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Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 60.pdf - Bibliotheca ...

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258 SAL<br />

conolfo quello <strong>di</strong>Salerno che fu detto Prin-<br />

cipato Citra o Citeriore. Vedasi de Biasio,<br />

Serie» principum qui longobardorum<br />

attate Salerniimperantur t Neapo\\ 178$;<br />

e l'Ughelli, Italia sacra t. 7, p. 344 che<br />

egualmente ne riporta la serie.<br />

Dopo 1 1 anni <strong>di</strong> regno, trasmise Siconolfo<br />

il potere a Sicone suo figlio, commettendo<br />

la reggenza a Pietro suo padrino,<br />

durante l'età minorile. Ma Pietro da<br />

prima si fece <strong>di</strong> lui collega nella sovranità,<br />

quin<strong>di</strong> si associò il proprio figlio Adema-<br />

ro, allontanando Sicone sotto pretesto <strong>di</strong><br />

educarlo alla corte <strong>di</strong> Lodovico II <strong>di</strong>ve-<br />

nuto imperatore, dopo <strong>di</strong> che fu spento<br />

da loro con lento veleno. Ademaro ebbe<br />

solo il comando dopo la morte del padre,<br />

ed il fratello <strong>di</strong> lui che pure chiamavasi<br />

Pietro, fu eletto vescovo <strong>di</strong> Salerno. Una<br />

congiura fomentata dai conti <strong>di</strong> Capita,<br />

confinò Ademaro in oscura prigione, ove<br />

Guaifero I <strong>di</strong>venuto nell'86 1 principe <strong>di</strong><br />

Salerno, Io privò della vista. Il nuovo sovrano<br />

allontanò col valore delle sue armi i<br />

saraceni che furiosamente irrompevano,<br />

e memorando è l'asse<strong>di</strong>o che con intre-<br />

pidezza sostenne,onde fu liberato coll'aiu-<br />

to dell'imperatore e del principe <strong>di</strong> Bene-<br />

vento. Gli successe nell'880 il suo figlio<br />

Guairoaro I,che i mussulmani molto tra-<br />

vagliaronojdebole essendo l'assistenza che<br />

gli davano iCarolingi,il perchè dovè ricor-<br />

rere agl'imperatori greci; ma fu ben presto<br />

costretto a far causa comune col duca<br />

<strong>di</strong> Spoleto per <strong>di</strong>scacciare i greci, onde<br />

non essere vittima della loro perfì<strong>di</strong>a. A-<br />

delferio.gastaldo <strong>di</strong> Avellino, violamlo turpemente<br />

l'ospitalità, cavò gli occhi aGuaimaro<br />

I, che in una notte avea preso albergo<br />

nel suo castello, e sebbene il cieco<br />

principe rientrasse ne'suoi stati, talmente<br />

i sud<strong>di</strong>ti suoi inasprì cogli atti <strong>di</strong> crudeltà<br />

a'quali abbandonossi, che venne deposto<br />

nel 90 1 e soprannominato <strong>di</strong> cattiva me-<br />

moria. Guaimaro li suo figlio, già asso-<br />

ciato al legno, vi si sostenne, mentre il pa-<br />

dre terminava la vita in ceppi nella chie-<br />

sa <strong>di</strong> s. Massimo, ed a lui fu dato per <strong>di</strong>-<br />

SAL<br />

stinguerlo il soprannome <strong>di</strong> buona me-<br />

moria. Ebbe però oscuro regno, che la-<br />

sciò nel 933 al bambino Gisolfo Isuo fi-<br />

glio, del quale tenne Prisk la tutela. Fat-<br />

to però maggiore, <strong>di</strong>spiegò olla sua corte<br />

la pompa più brillante, e coll'esercito suo<br />

valoroso potè <strong>di</strong>fendere i principi <strong>di</strong> Benevento<br />

e <strong>di</strong>Capua contro Giovanni Xll<br />

Papa nel 957, e <strong>di</strong>poi contro l'imperato-<br />

re Ottone I. Accordò egli amichevole ospi •<br />

zio a Landolfo figlio d'Atenolfo II, prin-<br />

cipe <strong>di</strong> Benevento, già spogliato de'suoi<br />

stati, e fu corrisposto da lui con un tratto<br />

della più nera ingratitu<strong>di</strong>ne, avendo<br />

egli per sorpresa caricato <strong>di</strong> ferri il suo<br />

benefattore per togliergli il principato.<br />

Venne per altro ristabilito sul trono da<br />

Pandolfo Testa <strong>di</strong>ferro t nuovo principe<br />

<strong>di</strong> Benevento, al <strong>di</strong> cui figlio Pandolfo II<br />

lasciò con titolo <strong>di</strong> adozione per ricono-<br />

scenza i suoi dominii.Se non che ne fu bal-<br />

zato pochi anni dopo da Mansone III du-<br />

ca d'Amalfi, che s'impadronì del princi-<br />

pato <strong>di</strong> Salerno, e l'occupò per due anni<br />

con Giovanni I suo figlio, essendo stali<br />

ambedue mantenuti nel potere dall'im-<br />

peratore Ottone II. Ma nel 983 Giovanni<br />

li figlio <strong>di</strong> Lamberto, della stirpe de'du-<br />

chi <strong>di</strong> Spoleto, ebbe il principato <strong>di</strong> Sa-<br />

lerno in compagnia del suo primogenito<br />

Guido, ed essendo questi premorto, venne<br />

associato il secondogenito che regnò<br />

col nome <strong>di</strong> Guaimaro III. Fu sotto il regno<br />

<strong>di</strong> questo principe nel 994? che irrompendo<br />

i saraceni e minacciando la<br />

piazzaci videro comparireque'primiTVb/*manni<br />

(f.) avventurieri, che rassicurarono<br />

gli abitanti dallo spavento, e piombarono<br />

sui mussulmani, facendone strage<br />

orrenda. Altri <strong>di</strong>cono che nel 1026, 4°<br />

valorosi normanni reduci da Gerusalemme<br />

fecero togliere l'asse<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Salerno ai<br />

saraceni. Ricompense, onori, dovizie ven-<br />

nero profuse a larga mano a que'valoro-<br />

si, i quali pur s'invitarono a fermare la<br />

stanza in questa contrada e ad attirarvi<br />

i loro bravi compatriotti. Dal quale av-<br />

venimento derivarono poi que'conquisti,

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