Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 60.pdf - Bibliotheca ...

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me spargesse e quanta orazione facesse
pei* avere lume da Lui che solo può darlo.
Recatasi a Roma colla 3." sorella che an-
cor le restava, e che poco appresso perdet-
te con indicibile suo cordoglio e grave danno
dell'istituto, e cou un'altra compagna
delle prime entrate in società, dopog me-
si di stenti,senz'altro appoggio che i suoi
meriti, ottenne da Gregorio XVI il dì i i
giugno i84' l'approvazione dell'istituto,
dipoi a' i3 novembre 1847 ^al regnante
Pio IX quella delle costituzioni. Ne'quali
e in aitri viaggi alla capitale del mondo
cattolico, si acquistò tanta e sì affettuosa
slima dai due lodali Pontefici e da parec-
chi de'primi tra'cardinali, che destò sin-
golare ammirazione. Oltre le Costituzio-
ni, die alle stampe due grossi volumi in-
titolali: Dei doveri delle Figlie del sagro
Cuore, e dello spirilo della loro religiosa
istituzione, Brescia 1 844- M titolo mostra
qual sia lo scopo dell'opera, in cui rifulgono
le sue rare virtù, i suoi singolari ta-
lenti, e soprattutto lo spirito da cui era
fervorosamente animala. Scrisse la ma-
dre Teresa febbricitante e in fretta per
timore di non esserne in tempo; e però
sembrando a lei che ne bisognasse, volea
qua e colà ritoccarla, ma noi potè. Come
non potè eifeltuare un nuovo viaggio a
Roma enei regno di Napoli dov'era aspet-
tala e ardentemente desiderala, perocché
Dio non volle darle la consolazione di ve •
dere co'propri occhi le sue figlie stabilite
nella città eterna, né la nuova casa del
noviziato che stava per aprirsi in Alpino.
Negl'infausti rivolgimenti del 1848, col
virile coraggio, colla fermezza e col con-
siglio ond'era piena, avea la Verzeri sal-
vato l'istituto, che amava più di se stessa,
dalle mani rapaci di coloro che pretendevano
beneficare l'umanità col distrugge-
re; anzi avea reso bene per male, aprendo
la sua casa ai feriti, servendoli colle
proprie mani, e curandone più che quelle
del corpo le ferite dell'anima. Ma se Io
spirito fu pronto, la carne non resse al-
l'ausia ed allo spavento, e ne contrasse la
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malattia che doveva portarla al sepolcro.
Da quel tempo patì di epilessia, finche ai
3 marzo 1 852, presa dalle solite convulsioni
con una violenza e pertinacia non
più vedute, in poche ore ne fu spenta in
Brescia. Grande fu il concorso, non solo
delle donne,ma ancora degli uomini a vederne
il cadavere e quasi a venerarlo; ma
non potè appagarsi la pia carità di tutti,
che fattasi l'ora tarda, convenne alle suo-
re chiudere la porta del monastero ed
escluderne gli accorrenti. Non si potè però
negare a molte pie giovani di agiate fa-
miglie l'ambita consolazione di portarne
a muta sulle proprie spalle la salma al
cimiterio, benchèassai lontano, preceden-
do altre in lunga fila con cerei accesi: que-
sto solenne e pubblico attestata di stima,
di amore, di gratitudine volle dare alla
defunta la femminile gioventù bresciana.
Se ne legge la necrologia nell'opuscolo:
La madre Teresa Eustochio Verzerifon-
datrice e superiora generale delle Figlie
del sagro Cuore di Gesù. Nel voi. LVI,
p. 297 riportai come le figliedel sagroCuo-
re di Gesù fioriscono in Recanati e in al-
tri luoghi della diocesi. Esse furono in-
vitate dal vescovo a recarvisi sul principio
del 1 846 a prendere la direzione del con-
servatorio della Concezione immacolata,
ed ai 18 gennaio 1847 vi pervennero la
benemerita e pia fondatrice con tre sue
religiose. Di poi nel monastero di s. Stefano
fu aperto il noviziato, che è il primo
dello stato pontificio. Il Papa Pio lXavendo
affida lo la pia casa de Catecumeni e
Neofili (V.) di Roma ad una visita apo-
stolica di 3 cardinali, con un prelato per
segretario in qualità di deputato, con mo-
to-proprio per migliorare la condizione
di tali pii luoghi determinò che fossero
chiamate alla pia casa delle catecumene
e neofile le suore Figlie del sagro Cuore
di Gesù, onde la delta visita a'3 dicembre
i85i, dopo averne compilato il regolamento,
l'approvarono e mandaronoad ef-
fetto. Duplice è lo scopo prefisso col re-
golamento alle religiose, l'uno cioè ili aver