Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 60.pdf - Bibliotheca ...

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burg. Non meno interessante si è lo scoprimento
del bagno non lungi dalle mu-
ra, che assieme alle adiacenti stanze fu nei
tempi cristiani impiegato ad uso sagro, e
convertito in un baltisterio. L'ab. Carra-
ra pubblicò altresì degli eccellenti model-
li di musaici, ed altri oggetti di quell'e-
poca, nella Memoria degli scavi di Salona
nel 1818 liscili alla luce per cura di
{juesl'I. R. Accademia delle scienze. L'antico
tealro situato non lungi dal mare,
come pure ilgronde anfiteatro,che furono
tratti alla luce mercè lecure dell'ab. Car-
rara, e dissepolti da gran quantità di ru-
deri e di terra, danno una novella prova
della grande importanza di questa antica
metropoli della Dalmazia. Non sono poi
di poco momento le monete, i vasi e gli
oggetti di scultura ritrovati in queste sca-
vazioni. Tra le medaglie d'argento de'Cesari
in gran numero, ve ne hanno di Mar-
c'Antonio, Galba, Pertinace, Vespasia-
no,Giulia, Traiano, Adriano, Sabina, Antonino,
Faustina, M. Aurelio, Commodo,
Settimio Severo, Geta, Severo, Tacito;
medaglioni di rame con 1' apoteosi di M.
Aurelio, e di Anastasio. Ma di Salona
della sua chiesa, e de'suoi vescovi e suoi
arcivescovi, dottamente scrisse il gesuita
p. Daniele Fallato , Illyrici sacri : Ecclesia
Salonitana ab ejus exordio, usque
excidium Salona e. Accessere vita Diocletiani
imperatoris ì Ada Sanclorum ex
ejus genere y et Marmora Salonitana. Il
j.° vescovo di Salona fu s. Domnio o Do-
minone discepolo di s. Pietro, di cui si no*
ta la festa nel martirologio agli 1 1 aprile,
in onore del quale in Salona fu dedicato
un tempio già di Giove. La sede vescovile
di Salona divenne metropoli ecclesiasti-
ca della Dalmazia. Tra i suoi vescovi vi
fu Glicerio imperatore d'occidente, che
nel 474 costretto a rinunziare fu ordinato
vescovo di Salona, come notai ne'vol.
LVI, p.207,LVIII, p. 23g. Avendo in-
vasala metropolitana di Salona Massimo,
Papa s. Gregorio I scrisse subito a tutti i
vescovi della Dalmazia, comandando loro
,
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per l'autorità de'ss. apostoli Pietro ePao-
lo, che non presumessero mai di ordinare
senza il suo consenso e la sua permissione
chiunque a vescovo di Salona; di più av-
visò Massimo, che né egli ne i suoi ordi-
natori non ardissero di esercitare alcun
uffizio sacerdotale , finche non avessero
nuovi ordini, e dalla apostolica sede non
fosse la causa loro discussa e decisa. Pro-
testò quindi a Costantina Augusta, che
quantunque l'imperatore Maurizioaves-
se approvata 1* ordinazione di Massimo,
se questi più oltre differiva a presentarsi
avanti a lui per purgarsi de'suoi delitti,
non mancherebbe di esercitare contro
quel disubbidiente il rigore delle canoni-
che leggi; intimò pure al clero, e a' primari
di Salona e di Zara , che si guar-
dassero dal comunicare con esso lui, e
finalmente convenne a Massimo di presentarsi
a Mariniano arcivescovo di Ravenna
per rendere conto della sua con-
dotta, secondochè dal santo Pontefice e-
ragli stato prescritto. Piantata sino dai
tempi apostolici la fede di Cristo e la cat-
tedrale episcopale in Salona, divenne es-
sa ben prestola metropoli di tutto l'Il-
lirico. Distrutta poi dagli avari sì poten-
te e famosa città verso la metà del seco-
lo VII enei 641,
i salonitani , sedate le
guerre, se ne fabbricarono poco dopo
un'altra in vicinanza all'antica,nel palazzo
amplissimo di Diocleziano, chesin d'allo-
ra era andato in gran parte in rovina, e
questa Spalatro (F.) fu chiamata. Allo-
ra fu che la dignità di metropoli con o-
gni suo diritto venne trasferita nell'arci-
vescovo che a Spalatro fu eletto. Furono
tenuti in Salonadueconcilii. Il river-
so il 1075, presieduto da Gerardo arci-
vescovo di Siponto e legato apostolico. Il
i.° concilio fu tenuto nel 1076, alla pre-
senza de'legati della s. Sede e di s. Gre-
gorio VII,Gebizo cardinal vescovo di Cesena,
e Folcui no vescovo di Fossombro-
ne : Demetrio principe di Dalmazia fu di-
chiarato re, ricevè la corona e le insegne
reali , ed egli giurò fedeltà a s. Pietro e