Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 60.pdf - Bibliotheca ...
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4o S AB<br />
a quel!' abbaziale <strong>di</strong> s. Maria del Piano,<br />
<strong>di</strong> cui farò parola <strong>di</strong>cendo <strong>di</strong> Pozzaglia,<br />
essendo fanlica parrocchia <strong>di</strong>venuta per<br />
la seconda volta angusta alla popolazio-<br />
ne crescente. Differita la costruzione per<br />
<strong>di</strong>fferenza de'pareri, nel 1 835 il car<strong>di</strong>nal<br />
Odescalchi vescovo <strong>di</strong> Sabina ne commi-<br />
se l'incarico al suffraganeo mg. r -Canali,<br />
poi vescovo <strong>di</strong> Pesaro, ed allora fu che<br />
questi <strong>di</strong>visò effettuarere<strong>di</strong>ficazione,am-<br />
pliando l'area dell'antica chiesa eguaglia-<br />
ta al suolo. In 5anni surse la nuova chie-<br />
sa abbaziale e parrocchiale sotto il titolo<br />
<strong>di</strong> s. Nicolò <strong>di</strong> Bari, in forma ottangola-<br />
re, con 5 cappèlle e bel sotterraneo. Di-<br />
venuto Canemorto giuris<strong>di</strong>zione dell'at-<br />
tuale vescovo <strong>di</strong> Tivoli mg. r Gigli, a sua<br />
cura fu provveduto quanto mancava, e<br />
inaugurala festosamente a' 18 e 19 otto-<br />
brei84'2,in occasione della suai. a visita<br />
pastorale, al modo descritto nelle suddet-<br />
te Notizie del giorno, col l'assistenza del-<br />
la confraternita del ss. Sagramento uni-<br />
ta alla pai roccbia,e l'accompagno <strong>di</strong> bel-<br />
la musica dell'antica società filarmonica<br />
<strong>di</strong> Canemorto. Questo luogo fu patria del<br />
celebre pittore cav. Vincenzo Manenti<br />
dell'avvocatoconcistorialeDomenicoMorelli,<br />
<strong>di</strong> mg. r<br />
Anselmo Basilici vescovo <strong>di</strong><br />
Sidri e Nepi, e <strong>di</strong> tanti altri benemeriti<br />
delle belle arti e delle scienze. Speran<strong>di</strong>o<br />
riporta alcune lapidarie, spettanti ai Ba-<br />
silici ed a Canemorto. Quanto al frammento<br />
dell'iscrizione <strong>di</strong> Pietra Demone,<br />
apprendo dal march. Bion<strong>di</strong>, che niuno<br />
tra'monti della Sabina si eleva quanto il<br />
monte <strong>di</strong> Pietra Demone, il quale <strong>di</strong> po-<br />
co intervallo dal sublime monte Pennec-<br />
chio scoslandosi,colla maestosa fronte gli<br />
sovrasta e signoreggia. In cima del mon-<br />
te si vedono le reliquie dell'antico castel-<br />
lo <strong>di</strong>strutto <strong>di</strong> Pietra Demone, e fu pa-<br />
tria a Menomo Picone, famoso capo <strong>di</strong><br />
masna<strong>di</strong>eri, che a' 1 1 marzo 1 585(non nel<br />
pontificato <strong>di</strong> Sisto V che fu eletto a'24<br />
aprile ) fu ucciso nel sottoposto Percili,<br />
ove tal giorno perciò e solenne. Una del*<br />
le due punte iu cui è bipartita la cima<br />
SAB<br />
del monte, come senza erbe, è composta<br />
d' una pietra tinta in rosso oscuro, per<br />
cui fu chiamata Moretta, e gli Orsini si-<br />
gnori <strong>di</strong> Canemorto, con tal pietra adornarono<br />
le loro porte, i focolari e le scale<br />
del loro palazzo. Nel 1767 recatosi nel-<br />
la perigliosa cima della Moretta Benedet-<br />
to Taschetti ricco <strong>di</strong> Canemorto, trovò<br />
un travertino con l'iscrizione : Ovi Ca-<br />
olino F. C, e la fece portare in sua ca-<br />
sa. Bion<strong>di</strong> la supplì poi in questa guisa<br />
e illustrò : N. N. Jovi Cacuno Faciundum<br />
Curavil. Crede pertanto che appartenesse<br />
a un tempio o ara eretta sul mon-<br />
te a Giove Cacuno, cioè Giove adorato<br />
sul cacume de' monti, riportandone eru-<br />
<strong>di</strong>te ragioni, e che i sabini avessero de-<br />
<strong>di</strong>cato a quel nume il monte loro più al-<br />
to, col nome <strong>di</strong> Giove Cacuno; anzi re-<br />
puta che la montagna perciò fu detta Pe-<br />
tra Jovis, poi Petra Daemonis quando i<br />
cristiani per antonomasia chiamarono<br />
Demonio Giove. Nel 181 1 l'accademia<br />
romana d'archeologia decretò che l'iscri-<br />
zione fosse collocata sulle mura castella-<br />
ne <strong>di</strong> Canemorto, con lapide de'due presidenti<br />
Miollis e Canova.<br />
Collalto. Comune della <strong>di</strong>ocesi <strong>di</strong> Rieti,<br />
con territorio in monte, con me<strong>di</strong>ocri fabbricati,<br />
nel confine del reatino colla Marsica.<br />
11 suo i.° nome fu Castal<strong>di</strong>o da un<br />
barone che la godeva, e poi lasciando tal<br />
nome si <strong>di</strong>sse Collalto per la sua situazio-<br />
ne, sull'erto del monte essendo stala co-<br />
strutta la sua fortezza. Anticamente Col-<br />
lallo fu baronia feudale de'conli Marcii<br />
con molle altre ; dopo passò a' Soderini,<br />
ed in processo <strong>di</strong> tempo a'Barberini, ed<br />
il car<strong>di</strong>nal Francesco Barberini nel 1720<br />
con nuova fabbrica ne fece ampliare la<br />
fortezza, il che asserisce Corsignani, Reggia<br />
Marsicanaj t. 1. Collalto ha dueap-<br />
po<strong>di</strong>ati, pure della <strong>di</strong>ocesi Reatina, cioè<br />
Ricetto e s. Lorenzo.<br />
Colle Giove. Comune della <strong>di</strong>ocesi <strong>di</strong><br />
Rieli, con territorio collivo,cou me<strong>di</strong>ocri<br />
fabbricali.<br />
Marcetclli. Comune della <strong>di</strong>ocesi <strong>di</strong>