Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 60.pdf - Bibliotheca ...

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glio e mezzo da Curi esiste un edifizio
chiamato le Grotte di Torri, di cui il dot-
to Galletti invece di considerarlo un luogo
della pertinenza di Curi e Torri, stranamente
credè che fosse Gabio (V .) che
giammai esistè in Sabina, onde da tutti
i critici fu rigettata questa falsa e assur-
da opinione : e chi non falla? Sì grave er-
rore dicesi provenuto dalla cattiva lezio-
ne d'un codice, e dalla chiesa di s. Getu-
lio martire gabiese fabbricata pressoTur-
ri o Arci. Altri dotti eruditi, come Clu-
verio, Coletti, Piazza e altri, si studiarono
d'indicare la posizione di Curi e rassegna-
rono a diversi luoghi, ed anche al castel-
lo di Torri vicino ad Aspra, opinione er-
ronea che avea seguito pure Pio II. Al-
cuni altri con solide ragioni opinarono,
che il luogo dell'antica Curi(F.) fosse vi-
cino al castello Correse , senza però indi-
viduare particolarmente il luogo dove e-
sistette propriamente Curi. Finalmente,
Sperandio, Fatteschi, Guattani, Geli, e
Nibby nell' Analisi de* dintorni di Roma,
furono perfettamente concordi nel l'asse-
gnare a Curi la vera sua posizione, eh 'è la
stabilita meglio e Sen provata dall'eneo-
miatoMercurj, perciò benemerito dell'o-
nor patrio. Di questo sentimento furono i
dotti Castellano e Calindri, narrando inol-
tre, che dagli scavi ivi fatti eseguire nel
i 778daGiambattistaCorradini seniore e
proprietario de' fondi, fu tolta ogui dub-
biezza; che vi rinvennero massi enormi di
marmo, acquedotti lunghissimi di piom-
bo, colonne infrante, mense, e vasi di por-
fido, non che pregievolissime iscrizioni;
de' più preziosi oggetti ne fu fatto omaggio
» Pio VI, e con l'intelligenza del
cardinal Carraia si collocarono nel Mu-
seo Vaticano. Di diverse memorie eccle-
siastiche di Curi parlai anche di sopra.
Fara ha l'appodiato Coreseo Corresedel-
la stessa diocesi di Sabina. Questo castel-
lo è situato sulla riva sinistra del Tevere,
al di la della via Salaria, in basso colle.
Lo stesso Piazza attesta che nelle sue a-
diacenze sono vasti avanzi di sontuosis-
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sime fabbriche, essendo poco distante il
sito ove fu il famoso monastero di s. An
timo con chiesa dedicata a quel martire,
32 miglia da Roma. Visitò la chiesa par
rocchiale dell' Assunta con 5 altari, poi
rifabbricata; quella dello Spirito santo, e
quella di s. Biagio del comune. Dicono
Nibby eMercurj che non è nolo quando
per lai." volta si formasse il castello Co-
rese, ma fin dal io3o si nomina un Leone
de Coriso in una carta pubblicala da
Galletti nel Primicero 3 indizio che già e
sisteva. Fatteschi osserva che ne' monu-
menti Correse qual casale è ricordato nel
i oo6,indi parla del documento del i o3o,
Sperandio e Nibby riportano, che dal dominio
de'Farfensi Correse e Arci nel se-
colo XIV fu dato agli Orsini, e passò in
quello de'Barberini nel secolo XVII. Ma-
rocco crede che sorgesse dalle rovine del
la vicina Curi, onde ne prese il nome. Il
fiume di Correse nasce ne'contorni del-
l'abbazia di s. Salvatore maggiore. Il por-
to di Correse che tuttora esiste, nel prin-
cipio del secolo XII era già d'antico posseduto
dalla scuola de' sandalari di Boma,
avendosi da un documento farfen-
se, ricordato da Nibby e Mercui j, che ai
6 novembre 1 1 15 Riniero protettore di
tale scuola e Pietro de Rosa priore, ne
confermarono l'uso a Berardo abbate di
Farfa. Nel 1 83 i per l'insurrezione di al
cune provincie dello stato pontificio , e
nella quale i sabinesi dierono nuove prove
di fedeltà alla s. Sede, massimamente
a Rieti, il governo nel principio di mar
zo mandò al Passo di Corese il generale
Resta, comandante in capo di tutte lenii-
lizie pontificie , con j5o uomini dice l'an-
nalista Coppi., per impedire da quella par-
te l'avanzamento de'rivoltosi; riferendo
il n.° 1 1 delle Notizie del Giorno di Roma,
che il generale a' 1 4 marzo dal campo
del Passo di Corese, con notificazione
annunziò ai soldati sedotti il perdono di
Gregorio XVI se ritornavano all'ubbi-
dienza. Repressa la ribellione, le truppe
pontificie del Passo di Corese, nel decli-