Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 60.pdf - Bibliotheca ...

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ione. L'obbligo di consagrare al Culto
(^.)diDioe alla Preghiera (F.) una par-
te del nostro tempo è di diritto naturale:
Mosè lo fissò nel 7. giorno ; gli apostoli,
per onorare la risurrezione di Gesù Cri-
sto e la discesa dello Spirito santo, Io sta-
bilirono nel 1 /giorno della settimana o
Domenica [V.). A questo articolo ripor-
tai che fu chiamata giorno prima del sa-
bato } o il primo giorno dopo il sabato
o anche una sabbati. Che la domenica
corrisponde al giorno di riposo degli e-
brei che celebrano il sabato; che i primiti-
vi cristiani trasferirono al giorno seguen-
te il riposo che avea Dio comandato, e
ciò per le ragioni che ivi addussi, come
in memoria de'due ricordati misteri av-
venuti in questo stesso giorno. Dissi aGiOR-
no, quando i giorni della settimana fu-
rono chiamali /^>ne(F.),equanto riguarda
il sabato e la domenica. A Quaresima
indicai ove tratto del Sabbato Sitientes,
e altri sabati tanto della stessa quaresima,
che de' sabati precedenti la Setticagesima
3 Sessagesima, Quinquagesima e
Quadragesima [V.): di quelli delle Quat-
tro Tempora e dell'Avvento, in questi ar-
ticoli ne discorsi. Sabbatum vacans si
chiamò il sabato avanti la domenica del-
le Palme(V.), perchè il Papa faceva {'Elemosina
(F), detto pure Sabato di Lazzaro
dai greci, nel qual giorno la Maddalena
unsei piedi al Redentore, e lo banchettò
col fratello da lui risuscitato. A
Digiuno parlai di quello incominciato nei
tempi apostolici presso molte chiese, e del-
l'astinenza dalle carni nel sabato, e di chi
ne fu dispensato. L'astinenza dalle carni
nel sabato fu con formale precetto rinno-
vata nel secolo XI.Esso era anticamente
particolare della chiesa romana, onde
la risposta che s. Ambrogio diede a s. Agostino,il
quale l'avea consultato su que-
sto digiuno, fu: Dum Romam venio 3 /ejuno
sabato } dum hic (Milano) sum s non
jejunoj così presso s. Agostino nella let-
tera 54 al 118 adJanuarium. Il pio costume
della chiesa romana si andò a pò-
SAB
co a poco dilatando altrove, per mezzo
delle zelanti insinuazioni de'Papi,es. Gre-
gorio VII pubblicò il decreto riportalo
da Graziano, De Consecrat. dist. 5, cap.
3i.Ma perchè questo non fu promulga-
to che nel sinodo particolare di Roma del
1078, in cui quel Papa ammonì i fedeli
di astenersi dalie carni nel sabato, non
venne quindi a formare una legge o pre-
cetto universale. Questo si manifesta nel-
la disposizione di Gregorio Vili, ai tem-
pi del quale non era il sabato generalmente
osservato coll'astinenza dalle car-
ni. Gregorio Vili per le gravissime cure
che prese pel soccorso di Palestina con-
tro gl'infedeli, a'29 ottobre 1 187 con let-
tere orlatone scritte da Ferrara a tutti i
fedeli, pubblicò indulgenze., ingiunse preghiere,
ordinò digiuni nella feria 6. a
per
anni 5, ed astinenza dalle carni nella fe-
ria 4-* e nel sabato, come e meglio dissi
nella sua biografìa. Innocenzo I Inconsul-
ta to dall'arcivescovo di Braga sopra que-
sto punto, rispose che si attenesse al costume
del suo paese; benché però in Roma
eziandio allora fosse illecito di vio-
lare il sabato coli' uso delle carni. Il suc-
cessore Onorio III dichiarò, che ricorrendo
la festa di Natale (V.) di venerdì, e
molto più se caderà di sabato, per la grandezza
della solennità sia lecito mangiar
di carne, a chi non gli è vietato per voto
religioso. Tomassino nel suo Trattato del
digiuno della Chiesa, par. 2, cap. iG, ad-
duce degli esempi e argomenti, co'quali
fa vedere, che il digiuno del sabato, an-
che dopo s. Gregorio VII, non era uni-
versalmente stabilito; e aggiunge di più
che questa inosservauza era tuttavia in
piedi nel i45o , imperocché s. Aulonino
arcivescovo di Firenze, che passò al-
la celeste gloria nel 14^9, scrive pari. 2,
t. 6, de Gula, cap. 1, § In lege Ecclesiae
prohibetur esus carniumjeria 6. a
per totum
annum, et jejuniis, et lacticinia in
quadragesima^ nomina solamente la fe-
ria 6." e non il sabato : ed alla part. 1
t. 1 6, cap. 1 , § 4 dice : In sabbatis come-