Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 60.pdf - Bibliotheca ...

SAL
nla si servono elei sale, come moneta, nel-
le contrattazioni : io credo che sia un sa-
le gemma, fossile comune nel!' Etiopia.
Si ha dalla storia e dalla mitologia, che
i greci mettevano il sale tra le cose che
doveano essere con sa grate agli dei, ed in
questo senso Omerochiamò divina quel-
la sostanza. Gli antichi si servirono del sa-
le per impedire la corruzione de'cadave-
ri,che poi furono preservati con {'Imbalsamare
(f^.y 11 sale era ignoto a molti
popoli, ed i numidi non se ne servivano,
al dire di Sallustio. Sembra che i sacer-
doti d'Egitto non salassero Io loro vivan-
de, o almeno adoperavano pochissimosa-
le gemma, per timore di vedersi infetta-
ti da cutanee affezioni. Omero parlando
dell'ignoranza e stupidità di alcuni popo-
li, ne reca per prova che mancando essi
di sale, non sapevano né pure farne uso
per condire le vivande e conservarne le
carni. In tempi più recenti si dubitò per-
sino di fare del sale un quinto elemento,
ed è ben noto, che tutti gli elementi erano
divinizzati o reputati cose divine. Le
idee superstiziose che gli antichi, comin-
ciando dai greci, eransi formate intorno
quella sostanza, consistevano principalmente
nel non potersi rovesciare il sale
senza offendere la divinità. Que'timori veramente
ridicoli, trasmessi di secolo in se-
colo, sono giunti fin anche a'nostri tem-
pi; e il rispetto che si aveva per il sale, si
estese ancora a' vasi che lo contenevano.
Secondo i greci, presagio di grande sciagura
era il rovesciare il vasoo saliera del
sale, e come un' empietà riguardavasi il
trascurare di porre saliere sulla tavola, o
di addormentarsi dopo la cena senza a-
verle prima trasportate altrove. La vene-
razione pel sale e per le saliere passò in
retaggio da'greci ai romani, i qua!i,come
riferisce Festo, non tralasciavano mai di
porre sulla mensa le saliere con un piat-
to o con una patera, nella quale presen-
tavano agli dei le primizie delle vivande
e de'fruttijessi avrebbero reputato la men-
sa profanatale trascurato a vesserò di ap-
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parecehiarla in quel modo. Il gran Leo-
nardo da Vinci, nel meraviglioso suo di-
pinto esprimente la Cena delSignore, rap-
presentò il traditoreGiuda in atto di guar-
dare il suo divino Maestro, per cogliere il
momento di rubare una pagnotta bian-
ca, e nel ritirarsi indietro, per rappresen-
tare al vivo la sua sorpresa, rovescia la sa-
liera, da cui si spande il sale sulla tavola,
tenuto per segno di mal augurio da quasi
tutte le nazioni, come dichiarò Thiers, nel
Traile dessuperstitions, e per tale la riten-
go anch' io, essendo indegna de'cristiani
la sciocca Supersuzione^?'.). Le prime saliere
furono le conchiglie,eOrazio fa men-
zione di un nicchio di sale puvo^oncha sa-
lispurij se ne fecero ancora di terra cotta,
della quale formavasi altri vasi,ma in tem-
pi posteriori se ne fabbricarono d'oro e
d'argento, e persino di pietre preziose. Il
basso popolo , presso i romani , qualche
volta si contentava di mangiare col pane
del sale. Sotto i re, chiunque avea il di-
ritto di venderlo; ma siccome 1' avarizia
lo fece ascendere ad un prezzo eccessivo,
allorché fu giunto il tempo della libertà,
neju proibita la vendita ai particolari.
Nondimeno gli autori latini fanno men-
zione soventi volte delle saline de'parti-
colali; havvi quindi apparenza che il di-
ritto di fare il sale fosse adessi conserva-
to, eche non fosse tolto loro che il dirit-
to di venderlo, il quale fu attribuito al fi-
sco. Ne'voì. LIV, p.i65, LVIII, p. 174
parlai degli antichi magazzini di sale dei
romani, poi divenuti di legname, dell'ar-
co della Salara, ed ove sono gli odierni
magazzini, perpurificare e spacciare il sa-
le ai venditori, come dice Vasi, limerà-
rio di Roma, p. 44°- Ma noterò, che ai
sali grezzi, che si custodicono in questi magazzini,
non si fa alcuna servitù. Inquan-
to ai sali di Francia, destinati ordinariamente
alla raffinazione per ridursi in fa-
rina dalle apposite mole, si spandono nei
mesi di estate in un piazzale pel soleg-
giamento, e quando sonoconvenevolmente
prosciugati, si passauo alla detta ma-