Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 60.pdf - Bibliotheca ...
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2io S AG<br />
cedono insieme. Ivi col De Luca <strong>di</strong>chia-<br />
rai che al sagro collegio, od a chi lo rappresenta^<br />
dovuta la genuflessione in se-<br />
de vacante, non solo per la ragione che<br />
tra essi può esservi il Papa, ma perchè<br />
rappresenta l'uno e l'altro principato. Ap-<br />
pena'morto il Papa, i3 car<strong>di</strong>nali capi d'or-<br />
<strong>di</strong>ne e il segretario del sagro collegio, in<br />
nome <strong>di</strong> questo,con lettera ne danno par-<br />
tecipazione ai car<strong>di</strong>nali assenti, invitan-<br />
doli a recarsi al conclave. L'Artaud nella<br />
Storia <strong>di</strong> Leone XII, riporta nel cap. 3<br />
quella che fu scritta per l'elezione <strong>di</strong> tal<br />
Papa in morte <strong>di</strong>Pio VII. Incomincia con<br />
questa forinola: Reveren<strong>di</strong>ssimo padre e<br />
signore in Gesù Cristo, fratello e <strong>di</strong>let-<br />
tissimo collega t salute e carità sincera nel<br />
Nostro Signore. In<strong>di</strong> si <strong>di</strong>ce: » Nessun avvenimento<br />
poteva eccitare in noi un do-<br />
lore più amaro, e cagionare a tutti gli uo-<br />
mini dabbene un duolo maggiore della<br />
notizia che partecipiamo alla Signoria<br />
VoslraReveren<strong>di</strong>ssima,seguendo il costume<br />
de'nostri antenati, esecondo il dovere<br />
impostoci dalla nostra carica. Il sagro col-<br />
legio è rimasto privo d'un padre sì degno<br />
<strong>di</strong> amore, la cristianità del suo primo or-<br />
namento, la Chiesa del suo sposo visibile,<br />
del suo capo sulla terra. Il nostro beatis-<br />
simo padre e signore in Gesù Cristo, le<br />
cui virtù erano per noi un porto sicuro,<br />
un asilo <strong>di</strong> quiete, è stato ieri tolto alla<br />
terra, o piuttosto ha cambiato, noi ne abbiamo<br />
piena confidenza, le pene <strong>di</strong> questa<br />
vita passeggera colle gioie <strong>di</strong> quella che<br />
non finirà giammai. Quantunque questo<br />
cristiano pensiero debba essere per noi<br />
un grande soggetto <strong>di</strong> consolazione, tut-<br />
tavia non possiamo fare a meno <strong>di</strong> senti-<br />
re il più vivo cordoglio e rammarico, o-<br />
gni qual volta rian<strong>di</strong>amo nel nostro spi-<br />
rito le qualità singolari e pregievolissime<br />
che abbiamo ammirato in questo Pontefice.<br />
I costumi sì dolci, la pietà verso Dio<br />
sì tenera, lo zelo ardente per la religione,<br />
l'ammirabile benevolenza verso tutti, e<br />
particolarmente verso il nostro sagro col-<br />
legio, finalmente quella fermezza, quella<br />
SAG<br />
sacerdotale costanza che ha mostrata, e<br />
la cui memoria non poti à essere dal tem-<br />
po scancellata giammai^ ecco quanto noi<br />
rammenteremo incessantemente. Tultaviasiccomeuoi<br />
tutti siamo soggetti al medesimo<br />
inevitabile fine, noi dobbiamo<br />
comprimere il nostro dolore e ringraziare<br />
piuttosto l'immensa misericor<strong>di</strong>a dell'Al-<br />
tissimo, d'aver dato un tal pastore alla<br />
sua Chiesa in così straor<strong>di</strong>nari e <strong>di</strong>fficili<br />
tempi, e d'averlo sì lungamente conser-<br />
vato al nostro amore. Intanto, gettando<br />
unosguardo sullo stato <strong>di</strong> vedovanza, nel<br />
quale si trova la Chiesa stessa, noi ci af-<br />
frettiamo <strong>di</strong> procedere all'adempimento<br />
de'nostri sagri doveri. Dopo aver tribu-<br />
tati, com'è ben giusto, e come vuole l'an-<br />
tico uso, i funebri onori al nostro padre<br />
ed eccellente sovrano, noi ci ritireremo<br />
nel conclave apostolico per occuparci unicamente<br />
dell'importante affare della ele-<br />
zione <strong>di</strong> un nuovo Pontefice. Epperò invitiamo<br />
nel Signore Id<strong>di</strong>o, e preghiamo<br />
Vostra Signoria Reveren<strong>di</strong>ssima <strong>di</strong> venir-<br />
ci a raggiungere al più presto possibile, e<br />
quando possa farlo agiatamente, permet-<br />
tere in comune con noi i suoi consigli, le<br />
sue sollecitu<strong>di</strong>ni, la sua autorità in un<br />
affare <strong>di</strong> tanta importanza. La Signoria<br />
Vostra unita con noi, sebbene assente,coi<br />
vincoli <strong>di</strong> una medesima carità, non cessi<br />
<strong>di</strong> sollecitare per noi colle fervorose sue<br />
orazioni il soccorso del cielo, affiuchè i no •<br />
stri suffragi sieno<strong>di</strong>rettidallesalutari ispirazioni<br />
dello Spirito santo. Dato in Roma<br />
nel palazzo apostolico della nostra con-<br />
gregazione, sotto i sigilli de'3 primi fra<br />
<strong>di</strong> noi. "Il trattamento de'car<strong>di</strong>nali, scri-<br />
vendosi iu<strong>di</strong>vidualmente tra loro, il comune<br />
è: Eminentissimo e Reveren<strong>di</strong>ssimo<br />
Signor Mio Osservan<strong>di</strong>ssimo. In ve-<br />
cedeìY Osservan<strong>di</strong>ssimo^.) usano il Co-<br />
len<strong>di</strong>ssimo (V.) col car<strong>di</strong>nal nipote (<strong>di</strong> cui<br />
a Parente) del Papa vivente, col car<strong>di</strong>nal<br />
decano, coi 3 car<strong>di</strong>nali capi d'or<strong>di</strong>ne in<br />
conclave, ec. Negli articoli de'titoli ono-<br />
rifici per le Lettere epistolari (F.) e al-<br />
tro, non solo riportai i titoli che si devo-