Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 60.pdf - Bibliotheca ...
Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 60.pdf - Bibliotheca ...
Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 60.pdf - Bibliotheca ...
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
SAG<br />
non si stava seduti cliein quelle <strong>di</strong>esi fa-<br />
ci-vano pe'niorti. Poscia il sacerdote reci-<br />
tava un formulario d'orazioni per la pro-<br />
sperila dello stato. Terminate le ceremonie,<br />
seduti i sagrlfìcatori, non rimanendo<br />
in pie<strong>di</strong> che i vittimali, i magistrati o le<br />
persone private che offrivano Je primizie<br />
de'frulti e la vittima, alcune volte face-<br />
vano un piccolo <strong>di</strong>scorso, od una specie<br />
<strong>di</strong> complimento. In seguito il sacerdote<br />
riceveva dalla mano d'uno de'ministri la<br />
sagra pasta chiamata mola salsa } \a qua-<br />
le era un misto <strong>di</strong> farina, <strong>di</strong> sale e acqua,<br />
cui il sacerdote gettava sulla testa della<br />
vittima, versandovi pure qualche poco <strong>di</strong><br />
vino:questa operazione chiama vasi immo-<br />
la tio, quasi molaeillalioy come uno span<strong>di</strong>melo<br />
<strong>di</strong> questa pasta. Il sacerdote dopo<br />
aver sparso i bricioli <strong>di</strong> tale pasta sa-<br />
iata sulla testa della vittima, prèndeva del<br />
vino, e avendone assaggiato il primoe fat-<br />
tone gustare a quelli che assistevano al<br />
sagrifizio, lo versava tra le corna della<br />
vittima, pronunziando: Macie hoc vino<br />
inftrio eslo. Dopo <strong>di</strong> che strappava alcu-<br />
ni peli (Va mezzo alle corna della vittima,<br />
e li gettava nel fuoco già acceso sull'ara,<br />
offrendo quella vittima alla <strong>di</strong>vinità alla<br />
quale sagrifica vasi. Or<strong>di</strong>nava poscia al vittimano<br />
<strong>di</strong> colpire la vittima, e quest'ila<br />
feriva con un gran colpo <strong>di</strong> maglio o <strong>di</strong><br />
mazza o <strong>di</strong> scure sulla testa, e tostamen-<br />
te un altro ministro chiamato popa le immergeva<br />
un coltello nella gola, mentre un<br />
terzo raccoglieva il sangue dell'animale,<br />
con cui il sacerdote irrigava l'altare. Scannata<br />
la vittima, si scorticava, ciò che non<br />
facevasi negli olocausti ne' quali brucia -<br />
vasi anche la pelle. Se ne <strong>di</strong>staccava poi<br />
la testa, che si adornava <strong>di</strong> ghirlande e <strong>di</strong><br />
festoni, e appendevasi ai pilastri del tem-<br />
pio unitamente alla pelle, come un'inse-<br />
gna della religione alla quale si avea ricor-<br />
so nelle pubbliche calamità. Alcuuisacer-<br />
doti si coprivano soventi volte delle pelli<br />
delle vittime, e altri vi dormivano sopra,<br />
ne'templid'Esculapioe<strong>di</strong>Fauno,peraver<br />
delle risposte favorevoli iu sogno, o per<br />
SAG 167<br />
esser guariti nelle loro malattie. Aprivan-<br />
si le viscere della vittima, cioè gì' intesti-<br />
ni, come il fegato, il polmone, il cuore e<br />
la milza, e dopo averle l'aruspice o il sa-<br />
grificatore attentamente considerate, ne<br />
traeva, i presagi, secondo lo stato in cui<br />
queste parti trovavano, e la scienza su-<br />
perstiziosa degli aruspici(de'quali e <strong>di</strong> tut-<br />
ti i ministri del culto idolatrico trattai a<br />
Sacerdozio); in<strong>di</strong> tagliavasi un pezzetto<br />
<strong>di</strong> ciascun membro e <strong>di</strong> ciascuna parte in-<br />
terna della vittima, si aspergevano <strong>di</strong> fa-<br />
rina, si spruzzavano <strong>di</strong> vino, e si presen-<br />
tavano entro alcuni bacili o cesti agli dei;<br />
dopo <strong>di</strong> che dal sagrificatore si gettavano<br />
a pezzi sul fuoco dell'ara. Diverse volte<br />
si umettavano d'olio; qualche volta s'ir-<br />
rigavano <strong>di</strong> latte e del sangue della stessa<br />
vittima, particolarmente ne'sagrifizi dei<br />
morti. Consumate le viscere e compite<br />
tutte le altre ceremonie, credevasi che gli<br />
dei fossero sod<strong>di</strong>sfatti, e che non mancas-<br />
sero d'esau<strong>di</strong>re i voti de'supplicanti. Il sa-<br />
cerdote accommiatava gli assistenti colle<br />
parole: ///ce/, del le quali face vansi uso an-<br />
che ne Funerali (V.) t cioè che tutto era<br />
terminato e potevano andarsene: il popo-<br />
lo rispondeva, feliciter. Finalmente ap-<br />
prestatosi il sagro banchetto per gli dei,<br />
collocavansi le loro statue sopra un letto<br />
da tavola, e si presentavano ad esse le<br />
carni delle offerte vittime e altre vivan-<br />
de; e questa funzione spettava ai ministri<br />
de'sagrifìzi, che i latini chiamavano Epulone*;<br />
e cantavansi le lo<strong>di</strong> <strong>di</strong> quel <strong>di</strong>o, ed<br />
al suono <strong>di</strong> timballi si danzava intorno<br />
all'ara. Si vuole che molte ceremonie dei<br />
sagrifizi idolatrici fossero loro tramanda-<br />
te dagli ebrei, forse perchè avevano letto<br />
i libri <strong>di</strong> Mosè. Dal fin qui detto risulta,<br />
che i sagrifizi pagani avevano 4 pai'ti prin-<br />
cipali: la i/chiamavasi libatìo o libazio-<br />
ne, o quel gustare il vino che facevasi u-<br />
nitamente all' effusioni sulla vittima ; la<br />
2/ iinmolalio, rimmolazione,quando dopo<br />
aver sparso sulla vittima i bricioli <strong>di</strong><br />
una pasta salata, si sgozzava; la 3. a era<br />
chiamata red<strong>di</strong>tio, quando si offrivano le