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Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 60.pdf - Bibliotheca ...

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j io S A C<br />

riori tra'prcti e <strong>di</strong>gnitari ne Capitoli dei<br />

Canonici (F.). Osserva Nar<strong>di</strong> , che nel<br />

concilio Niceno del 787, uno de'Iegati a-<br />

postolici era il car<strong>di</strong>nal arciprete* che nel-<br />

la vita <strong>di</strong> s. Tarasio vienechiamato: Pe-<br />

trurn primum Presbylerum. Inoltre nel<br />

concilio stesso vièpoi espressamente chiamato<br />

Primum Presbylerum,e nell'azione<br />

V Primatem Presbyterorumj e certo<br />

era il primo prete del mondo , <strong>di</strong>chiara<br />

Nar<strong>di</strong>. Nel t, 6 delle Opere <strong>di</strong> Martorel-<br />

li , Trattato dellautorità della Chiesa,<br />

cap. 1 i,art. 2: in qual senso i preti <strong>di</strong>-<br />

consi istituiti nella persona degli aposto-<br />

li) egli <strong>di</strong>chiara, non in altro senso <strong>di</strong>r si<br />

possono i semplici preti istituiti nella per-<br />

sona degli apostoli, se non in quanto nel-<br />

1' ultima Cena, allorché il Signore <strong>di</strong>sse<br />

loro : Hocfacile in meam commemorationem,<br />

e comandò loro ut offerent, come<br />

spiega il concilio <strong>di</strong> Trento, sess. 22, de<br />

sagrif. Missae, istituì gli apostoli sacer-<br />

doti del nuovoTestamento; e siccome que-<br />

sto sagrifìziodovea essere nella Chiesa of-<br />

ferto sino alla consumazione de'secoli, co-<br />

sì nella persona degli apostoli istituì al-<br />

tresì i semplici preti, quelli cioè che do-<br />

vevano essere successori degli apostoli sol-<br />

tanto nel sacerdozio, non già nel vesco-<br />

vato. Perciò questo concilio ancora <strong>di</strong>-<br />

chiarò i vescovi superiori ai sacerdoti, e<br />

<strong>di</strong>ce non aver questi la potestà <strong>di</strong> or<strong>di</strong>-<br />

nare, ne <strong>di</strong> esercitare gli alti <strong>di</strong> giuris<strong>di</strong>-<br />

zione propri de'soli vescovi. Laonde sono<br />

i vescovi ed i preti senza dubbio tutti e-<br />

gualmente vicari e ministri <strong>di</strong> Dio Signore<br />

quanto alla potestà del corpo rea-<br />

le <strong>di</strong> Cristo, ma non già sul corpo misti-<br />

co; cioè nella potestà <strong>di</strong> giuris<strong>di</strong>zione, nel-<br />

la quale per quella piccola porzione che<br />

possono riceverne rapporto al sagramento<br />

della Penitenza (f r<br />

.), debbono interamente<br />

<strong>di</strong>pendere dai vescovi. I <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong><br />

gius <strong>di</strong>vino proprio de' vescovi,laChiesa ri-<br />

conobbe mai sempre privativi del supremo<br />

grado nell'or<strong>di</strong>ne sacerdotale, ossia<br />

nell'episcopato. Dicono i novatori jche nel<br />

primitivo linguaggio della Chiesa, e nelle<br />

SAC<br />

scritture medesime sono i vescovi eisem-<br />

plici preti chiamati in<strong>di</strong>fferentemente, e<br />

compresi sotto la comune denominazione<br />

<strong>di</strong> presbiteri, e da questa comunanza <strong>di</strong><br />

nome credono doversi senz'altro inferire<br />

una corrispondente comunanza nelle pre-<br />

rogati ve, che lescrilture attribuiscono generalmente<br />

ai denominati presbiteri. Le<br />

parole <strong>di</strong> s. Paolo furono già da molti<br />

spiegate e commentate in qual senso col<br />

nome <strong>di</strong> vescovi si volle promiscuamen-<br />

te comprendere anche i semplici preti.<br />

Tronca ogni questione e interpretazione<br />

il passo della lettera <strong>di</strong> s. Celestino I Papa<br />

del 4^3 al concilio generale <strong>di</strong> Efeso, il<br />

quale la ricevette con somma venerazio-<br />

ne. Respiciamus rursum edam Ma nostri<br />

verba doctorìs^ quibus proprie apud cpi-<br />

scopos utility ista prae<strong>di</strong>cens : atten<strong>di</strong>-<br />

te, inquity P'obis et universo gregi, etc. A u<br />

torità su cui si fondò anche il memorato<br />

concilio <strong>di</strong> Trento, nel <strong>di</strong>chiarare la supe-<br />

riorità de' vescovi sopra i semplici preti. Il<br />

concilio<strong>di</strong>Toledo del $89 col can.7 statuì.<br />

Geloso il s. concilio <strong>di</strong> sostenere la <strong>di</strong>gni-<br />

tà del carattere sacerdotale, sapendo che<br />

spesso si <strong>di</strong>cono a mensa delle inutilità,<br />

volle che in tutti i pranzi de'preti si fa-<br />

cesse lettura della s. Scrittura. Quello poi<br />

del 633 <strong>di</strong>chiarò col canone 2 5. 1 sacerdoti<br />

debbono sapere la s. Scrittura, e me-<br />

<strong>di</strong>tare i s. Canoni, per potersi de<strong>di</strong>care<br />

intieramente a pre<strong>di</strong>care ed insegnare la<br />

parola <strong>di</strong> Dio, e ad e<strong>di</strong>ficare i fedeli non<br />

men colla scienza della fede , che colla<br />

pratica delle opere buone. 11 concilio <strong>di</strong><br />

Germania del 742 decretò. *» Ogni pre-<br />

te sarà soggetto al vescovo <strong>di</strong>ocesano, e<br />

ogni anno in quaresima gli renderà con-<br />

to <strong>di</strong> sua fede e del suo ministero,del Battesimo<br />

3 delle Preghiere, della Messa "<br />

Il concilio <strong>di</strong> Metz dell' 823 nel canone<br />

2 proibì aun prete l'aver due chiese, es-<br />

sendo anche molto se può* egli ben go-<br />

vernarne una sola, ne deve assumere la<br />

cura d' anime per suo vantaggio tempo-<br />

rale. Ed il concilio <strong>di</strong> Parigi celebrato<br />

nell'82c)col canone36.«* Proibizione a un

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