Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 60.pdf - Bibliotheca ...

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ministero tanto eccellente, ma posto eh 'e
gli abbia intenzione di fare ciò che si fa
dalla Chiesa,e così determini il senso del-
le parole della forma, come la forma de-
termina l'effetto della materiajposto che
usi la materia e la forma prescritta, se
non vi si pone ostacolo per parte del su-
scipiente cheli riceve, infallibilmentei sagramene
producono il loro effetto. Scris-
se s. Agostino contro Parmenianum lib.
2, cap. io, n.° 22: / sacramenti mentre
tornano a danno di chi indegnamente li
tratta 3 giovano però a coloro che degnamente
li ricevono. Noterò con Nardi, Dei
parrochi, che il vescovo conferisce tutti
i sagramenti a chi vuole e quando vuole:
i sacerdoti li amministrano per il vesco-
vo. Aggiunge che tutti i sagramenti e cose
ecclesiastiche si amministrano o si fanno
dai sacerdoti pel vescovo, che una volta
faceva da se. Circa le ceremonie de* sa-
gramenti, oltre le parti essenziali neces-
sarie a fare i sagramenti, le quali sono
la materia e la forma determinata perdi-
vina istituzione, e il ministero, sono sta-
te dalla Chiesa istituite delle particola-
ri ceremonie, le quali si potrebbero dal-
la Chiesa stessa, siccome cose a disciplina
non a domma appartenenti, commutare
o togliere. Consistono queste in certe a-
zioni e preghiere che non appartengono
alla sostanza del sagramento, e però in
certi casi,ne'quali senza queste si amministra,
è sempre validamente ammini-
strato, ma servono a insegnamento, a edificazione
de'fedeli,ea renderne più mae-
stosa l'amministrazione.La maggiorparte
di queste si trovano praticate fin dai tem-
pi più vicini agli apostoli, e ne fanno te-
stimonianza que'Padri,come s. Giustino
inApolog. 2, e Tertulliano, De Bapt. } c\ie
sono tenuti in venerazione anche dai dis-
senzienti medesimi. Il perchè sono somma
mente rispettabili, e con ragione il con-
cilio di Trento nella sess. 7,can. 1 3, di-
chiarò che non si possono trascurare, né
ommeltere, ne cambiare dai pastori par-
ticolari delle chiese, e pronunziò contro
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chi le disprezza solenne scomunica. Chia-
mansi poi cose Sagramentali{J 7 ') quelle
che hanno qualche rapporto o qualche
analogia co'sagramenti, benché esse non
ne facciano parte e non nesieno ceremo-
nie essenzial^nè accidentali,sono però riti
e sagre pratiche che meritano venerazio-
ne e di essere tenute in gran conto. Af-
finchè si adempiano con tutta esattezza
e religione quelle cose, che nel Rituale
(V.) si trovano prescritte intorno alle ce-
remonie e ai riti da osservarsi nell'am-
ministrazione de'sagramenti,vi sono del-
le regole generali che si leggono pure nel
Dizionario sacro liturgico diDiclich, all'articolo
Sacramenti, le quali qui com*
pendierò. Non essendovi dunque nella
Chiesa, nulla di più santo o di più utile,
nulla di più eccellente o di più divino,
quanto i sagramenti istituitida Gesù Cri-
sto per la salute del genere umano, il
Parroco (^.),e qualunque altro Sacerdote
(l 7
.), a cui appartiene l'amministrazione
de'sagramenti, si deve ricordare di
trattarli santamente^ ch'è necessario che
esso sia apparecchiato quasi ad ogni momento
all'uffizio di sì santa amministra-
zione. Per la qual cosa egli procurerà di
condurre sempre una vita integerrima,
casta e pia; imperciocché quantunque i
sagramenti, come ho detto,non ponno es •
sere coinquinati dagl'impuri, né i
mini-
stri malvagi ponno impedirei loroeffettij
pure amministrando questi indegnamen-
te, incorrono in peccalo morta le. Se il sa-
cerdote conosce d'essere in peccato morta-
le, non ardisca amministrare i
sagramen-
ti, se prima non si pente di cuore, o bi-
sogna che si confessi se ha pronto il con-
fessore e abbia tempo, e convenga al luo-
go di farlo. In qualunque ora del giorno
e della notte ch'egli sia chiamato ad amministrare,
non interponga alcuna dimo-
ra nell'esercitare il suo uffizio, specialmen
te se urge la necessità di farlo. Prima di
amministrare il sagramento, purché vi
sia opportunità di farlo, premetta l'ora-
zione e la meditazione della cosa sagra