema podestà ben si accomoda, e con pubblico maggior vantaggio, in un soggetto medesimo con la suprema auto- rità civile, argomento che svolsi e sosten- ni ne'tanti relativi articoli, ed a Sovrani- tà della s. Sede o Pontificia. Nell'Etiopia si vuole che vi fosse il Prete Janni (^'.), sacerdote e re. Nella Persia regna- rono i sacerdoti; nell'Egitto i sacerdoti erano giudici , similmente tra i franchi o galli, anche nell' Areopago d'Atene; tra gli ebrei il sacerdozio ebbe il sommo dominio: molti ss. Padri dichiararono essere il Sacerdozio maggiore del Regno, e s. Ignazio vescovo d'Antiochia è uno dei più antichi che espose quanta ubbidienza e riverenza si debba al sacerdozio. Non vi fu nazione che non abbia avuto una religione , e per conseguenza il sacerdozio; imperocché niuna Religione (/^.Jpuò sussistere senza sagrifìzio, e perciò sono necessari i sagrificatori o sacerdoti : bastò il buon senso e un istinto naturale per far comprendere che non conveniva ad ogni persona presiedere al cullo della di- vinità, che per rispetto questo ministero dovea essere riservato alla persona piti eminente d'una famiglia o di una società. Quindi nelle prime età del mondo i padri di famiglia esercitavano il sacerdozio, ed erano i ministri del cullo sagro; laonde Caino ed Abele, Noè, Giobbe, Abramo, AbimelechjLabano, Isacco, Giacobbe of- frirono sagrifizi. Secondoquesto costume tanto antico come il mondo, i primoge- niti degl'israeliti erano naturalmente de- stinati al sacerdozio;maDio sostituì a quel- li tutta la tribù de' Leviti, perchè presso una nazione la quale dovea ben regolarsi S A C ii > e formare una società politica, con veni va che il sacerdozio fosse un ordine separa todal popoIo.Gli autori profani sono d'ac- cordo cogli scrittori sagri nel farci sapere che originariamente il capodella società era il sacerdote, il ministro del culto di sua tribù : Melchisedecco, Anio, i re d'Egitto, di Sparta, di Roma erano sommi Ponteficij'm seguito gl'imperatori romani vollero essere investiti del Pontificato massimo; trovasi lo stesso uso tra'popoli dell'America, e nella Cina il solo imperatore del celeste impero può offrire il più solenne de'sagrifìzi. Ma del sacerdozio degli ebrei, e del sacerdozio idolatrico delle altre nazioni, parlerò dopo il sacerdozio istituito da Gesù Cristo. Prima di tut- to ripeterò con Bergier,che il concilio di Trento disse anatema a chiunque ardi- sce insegnare che nel nuovo Testamento, ossia il nuovo ordine di cose stabilito da Dio per mezzo di Gesù Cristo, non v'è sacerdozio esterno e visibile, che la ordinazione non conferisce lo Spirito santo, che in vano si lusingano i vescovi di questa potestà, che l' imposizione delle loro mani non imprime alcun carattere, che chi è sacerdote può ritornare semplice lai- co. Sess. 2, can.i, 4- Questa era la dottrina erronea de Protestanti ( ^.), che an cora sostengono. Ma nello stesso tempo che i pretesi riformatori si occupavano a deprimere così il sacerdozio della Chiesa cattolica (/^.), si arrogavano un pontificato ed un'autorità assai superiore a quel- la de'preti. Lutero si qualificava evange- lista di Wùrtemberg, per autorità dello stesso Dio, e decideva a suo talento del culto religioso; Calvino in Ginevra agiva in una guisa molto più dispotica, e ciascun predicante faceva lo stesso, ovunque trovava seguaci tanto docili per mettersi sotto la sua condotta. Mentre che questi sedicenti pastori di nuova creazione in- segnavano che i preti non possono avere le loro facoltà che dal popolo, avrebbero fatto un bel rumore se il popolo avesse comincialo dal levar loro l'autorità di cui
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