Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 60.pdf - Bibliotheca ...

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3o6 SAL riguardarmi, e l'ho per vanto onorevole. Un vecchio castello che sorge su per l'erta, annunzia la cessata potenza de' marchesi di Saluzzo. Nella provincia diSaluzzo vi è il regio castello di Racconigi, reale residenza già data in appannaggio dal duca di Savoia Carlo Emmanuele I al suo secondogenito Tommaso principe di Ca- rignano, onde fu posseduta dall'augusta sua discendenza sino al regnante sovra- no, il cui padre re Carlo Alberto vi ope- rò grandi abbellimenti e nobili delizie, con giardino che gareggia co'due più son- tuosi d'Italia, esistenti a Monza ed a Ca- serta. Inoltre il re dichiarò il castello città. Dai popoli salii, di cui parla Strabo- ne, fu fondata la città, essendo antichi a- bitatori delle Alpi marittime, cui deve pure l'origine Vercelli; si collegarono coi li- guri e cogli alpini contro i focesi, e con Amilcare contro i romani, ma furono de- bellati da L. Furio Purpureone pretore; fecero scorrerie contro i marsigliesi, ma furono definitivamente vinti dal console M. Fulvio Fiacco. Saluzzo erroneamente si credette succeduta ad Augusta Bagien- ?2oruni y \a quale fu vicino alla città di Be- ne, detta Bagannae ne'secoli di mezzo, e nel cui territorio rimangono molte vestigia di antichità romane, tra le quali un teatro,e furono scoperte in ogui tempo non poche anticaglie e iscrizioni, in alcuna delle quali è mentovata l'Augusta Bagien- noriim, come prova Durandi, Piemontese Cispadano, e delle antiche città di Caburro,ec. Nella classica opera: Monumen- ta historiae patrìae, copiosissime notizie si contengono di Saluzzo, precipuamente nel t. 2, per cui mi limiterò a semplici in- dicazioni, secondo l'ordine in esso tenuto, facendovi alcune aggiunte pe'debiti schia- rimenti. Essendo castello, fu assediato dai provenzali e si arrese; divenuta città, fu saccheggiata dai francesi. Usuo marchesato si crede che dipendesse dal regno di Borgogna; vi ebbero delle ragioni i duchi ù\Savoia(F.) t pev cui ad essi prestò omaggio e fedeltà; la decadenza de'marchesi di SAL Saluzzo si attribuisce all'abbandono dai medesimi fatto del partito de' Visconti signori di Milano. 11 marchesato di Saluzzo, la cui origine fu posteriore a quella delle 3 grandi marche del Piemonte (F.),cioè di Susa,à' Ivrea e di Monferrato, com- prendeva le valli delle Alpi situate tra la Pelice ed il Pesio: è innaffiato dal Po che vi ha le sue fonti, e dai tributari di tal fiume, la Maira e la Vraita. I marchesi di Saluzzo, principi vassalli dell'impero, lo furono pure de'couti di Savoia. La loro residenza ordinaria era ne'castelli diSa- luzzo ediRevel. Tranne le contese ch'ebbero con altri principi d'Italia, si mostrarono abitualmente savi, morigerati ed at- tivi; e la memoria loro fu lungamente ca- ra ai popoli che aveano governati. Questa signoria, già una delle principali d'Italia, venne fondata da Bonifacio del Vasto o Vasco, eh' era marchese d' un dominio molto più esteso, a cui da lui si aggiun- sero per conquista le terre saluzzesi e con- vicine : fu pure signore di Savona, e di gran parte della riviera di Genova. Alla sua morte i figli si divisero il principato, e Manfredo I come maggiore prese per se il marchesato di Saluzzo. Il marchese Man- fredo I fondò il monastero di Staffa rda ver- so l'annoi r 1 1,ma l'iscrizione che si legge sulla porta ha la data del 1 1 35: fu Staffarda una delle più ricche badie del Piemontede'cisterciensi, ed ora è parrocchia con commenda della s. religione de'ss. Mauri- zio e Lazzaro. Manfredo II, figlio d'altro Manfredo e marito d'Adelasia di Monfer- rato fondatricedella chiesa di s.Lorenzo di Revello,vendè la valle di Stura all'imperatore Enrico VI. 11 loro figlio marchese Bo- nifacio ottenne l'investitura di detta valle da suo zio Bonifacio marchese di Monfer- rato. Manfredo III sposò Beatrice figlia di Amadeo primogenito diTommaso I conte di Savoia; fece pace cogli astigiani, s'im- padronì di Cuneo e di altri luoghi, fece alleanza cogli uomini di Limone, e venne spogliatodelsuoslatodaimilanesi.il marchese Tommaso 1, marito di Lodovica di
SAL Ce va, ebbe contese col conte di Proven- za pel luogo di Busca e terre della valle di Stura; si accordò con Carlo I re di Si- cilia aderente degli astigiani, ed assaltan- do Busca corse pericolo; fece lega coi cu- neesi,ruppei provenzali al borgo di s.Dal- mazio, ne assediò il castello e se ne im- padronì. Accomodatosi co'signori di Caraglio, si pacificò col conte di Savoia Amadeo V, e gli prestò omaggio peTeudi ricevuti da sua madre. Manfredo IV primogenito di Tommaso 1 si sposò con Beatrice di Svevia, figlia del defunto Man* fredi re di Sicilia e di Beatrice di Savoia; aspirò alla successione del Monferrato, e riconobbe Carlo II re di Sicilia: fece tregua con Filippo principe d'Acaia, indi al- leatosi col marchesedi Monferrato mosse guerra a Roberto re di Napoli. Gli successe Tommaso II,nato dal suo figlio Federico I; assalito dai zii Manfredo, Teodoro e Bonifacio nel castello di Saluzzo, fu costretto ad arrendersi nel i34i; po- scia promise fedeltà a re Roberto, ricu- però Dronero, ebbe contese e mosse d'armi contro lo zio Manfredo, s'introdusse in Cuneo, Demonte e altri luoghi. L'ambizione di detto zio avendo sparso i germi della guerra civile, produsse quasi la ro- vina de'marchesi di Saluzzo e dell'indipendenza del loro paese, cbe dopo il i334 fu saccheggiato dagli alleati di Manfredo, i nominati Filippo e Roberto: nell'espu- gnazione accennata di Saluzzo la città tu arsa dopo il sacco; il vecchio castello fu spianato, e molti abitanti furono trucida- ti senza riguardo ad età e sesso, ed anche senza rispetto pe'luoghi sagri. Fatto pri- gione il marchese, dopo i3 mesi siriscattòcon 60,000 fiorini d'oro. Avendo Man- fredo preso possesso della città di Saluzzo e di gran parte del marchesato, l'imperatore Carlo IV gliene die V investitura. Dopo la morte del re di Napoli, Tommaso II rivendicò i suoi diritti, e nel 1 355 fu rimesso in possesso del marchesato dal- lo stesso Carlo IV. Gli successe il figlio Teodorico II nel 1 357, mentre Azzone e SAL 307 Eustachio altri suoi figli furono stipiti di numerose discendenze, da cui sono usciti i diversi rami dell'illustre casa diSaluzzo che esistono nel Piemonte: fu partigiano de'Visconti, come nato da Riccarda, figlia di Galeazzo; assalito dal conte di Sa- voia Amadeo VI, fece poi tregua, ma abbandonando il partito de'Visconti, ricorse alla protezione diFrancia. Per sua morte divenne marchese Tommaso III suo figlio, che per le contese col coute di Savoia fu obbligato recarsi in Francia, ove restando molti anni compose il romanzo: Viaggio del cavaliere errante, di molta celebrità. Rientrato ne'suoi stati, sostenne forte lotta con Amadeo di Savoia principe d'Acaia; battuto e fatto prigioniero a Mo- nasterolo, ricuperò dopo due anni la liber- tà con riscatto di 20,000 fiorini d'oro. Il principe Luigi fratello di Amadeo e col- legato col duca di Savoia nel 1 4 « 3 l'as- sediò in Saluzzo e Io costrinse a sottoscri- vere le domande imposte dal duca, segna- tamente di rinunziareall'alleanza diFran- cia contratta dal padre. Mori oppresso d'affanni nel 1 4 1 6, ed ebbe a successore il figlio. Questi fu Lodovico 1, 1 o.° marchese di Saluzzo, e fiorì in tempodi Amadeo Vili primo duca diSavoia, che nel i4^9 si ritirò a Ripaglia, e divenne antipapa Felice V, ed al quale nel i4i9avea fatto omaggio. Si rese mirabile per sa- viezza e grande abilità negli affari, che in- dussero il detto duca a crearlo suo luo- gotenente generale in Savoia. Scelto ar- bitro nelle differenze tra'fìorentini e il duca di Milano, ci riuscì e fu denominato il Paciere. Il duca Luigi figlio dell'antipapa nominò il marchese governatore generale della Savoia e del Piemonte, onde rifiutò il governo della repubblica di Genova offertogli da Carlo VII re di Fran- cia. Intraprese un'opera degna de'romani, cioè la strada scavata interiormente al Monte Viso, con che stabilì una libera comunicazione tra il Piemonte e la Fran- cia, evitando i lunghi giri delle altre valli del marchesato. Lodovico II suo figlio e
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