Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 60.pdf - Bibliotheca ...
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288 S A L<br />
del giorno 8.° si <strong>di</strong>cono come ne' primi<br />
della festa, purché non si noti altrimen-<br />
ti. Nella fìue de' salmi si <strong>di</strong>ce sempre il<br />
Gloria Patri (P.), fuorché nel salmo:<br />
Deus, Deus meus, ad le de luce vigilo, e<br />
in quello Laudate Dominimi de Cotlis, i<br />
quali si congiungonocon altri salmi, e nel<br />
fine dell'ultimo soltanto si <strong>di</strong>ce il Gloria<br />
Patri. Inoltre questo non si <strong>di</strong>ce nel triduo<br />
della settimana santa, né nell'uffizio<br />
de Defunti (P.), in <strong>di</strong> cui luogo si <strong>di</strong>ce :<br />
Requiem aelernam (P^.), ancorché si fac-<br />
cia uffizio prò imo soltanto. Acciocché poi<br />
la purità dell'e<strong>di</strong>zione dellasagra Volga-<br />
la si conservi intatta e illibata, ezian<strong>di</strong>o<br />
intorno alle interpunzioni e <strong>di</strong>stinzioni<br />
poste nella sagra Bibbia , si é aggiunto<br />
questo asterisco (*),onde serva <strong>di</strong> norma<br />
alla partizione del canto nel mezzo del<br />
verso ".<br />
A s. Celestino I del 4** 3 alcuni attribuiscono<br />
l'avere introdotto nella Mes-<br />
sa (Z 7 .) il salmo o antifona Inlroibo, co-<br />
me vuole Bianchini, in not. ad Anast.<br />
t. 3. Credesi bensì l'autore della prescri-<br />
zione della recita de'5 salmi per la pre-<br />
parazione della messa, corrispondenti a<br />
ciascuno de* sentimenti del corpo. Se il<br />
sacerdote é obbligato a tale recita, lo <strong>di</strong>s-<br />
si al citato articolo, con altro riguardan-<br />
te i salmi. Il Lambertini, Della santa<br />
Messa, p. 38, parlando dei salmi e del-<br />
le orazioni <strong>di</strong> preparazione alla messa e<br />
prima <strong>di</strong> vestirsi cogli abiti sagri , e co-<br />
sì prima <strong>di</strong> andare a celebrare, <strong>di</strong>ce: Nel<br />
principio del Salterio ricavato dal beato<br />
car<strong>di</strong>nal Tommasi da una doppia e<strong>di</strong>-<br />
zione romana e francese, evvi la <strong>di</strong>stri-<br />
buzione dei salmi secondo il più antico<br />
uso della chiesa romana; e nel fine sono<br />
accennati i salmi, che dee <strong>di</strong>re il sa-<br />
cerdote prima <strong>di</strong> vestirsi de'sagri Para-<br />
menti (V.), e sono i 7 salmi penitenziali,<br />
e mentre si veste il salmo 83, Quam<br />
amabilia,\\ salmo 84, Btne<strong>di</strong>xisti, il salmo<br />
ÒSJnc.Una Dominej\ salmo 1 1 5,Cre-<br />
<strong>di</strong><strong>di</strong> 3 e giunto all'altare il salmo ^1, Su-<br />
<strong>di</strong>la me Deus. Nella messa data fuori dal-<br />
SAL<br />
l'Illirico si fa menzione de'salmi che do-<br />
veano <strong>di</strong>rsi avanti che il sacerdote si ve-<br />
stisse delle sagre vesti. Apprendo dallo<br />
stesso LambertinijChe il salmo Ju<strong>di</strong>ca me<br />
Deus, fu approprialo alla messa, perché<br />
Davide lo cantòfuggendo da Saulle, colla<br />
speranza <strong>di</strong> tornare a Gerusalemme,<br />
per accostarsi all'aliare del Signore, ed<br />
offrirvi sagrifizi. Si recita questo salmo<br />
alternativamenle,dal sacerdote e dal mi-<br />
nistro, cioè un versetto per uno, dovendo<br />
esser comune tra loro la fiducia e l'al-<br />
legrezza nell'accostarsi al sagro altare, e<br />
nell'oblazione del Sacrifizio (V?), che si<br />
fa a Dio per mano del sacerdote. Que-<br />
sto salmo nella messa è in uso nella chie-<br />
sa romana dal VII secolo, e s. Pio V lo<br />
prescrisse a tutti. Non si <strong>di</strong>ce nelle messe<br />
de' morti e della Passione, come salmo<br />
d'allegrezza. I certosini, i domenicani , i<br />
carmelitani non recitano mai tale salmo<br />
all'altare nel principio della messa, ed<br />
invece recitano de' versetti ricavati daaltri<br />
salmi. Egualmente nel rito ambrosiano<br />
non si recita il salmo Ju<strong>di</strong>ca me<br />
Deus, nel principio della messa. A Lava-<br />
bo, e Lavanda delle mani, <strong>di</strong>ssi che il sa-<br />
cerdote nel lavarsi le mani recita il salmo<br />
Lavabo inlerinnocentes : questo con-<br />
viene perfettamente all'azione, e sebbene<br />
in alcune chiese non si recitino che alcu-<br />
ni versetti del salmo , però nel messale<br />
romano è posto tutto intero, il che é con-<br />
corde colle liturgie <strong>di</strong> s. Gio. Crisostomo<br />
e <strong>di</strong> s. Basilio. Il Sarnelli, Lettere eccle-<br />
siast. t. 7, tratta nella lett. 5: Se il ve-<br />
scovo, che celebra pontificalmente è te*<br />
nulo recitare privatamente i salmi <strong>di</strong><br />
Terza che tralascia. Conclude <strong>di</strong> non<br />
esservi tenuto. Nel voi. L, p. 94, ricor-<br />
dai, che Nicolò III e Giovanni XXIII per<br />
ottenere la pace or<strong>di</strong>narono il canto del<br />
salmo Laetatus sum nella messa . Il p. Giu-<br />
seppe Bianchini si era proposto la gran-<br />
de impresa <strong>di</strong> raccoglieredagli antichi co-<br />
<strong>di</strong>ci, da' frammenti e dai testi, che sono<br />
inseriti nelle opere de'ss. Padri, tutta in-<br />
tiera l'antica versione Italica: nel 17^0