Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 60.pdf - Bibliotheca ...
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ii2<br />
S A C<br />
<strong>di</strong> Parroco. A Battesimo, a Penitenzie-<br />
re egualmente notai quando i vescovi au-<br />
torizzarono i sacerdoti secolari ad animi-<br />
nistrareque'sagramenti, <strong>di</strong>cendo delle a-<br />
naloghe <strong>di</strong>scipline. Nelle vite de'Papi si<br />
legge, che s. Clemente I del 93 prescris-<br />
se ai sacerdoti le sagre vesti della messa;<br />
ches. Evaristodeli 12 or<strong>di</strong>nò che il Matrimonio<br />
(F.) fosse fatto pubblicamente,<br />
colla bene<strong>di</strong>zione del sacerdote. Papa s.<br />
Alessandro I del 1 2 1 decretò che i sacer-<br />
doti non celebrassero più d'una messa al<br />
giorno; a s. Telesforodel \^i si attribui-<br />
sce la prescrizione <strong>di</strong> celebrare 3 messe<br />
nella festa <strong>di</strong> Natale (V.)j <strong>di</strong> s. Sotero<br />
del 1 7 5 si <strong>di</strong>ce avere comandato la cele-<br />
brazione del sagrifizio a <strong>di</strong>giuno ; <strong>di</strong> s.<br />
Zefferino del 2o3 si vuole la prescrizio-<br />
ne, che alla celebrazione del vescovo as-<br />
sistessero tutti i sacerdoti. Fu s. Calisto I<br />
del 22 1 che rinnovò il decreto pel Celi-<br />
halo (V.) de'sacerdoti (al quale articolo<br />
trattai della <strong>di</strong>versità della <strong>di</strong>sciplina tra<br />
la chiesa <strong>di</strong> Grecia, Ve<strong>di</strong>, e la latina sul<br />
Matrimonio, Ve<strong>di</strong>, de'preti; ai sacerdoti<br />
della i. a come permesso, dovendo quelli<br />
della a. a osservare inviolabilmente per-<br />
petua castità); s. Fabiano del 2 38 che or-<br />
<strong>di</strong>nò, che ninno fosse consagrato sacerdo-<br />
te prima dell'età <strong>di</strong> 3o anni, e che i pre-<br />
ti i<strong>di</strong>oti non potessero celebrare la mes-<br />
sa ; s. Lucio 1 del 225 che prescrisse ai<br />
vescovi l'accompagno <strong>di</strong> due preti e tre<br />
<strong>di</strong>aconi. 11 Pontefice s. Siriciodel 385, in<br />
una decretale, lai. 3 dai critici stimata le-<br />
gittima, permise ai monaci <strong>di</strong> prendere<br />
il sacerdozio; il successore s. Anastasio I<br />
del 398 <strong>di</strong>spose che i sacerdoti stnssero<br />
in pie<strong>di</strong>, quando i <strong>di</strong>aconi leggevano l'è-<br />
vangelo, per la <strong>di</strong>fferenza ch'era vi inRoma<br />
tra' due or<strong>di</strong>ni, giacche i <strong>di</strong>aconi amministrando<br />
\eRen<strong>di</strong>leecclesiastiche(F.),<br />
trattavano con <strong>di</strong>sprezzo i preti, i quali<br />
perciò negavano alzarsi alla loro pre-<br />
senza. Inoltre s. Anastasio I decretò che<br />
non si or<strong>di</strong>nassero al sacerdozio i chie-<br />
rici forestieri, se non portavano le fefftJ-<br />
ir testimoniali oDiinissorie\f\) almeno<br />
S A C<br />
<strong>di</strong> 5 vescovi, e che non si ammettesse al<br />
chiericato alcuno che fosse storpiato in<br />
qualche parte del corpo. Papa s. Bonifa-<br />
cio I rinnovò la proibizione <strong>di</strong> or<strong>di</strong>narsi<br />
prete prima <strong>di</strong> 3o anni , e vietò questa<br />
<strong>di</strong>gnità ai servi, ai bastar<strong>di</strong>, agl'indebita-<br />
ti. Determinò s. Uaro del 461 che niu-<br />
no fosseor<strong>di</strong>nato, se non era istruito nel-<br />
le lettere; s. Ormisda del 5i4 statuì, che<br />
nelle Or<strong>di</strong>nazioni (F.) si osservassero<br />
gì' interstizi, e che non si potesse com-<br />
prendervi i pubblici penitenti , e quelli<br />
che non avessero dato saggio <strong>di</strong> probità<br />
e <strong>di</strong> scienza. Papas. Felice III detto IV<br />
del 526 proibì ai Laici (F.) il sacerdo-<br />
zio, se non aveanodato prove<strong>di</strong> loro ot-<br />
timi costumi. A Pelagio I del 555 si ato<br />
tribnisce l' ingiunzione della recita del-<br />
V Uffizio <strong>di</strong>vino (r.). Nel 61 5 s. Adeo-<br />
dato or<strong>di</strong>nò ai sacerdoti <strong>di</strong> celebra re nel-<br />
la stessa chiesa due messe ogni giorno,<br />
per essersi aumentato il numero de'fede-<br />
li. Nel 619 gli successe Bonifacio V, che<br />
atteso il gran numero de'sacerdoti, <strong>di</strong>spo-<br />
se che ninno potesse or<strong>di</strong>narsi, se non do-<br />
po la morte <strong>di</strong> altro, permettendo soltan-<br />
to a' preti e <strong>di</strong>aconi il toccare le sagre<br />
reliquie. Papa s. Zaccaria dei 741 proibì<br />
ai sacerdoti <strong>di</strong> celebrare col capo coper-<br />
to o appoggiati a bastoni, prescrivendo a<br />
tutti gli ecclesiastici gli abiti lunghi o sot-<br />
tana: avendo <strong>di</strong>chiarato valido il battesimo<br />
conferito con ignoranza della lingua<br />
latina, il successore Stefano II <strong>di</strong>chiarò<br />
altrettanto, se amministrato da imperito<br />
sacerdote. In troppi luoghi parlai del roz-<br />
zo secolo X, solo qui rammenterò la cor-<br />
ruttela e simonia del clero, come l'igno-<br />
ranza lagriraevole, per cui i vescovi in-<br />
terrogavano gli aspiranti al grado sacer-<br />
dotale, se sapevano leggere. Or<strong>di</strong>nò Ales-<br />
sandro II del io63 ai sacerdoti <strong>di</strong> cele-<br />
brare una sola volta il giorno, non però<br />
proscrisse l'uso <strong>di</strong> celebrare altra messa<br />
pe' Defunti (F.) } costume che poi andò in<br />
<strong>di</strong>suso. Vittore III del 1087 vietò riceve-<br />
re da sacerdoti eretici 1' Eucaristia e la<br />
penitenza. Urbano II del 1089 escluse il