Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 60.pdf - Bibliotheca ...

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i 7 8 S 4 G strare a) cardinali. /ertela distribuzio- ne fatta. Distribuisce altresì a'prelali vescovi assistenti le messe che devono celebrare iu detta cappella. A Isagiista spet- tare la denunziazione delle cappelle, per l'intimazione de'cursori. Rocca parla pure della ss. Eucaristia che precedei Papi, e dell'ammissione del sagrista iu conclave; ma basti il già detto : in esso sommi- nistra i sagramene ai cardinali , e li fa somministrare a*conc\av\sli. De Sacristae habitu in Cappella et foris 3 de loco in Cappella et foris. Se il sagrista non è vescovo, usa l'abito nero da protonotario : Sisto V decretòche sulla mantelletta usas- se la mezzetta (come i vescovi Regolari). S'egli è vescovo, tiene posto tra i prelati assistenti al soglio, secondo il grado e l'an- tichità della promozione; se non vi è il Pa- pa siede tra 'prelati secondo l'ordine d'an- zianità. Se non è vescovo preude postodopo l'ultimo vescovo, o dopo ruftimoab- bate mitrato : il libro Assistentium, ed il luunaòovogelazione della corte diRoma, dell'edizione del 1 646, dicono che presente il Papa siede dopo l'ultimo prelato o vescovo assistente, o sopra il decano della rota o altro uditore ministro della mi- Ira pontifìcia. Di ciò nulla dice il Luna* doro stampato nel 1774» accresciuto da Zaccaria. Della precedenza de* protono- tari sul sagrista non vescovo, parlai nel vol.LVI.p. i3. Usa la cappa, e il piviale e mitra se è vescovo, quando ha luogo questo paramento. Non essendo vescovo, nel •venerdì santo all'adorazione della Croce, incedeva con l'ultimo vescovo o col più antico protonotario; tam ad candclam, quam ad palmam e manu Papa e acci' piendampost ultimimi paramentisindil- luni iverint, come dai Diari de'cerano- nieri che Rocca tutti quanti riprodusse, dal i5oi al i5o,7 in numero di 12. Nel i583 ricevè le ceneri dopo i penitenzieri e avanti il duca di Soia, la palma prima del marchese del Vasto e del duca di Soia. Nel 1 584 ebbe -a candela dopo i penitenzieri. Nel 1592 presela palma dopo ' SAG i penitenzieri, edavanti il governatore di Roma, e la Croce l'adorò dopo i vescovi, e con un protonotario. Sembra dunque, che quando il sagrista non era vescovo, in tali funzioni precedesse a tutti quelli che non assumono i paramenti sagri. Nel- le cavalcate pei cardinali legati , per gli ambasciatori ne' loro Ingressi in Roma (/\), e pei cardinali defunti (cioè per quelli che godevano il distintivo della cavalcata nel funere), se il sagrista non era vescovo cavalcava sopra tutti i prelati non mitrati, o con l'ultimo vescovo assistente o non assistente al soglio. Per molti secoli l'uffizio di sagrista del Papa si go- deva dall'ordine eremitano di s. Agosti- no, finche Alessandro VI colla lettera a? postolica, Ad sacram ordinis, de'i5 ottobre 1 497> n perpetuo l'assegnò ad un religioso del medesimo ordine. Novaes, nella Storia de' Pontefici, narra che Giovanni XXII neh 3 19 pel grande amore che portava all'ordine agostiniano a cui era stato ascritto, in A vignone assegnò per- petui per 1' avvenire i 3 orifìzi della corte romana, di sagrista del palazzo apostolico, di bibliotecario, e di confessore del Pa- pa, che gli agostiniani goderonosino a Si - sto IV, il quale avendo fabbricato la Bi- blioteca Vaticana (V.), neli47 2 divise questi uffizi; nominòsagristaGiulianoDa- ti abbate di S.Sebastiano, e bibliotecario Gio. Antonio de Bussis vescovo d'Aleria : che nel 1497 per volere di Alessandro V[ tornarono gli agostiniani in possesso del cospicuo uffizio di sagrista pontificio, che il Papa stabili loro in perpetuo, laonde dopo Giovanni XXII, sette agostiniani e- sercitarono gli uffizi uniti di sagrista, bibliotecario e confessore. Cancellieri, De Sacrista Pontìfìcis, dopo avereillustratol'uffiziodi sagrista nel- le diverse sunnominate denominazioni parlando dell' origine e serie de'sagrisli pontificii,riferisce che deve in essi ricono- scersi gli antichi Festarariiyche s\no al se- colo XI furono i custodi del Sacrario del Papa. In seguito n'ebbero la cura i pe- ,
S AG nifenzieri o confessori de'Papi, come con- sta dal codice "Vaticano riprodotto da! p. Gallico, p. 270, § xv, Confessor, secondo l'ordinamento di Alessandro V del i4°9> del seguente tenore.»» Iteri) in eodem Palatio est officium Confessoris,quem summns Pontifexsolet eligere prò libito suae voluntatis, qui debet in Palatio carneram habere, et in eo continue residere, ut si et quando opusesset, suam praesentiam exhibere valeat, ad cujus officium speclat sermones,qui fiunt, coramPapa, injuge- re ; vesperas et missas solernnes dominis Cardinalibus notificare, altare parare, et ornare; et quotiens D.N. nedum in Pon- tificalibus, sed etiam secrete voluerit celebrare, se exhibere eidem, et de sibi incumbentibus servire. Item ad hujus etiam officium pertinet omnia jocalia (questo vocabolo lo spiega Rocca ne' Paralipome - ria della Chronhistoria, per oggetti e ve- sti preziose che servono d'ornamento al s. Sagrifìzio e a'divini uffici) Capellae, ut pulajreliquiariajCruceSjCaliceSjimagines, candelabra aurea, argentea, et omnia vestimenta, et ornamenta quaecumque ad Dei servitium, et Capellamsummis Ponti ficibus deputata custodire, exceptis mi- tris pretiosis,et aliisquibusdam solili» cu- stodiri per Cubicularios, et exceptis Thia- ra, et Cherubin (egualmente questa voce si spiega dal Rocca ne' Paralipomena, per l'imroagined'un cherubino incisa nell'^- nello pontifìcio e gemmato, o per la Geni ma del Formale per allacciare e ornamento del Piviale o Manto. Il quale sim- bolo del cherubino inciso ne\Y Anello o nel Formale detto pure Pettorale, signi- fica il magistero e la pienezza della scien- za del Vicario di Cristo in terra, ed altri misteri. Si crede che i due vessilli alquan- to maggiori degli altri e chiamati Cherubini, che i cursori portavano nella pompa e processione della coronazione del Papa , ricordassero i due cherubini d' oro ch'erano dai lati dell'arca del Testamen- toj perciò ne'detti due vessilli vi erano o dipinte l'effigie de' cherubini, le loro sta- SAG tue ne sovrastavano la lancia o asta), quae solent reponi in camera Thesaurarii Pala tii Apostolici (di che riparlo a Tesoriere). Item ad ipsius officium pertinet ministra re vestimenta,el ornamenta sacei dotalia, etpontificalia,quotiesD. N. celebrare de bet,et eidem altari servire de libro,veI aliis proni ipseD. N.duxerit ordinandum secundum ipsius confessorisstatum et gra- duai. Item ad eumdem pertinet custodire, et ministrare Magistro Capellae vestimenta,et ornamenta, et alia necessaria ad usura quotidianum Capellae D.N. Item est attendendum, quod propter in- cumbenlia officio ipsius confessoris, quae multa sunt, solet habere unum socium, qui \ocatuvSacristaj eoquia ornamenta, et vestimenta sacerdotalia alias necessaria prò divino officio celebrando de manda tu,seu voluntate ipsius confessore habet ministrare ". Cancellieri quindi descrive V officio del sagrista nel presiedere alla pompa colla quale si portava la ss. Euca- ristia avanti al Papa, ne' viaggi ,'e nella cavalcata della sua coronazione; la pre- gustazione del pane e del vinOj chiamata Probaj laceremonia della comunione del Papa; il rito della notte di Natale, nel quale se vi era presente l'imperatore o un re, a questi il sagrista presentava il libro per la lezione che dovea leggere, istruendolo delleceremonieanche per lo Stoccoe berrettone benedetti; che nella IV domenica di quaresima, nella benedizione della Ro- sa d'oro, il sagrista presenta al Papa il balsamo col muschio; quanto incombeva al sagrista nella funzione della domenica delle Palme, nel destinare chi dovea fare il sermone, e nel giovedì santo quando il Papa benediceva i sagri olii; che prima nel venerdì santo dopo l'adorazione della Croce,questa il sagrista riportava sull'altare, e nel sabato santo al Gloria in ex celsis Deo portava al trono del Papa il manto bianco, per sostituirsi al rosso che deponeva; descrive pure ciò che spella al sagrista nel pontificale di Pasqua, e nel sabato in Albis per la benedizione degli
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