Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 60.pdf - Bibliotheca ...

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234 S A G cura delle infedeli che vogliono abbrac- ciare la s. fede cattolica, e di quelle che ricevuto il battesimo vi si educano e man- tengono, a forma di quanto prescrivono le costituzioni pontifìcie riguardanti il medesimo pio istituto. L'altro scopo è il gra- tuito insegnamento delle povere fanciulle del popoloso rione de'Monti, nel locale a ciò destinato nella casa medesima delle neofite, giusta il volere del Papa, il quale ha del particolare suopeculio contribuito una considerevole somma di denaro, per- chè la suddetta casa delle neofite venisse restaurata, ridotta e disposta, secondochè faceva di mestieri perle nuove scuole alle memorate fanciulle; come per ulteriore alto di suo pontifìcio interessamento fu determinato un assegno annuo per soste- nere le spese delle scuole. Introdotte nel pio luogo i o suore, a'7 gennaio 1 852 con solenne e divota pompa furono aperte le 8 scuole per la i. volta, alle fanciulle romane del rione Monti, per essere istruite nella dottrina cristiana, ne'lavori femminili, nel leggere e nello scrivere, aumen- tandosene poi il numero di giorno in giorno. A' 17 febbraio i852 il Papa consolò le religiose, le neofite e le scolare di sua presenza, nel modo che riportano i n.i 4 e 49 dei Giornale di Romai&Si, In 22 anni dacché ebbe principio questo benemerito istituto, già conta 16 case, le ul- time delle quali sono : il pio ritiro di s. Maria del Pianto istituito da d. Daniele Canal sullefondamenta nuove in Venezia; due case in Ancona; la casa di Arpino,dove nell'ottobre 1 852 installate le religiose, furono accolte con pompa di trionfo. Recentemente furono fatti all'istituto dal saggioe provvido governo austriaco molti favori, e dal prode feldmaresciallo conte Radelzky, il quale dopo aver fatto loro restituire la casa di Trento, concesse alle religiose di poter trasportare dal cimite- 1 io di Brescia nella chiesa di s. Afra, loro casa madre, la preziosa spoglia della loro mirabile madre e fondatrice. La diversità poi marcata fra l'altro benemerito istitu- 1 SAI to del sagro Cuorc,equeslodelle Figlie del sagro Cuore, si desume da quanto risolvette l'assoluta negativa data dalle com- pagne alla M. Verzeri, quando ella trat- tava di riunirà alle religiose o dame del sagro Cuoi e, sebbene in molte cose con- formi, anche nel preferire l'assistenza spi- rituale degli ottimi gesuiti, ove trovansi; pure non convennero nel progetto d'u- nione; 1 .° perchè quelle della Verzeri principalmente alla campagna e alle povere fanciulle cercano d'applicarsi; mentre le religiosedel sagro Cuore allegrandi città, alle nobili fanciulle, ed a quelle di civile condizione principalmente propendono; 2. perchè le prime amano conservarsi nello spiritodi semplicità e bonarietà; lad- dove le seconde, a tenore delle classi che educano, alla dolcezza delle prime uniscono l'etichetta propria delle nominale classi, per una nobile e civile istituzione. SAHAR.ZUR. Sede vescovile della diocesi de' caldei, nella provincia d'Adorbi- gaua. I caldei ed i giacobiti vi ebbero dei vescovi, 3 conoscendone V Oiiens chr. t, 2, p. i32g. SAIDA o SAIDE. V% Sidone. SAINTESoXAINTES, Mediolanum Sanlonum. Città vescovile di Francia, dipartimento della Charente inferiore, capoluogo di circondario e di cantone,a 14 leghe da la Rocelle e da Angoulème, a pie d'una mon lagna, sulla sinistra sponda della Charente, che si valica sopra un ponte di pietra. Ha tribunale di 1. "istanza e di commercio, ed altre autori là. Posta in bella situazione,è di piacevole aspetto, non cosi però l'interno. Visi distinguono l'antica cattedrale di s. Pietro, il cui campanile d'un bel gotico, dicesi fabbricato da Carlo Magno, e che lasciarono nel 1 568 intatto i protestanti, dopo avere rovinato il bell'edilìzio: il suo capitolo consisteva nel decano e in 4 altre dignità, ed in 21 canonici. I cluuiacensi già uflìziarono la chiesa di s. Eutropio,pure sormontata da un bellissimo campanile costrutto da Lui* giXI,ed aveano un priorato conveutua-
SAI le. Vi è fuori del recinto della città una caserma di cavalleria clic occupa i fabbri* cali d'una celebre abbazia della Madon- na, di monache benedettine, fondate nel 1 o43 daGoffredo conte d' Angiò ediSain* tes, e da Agnese sua moglie, e nella quale si ritirò Eleonora di Guienna dopo sciol- to il suo matrimonio con Luigi VII; ilpa- lazzo della sotto -prefettura, già episcopio, e l'ospedale sostituito all'antico seminario. Possiede ancora una chiesa concisto- riale riformata, una società di agricoltu- ra, un seminario dipartimentale, un col- legio simile, gabinetti di fìsica e di storia naturale, biblioteca pubblica di circa 3o,ooo volumi, ed una salaper gli spetta- coli. Ha fabbriche di maioliche e altro, Giace la cittànel centro del paese che somministra le migliori acquavite dette Co- gnac, che unitamente ai grani, alle lane, ai vini formano gli articoli più impor- tanti del commercio, in favore del quale si tengono 12 fiere l'anno. E' patria di diversi illustri,come del famoso protestan- te Bernardo Palissy, prima vasaio e poi gran fisico. Sono ne'dintorni cave di belle pietre, e vi si raccoglie molto vino. Questa ciltà,d'antichità remota, fu un tempo la capitale dei Santone* o dell'Alta San- tongia o Xantongia, ed una delle princi- pali città dell'Aquitania: venne soggioga- ta da Giulio Cesare. L'abbellirono i romani con vari monumenti, de'quali si vedono gli avanzi, tra gli altri quello d'un arco trionfale di enormi pietre vive, sen- za calce, uè cementi, formato di due ar- cate, e che per la base trovasi incastralo in una delle pile del ponte;d'un anfiteatro, quasi tanto graude ma molto meno ben conservalo di quellodi Nimes;d'un acquedotto, d'un circo e di piti altri meno im- portanti scoperti nel i8i5e 18 16. 1 vi- sigoti l'occuparono per alcun tempo,e nel- l'85o la devastarono inormannhal tri gua- sti vi aveano recato prima i vandali, poi i saraceni. Molto soffri durante le guerre di religione; al momento della formazio- ne del dipartimento, il 6 febbraio 1 790, S A I 235 ne divenne il capoluogo, titolo che con- servò sino al 18 io. La sede vescovile, secondo Comman- ville, fu eretta nel IV secolo, suffraga nca della metropoli di Bordeaux, ma Chenu neM'Hist. episcoponim Galline^ p«4^4» nel riportare la serie de' vescovi di Sain- tes,la dice istituita nel finire del i.° secolo, perchè vuole consagrato suo 1 .° vescovo s. Eutropio (F) martire nell'anno 96, da Papa s. Clemente 1. 11 Butler però ri- ferisce che s. Eutropio andò nel III secolo a predicare il vangelo ai galli, dai quali ricevè il martirio. Indi Chenu registra 2. vescovo s. Palladio, poscia s. Leonzio, s. Bibiano o Viviano, che credesi fosse conte di Saintes; fondò un monastero sotto l'invocazione di s. Pietro presso la città, governò cou zelo apostolico la sua diocesi, e fu prelato esemplare per la purezza dei suoi costumi, celebrandosi la sua festa nella diocesi di Saintes a' 18 agosto. Di poi fiorì 5. Coucordio, quindi Didimo, s. Trojano del 38o, secondo Chenu, e nel 5i 1 al dire di altri, lodato per dottrina, santità. e miracoli. Nella discrepanza degli scrit- tori sui primi vescovi di Sainles, si fa im- mediato successore di Didimo e circa il 573 altro s. Palladio ; cui scrisse s. Gregorio I Papa, per raccomandargli s. Ago- stino e gli altri missionari che avea spe- dito in Inghilterra, e per ma ndargli le reliquie de'ss. Pietro e Paolo (0 forse debran- dei di cui parlai a Reliquie), che avea domandato per arricchire la chiesa che in loro onore e de'ss. Lorenzo e Pancrazio avea fabbricato in Saintes. Tra 'successori più distinti ricorderò s. Leodegario, Alo del 1 o57, Ilo del 1 060 che in un claustro da lui fabbricato riunì a vita comune i chierici di sua chiesa, de'quali prese cura anche il vescovo Godriano cliiniacense del 1 o69.Pietro deCoufoulent del 1 1 02 restaurò la cattedrale e costruì l'episcopio. Ponzio de Ponte cardinale del 1 260, ma sotto questo nome non Io trovo in Cardélla,come non trovo Gailardo de Podio affine e cardinale di Gregorio XI;beusì
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