Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 60.pdf - Bibliotheca ...
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120 SAC<br />
l'altare, su cui vi sono gli stromenti del<br />
s. sagrifizio, <strong>di</strong>cendogli : La grazia <strong>di</strong>vina<br />
incalzi questo <strong>di</strong>acono alla <strong>di</strong>gnità<br />
del sacerdozio. Cosi il dare de' vasi essendo<br />
unito all'imposizione delle mani, de-<br />
termina le parole della forma a significare<br />
la doppia podestà del sacerdozio. Magri<br />
ad Oleum sanctum, <strong>di</strong>ce che con esso si<br />
ungono i sacerdoti nella loro or<strong>di</strong>nazione,<br />
per denotare la robustezza impressa nel-<br />
le potenze interne dell'anima, la quale<br />
resta segnata colla unzione dello Spirito<br />
santo, ed in particolare per comunicare<br />
alle mani sacerdotali vigore atletico, sol-<br />
levandole ad opere soprannaturali. Egli<br />
tiene che antichissimamente anche i sa-<br />
cerdoti greci erano unti nella loro or<strong>di</strong>-<br />
nazione, perchè negli antichi tempi ed ai<br />
suoi con olio benedetto da un sacerdote<br />
si spargevano i loro cadaveri e quelli <strong>di</strong><br />
altri ecclesiastici, pel significato che siccome<br />
nell' or<strong>di</strong>nazione furono unti per<br />
denotare le battaglie nelle quali entravano<br />
facendosi sacerdoti o ecclesiastici, così<br />
nella morte l'unzione <strong>di</strong>mostrava la vit-<br />
toria e la liberazione dai combattimen-<br />
ti. Ma quanto all'unzione dell'or<strong>di</strong>nazio-<br />
ne, sembra doversi seguire e ritenere il<br />
narrato col dotto p. Chardon. Nel vol.LI,<br />
p. 69 notai il perchè anticamente i sa-<br />
cerdoti celebravano messa 4° giorni do*<br />
pol'or<strong>di</strong>nazione;ro<strong>di</strong>erna <strong>di</strong>sciplina ammette<br />
che si possa celebrare anche nel dì<br />
seguente. In alcuni scrittori il verbo Pre-<br />
sbyteror è usato in significato <strong>di</strong> essere or<strong>di</strong>uatosacerdote.<br />
Oltre quanto <strong>di</strong>ssi a De-<br />
gradazione sconsagrazione degli eccle-<br />
siastici,ed ollrequanto toccai uel§ li del ri-<br />
cordato articolo Or<strong>di</strong>ne, ove pure notai la<br />
<strong>di</strong>visione de' teologi nelle opinioni sulla<br />
materia e sulla forma dell'or<strong>di</strong>ne, qui ri-<br />
porterò la descrizione <strong>di</strong> quanto pratica^<br />
si nella grave, trista, imponente e non co-<br />
muueceremonia della degradazione d'un<br />
sacerdote reo <strong>di</strong> delitti che gli meritarono<br />
questa estrema Pena <strong>ecclesiastica</strong>, nel-<br />
la lusinga che non riuscirà <strong>di</strong>scaro il rac-<br />
conto, appunto per essere per avventura<br />
SAC<br />
rari i casi in cui ha luogo questa puni-<br />
zione, ricavandosene dalle particolarità<br />
salutare terrore, in riparazione <strong>di</strong> tanto<br />
scandalo dato da chi si meritò la sconsa-<br />
grazione.<br />
La Chiesa che in tutti i suoi riti è ammirabile,<br />
non lo è punto meno in que-<br />
sto che riesce commovente, ingerendo<br />
colle azioni che celebra il vescovo e leso-<br />
lenni parole che pronunzia, i più profon-<br />
<strong>di</strong> sentimenti <strong>di</strong> orrore alla colpa, <strong>di</strong> do-<br />
lore e <strong>di</strong> compassione per lo svergogna-<br />
to delinquente. Questa funzione si fa in<br />
chiesa o altro luogo, ove sia un altare. Il<br />
vescovo degradatole è vestito degli abiti<br />
pontificali, con piviale rosso, mitra sem-<br />
plice e bacolo pastorale, sedendo sul fal-<br />
<strong>di</strong>storio. S' introduce il delinquente ve-<br />
stito <strong>di</strong> veste talare <strong>di</strong> color nero, e<strong>di</strong>vi<br />
assume tutti i paramenti sacerdotali come<br />
avesse da celebrare la messa. Allora<br />
gli ecclesiastici assistenti lo presentano al<br />
vescovo, lo fanno genufletlere e gli con-<br />
segnano il calice col vino e Yacqua, e la<br />
patena coli' Ostia. Il vescovo gli toglie<br />
quin<strong>di</strong> ambe le cose dalle mani, pronun-<br />
ciando questa tremenda forinola, che in<br />
unoalle altre si leggono nel Pontificale<br />
Romano (ove sono pure le forinole per<br />
le degradazioni de'vescovi, <strong>di</strong>aconi, sud-<br />
<strong>di</strong>aconi, accoliti, esorcisti, lettori, ostiari,<br />
e dalla prima tonsura) :<br />
Degradationis<br />
forma ab or<strong>di</strong>ne Presbyteratus. Ti priviamo<br />
o piuttosto ti <strong>di</strong>chiariamo priva-<br />
to della potestà <strong>di</strong> offrire a Dio il sagri-<br />
fizio e <strong>di</strong> celebrare la messa, tanto pei<br />
vivi\quanto pei defunli.Poi il vescovo con<br />
un coltello gli tocca le punte delle <strong>di</strong>ta<br />
e le altre parti che nell'or<strong>di</strong>nazione dei<br />
sacerdoti sono unte coWolio santo, vo-<br />
lendo così significare che la Chiesa vor-<br />
rebbe togliere da quelle membra quella<br />
consagrazione <strong>di</strong> cui le aveva onorate, <strong>di</strong>-<br />
cendo : Per mezzo <strong>di</strong> questo atto ti svel*<br />
liamo la potestà <strong>di</strong> sagrificare , consa-<br />
grare e bene<strong>di</strong>re, che ricevesti colla un-<br />
zione delle mani e delle <strong>di</strong>ta. E toglier<br />
do il vescovo al prete reo la pianeta che