Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 60.pdf - Bibliotheca ...

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188 SAG di Tagaste in partibus ) città che fu patria di s. Agostino. Proseguendo la serie dei sagristi, colla continuazione del Typogra* phus, che stampò V Opera omnia di nig. r fiocca, di cui fa que'distinti encomi che meritano la sua sapienza ed erudizione, svolta ne* diversi interessanti argomenti de'suoi trattati, ch'io non mancai a'ioro luoghi di celebrare. Inoltre rng. r Rocca fu oratore facondissimo, ed assai perito uelle lingue ebraica, caldea, latina e greca ; acutissimo scrutatore ed enci- clopedico delle antichità. Colla sua labo- riosa industriali 4o anni formò una scel- ta biblioteca che donò vivente al conven- to di s. Agostino in Roma, ed è la cele- bre Biblioteca Angelica ( ^.), poi copiosamente aumentala, essendo ricca e doviziosa di pregiate edizioni del secolo XV, di rari codici scritti a tnauo, del mss. con- tenente le opere di s. Leone I, d'uu an- tichissimoAntifonarioGregorianOjditut- ti gli atti autentici della famigerata Con- gregazione de Auxiliis (di cui parlai in molti luoghi): le opere stampate ascendonoa più che85,ooo volumi, oltre 60,969 opuscoli raccolti nelle preziose miscella- nee, sommando i mss. a 2945. Questo be- nemerito sagrista dispose della sua biblioteca, » clericorum ac laicorum com- modilati. Primus fuit, quiRomae literatorum commoditati consuluerit, quique sequenlibus bibliolhecarum publicarum iuslitutoribus facem praetulerit''. L'ingerenza attribuitagli sulla Stamperia Vati' caria gli fu confermata con brevi di Clemente Vili e Paolo V, e col i.° fece il viaggio d\ Ferrara (/^accompagnando con solenne pompa d ss. Sagramenlo, di che ne fa la descrizione anche il p. Bolina ni, Gerarchla ecclesiastica p. 382 e seg. Questi nel rilevare che il ss. Sagrameuto non sempre fu portato uel medesimo tuo - do, riproducendo la figura dal Rocca in- serita nel suo bel trattato su questo rito, dice che il tabernacolo nelle strade disastrose fu portato sopra il dorso di due muli, neutre ordinariamente veniva re- SAG . cato per lo più da un cavallo. Ivi si vede il sagrista in mezzetta e raantelletta ca- valcare una mula bianca, con bastone bianco in mano, con cordone di seta nera ornato, in seguo della cura a lui commes- sa. Moiì in Roma agli 8 aprile 1620, e fu sepolto in s. Agostino avanti la cappella di s. Nicola da Tolentino, ove si vede la sua effigie vestita pontificalmente, con onorifico epitaffio. Paolo V nominò successore il maestro fr. Gio. Battista de Aste di Albenga, nobile, teologo egregio, insigne oratore, autore stimato, vicario apostolico del suo ordine, indi generale del medesimo perchè con inaudito esem- pio ne fu acclamato a viva voce, secondo la comune ispirazione ch'ebbero i volan- ti, a ciò tratti dalla sua sapienza e virtù: il Papa contemporaneamente lo fece vescovo di Tagaste in partibus, ma fatalmente dopo 5 mesi mori in Roma a'20 settembre,e fu sepolto in s. Agostino innanzi alla cappella di s. Maria della Ro- sa, con decorosa memoria. A' 12 ottobre Paolo V gli surrogò il maestro e nobilissimo fr. Gio. Vincenzo Spinola genove- se, grave per dottrina, illustre per pietà, già priore del convento di s. Agostino di Ruma, sotto-sagrisla o socio del predecessore, facendolo pure vescovo di Tagaste, donde Gregorio XV a'6 marzoi623 lo trasferì al governo della chiesa di Bru- gnato. Agli 8 marzo gli die in successore il maestro ù. Fulgenzio Gattucci dMon- te Giorgio, generale dell' ordine, officio che ritenne, ed insieme lo dichiarò vescovo di Tagaste, lodato per eccellenti qua- lità. Urbano Vili a* 12 marzo 1624 lo traslatòal vescovato di Boiano,e morì in patria : per aver lasciato alla biblioteca del suo convento pregievoli mss. ed aliis bonìs ,essa prese il nome di Gallucciana. Urbano Vili a'23 febbraio 1624 avendo designato il predecessore a detta chiesa, gli sostituì il celebratissimo maestro fr. Fortunato Scacchi di Ancoua, detto di Fano dal convento di sua filiazione, profondo nella teologia e in altre scienze, ver-
SAG salo nella s. Bibbia e nelle lingue ebraica e greca, onde per la sua vasta erudizione sagra fu fatto consultore della congrega - rione stabilita per la correzione del mar- tirologio e breviario romano. Per cagio- nevole salute, e per le arti della corte, nel 1639 rinunziò alla carica di sacrista, si ritirò in Fano, ove morendo fu sepolto in s. Lucia del suo ordine, il cui convento avea ingrandito. Pubblicò diverse opere, altre ne lasciò mss.,chepoiil cardinal Ot- toboni (indi Alessandro Vili) donò alla biblioteca Angelica. L'elenco di dette o- pere si legge nelP aggiunta alla Cronhistoria. Urbano Vili a'2g settembre i63g nominò sagrista il maestro fr. Taddeo Altini nobile di Camerino, priore del con- cento di Roma, pel suo sapere, prudenza e carità, non che consultore della congregazione sulla canonizzazione de'santi, e per la correzione del Pontificale romano. Non avendo voluto accettare il titolo vescovile di Tagaste, neh 645 Innocenzo X gli die quello pure in parlibus di Por- firio, con l'assistenza al soglio, lo prepose con altri dotti alla correzione del cere- moniale de' vescovi, e nel 1 652 lo traslatò al governo della chiesa di Civita Castel- lana e Otte, proseguendo nella prefettu- ra della sagrestia sino ali 655. Mori nel 1 685 in Otte, e fu tumulato nella chiesa dell'ordine con lapide onoraria. Alessandro VII per sua rinunzia, lo fece succedere a'25 luglio 1 655 dal maestro tv.Am- brogio Landucci sanese, già priore di s. Agostino di Roma e vicario generale della congregazione Ilicetana, dotto, quanto u- tnile e virtuoso; dichiarandoloancora vescovo di Porfirio e assistente al soglio pon- tificio.Morì a' 1 6febbraio 1 66cje fu sepolto in s. Agostino diRoma da lui ornato,presso il battisterio e cappella da lui costrutta, avendo restaurato anche il convento, con elogio scolpito in marmo in uno al suo ritratto. Nella citata Aggiunta, vi è l'elenco di sue opere edite ed inedite: tra le prime nominerò V Origine della Chiesa di s. M. del Popoloj tra le seconde, Sacra- SAG 189 rittm Apostolicum, sive Collectio eorum, auae ad Praefectum Sacrarii Pontificii, et ad idem Sacrarium spedarti, esisten- te in Roma nella Biblioteca Clv'giana.Neì voi. X, p. 236 notai, che Alessandro VII concesse al sagrista mg.r Landucci e suc- cessori 1' autorità di fare scavi nelle Catacombe di Roma, di custodire i corpi dei ss. Martiri che si trovassero, e di tenerli a disposizione del Papa. A Congregazione dell'indulgenze es. reliquie, ricordai la facoltà di mg. r sagrista di autenticare e dispensare les. reliquie. Anche il Lunadoro accresciuto dal Zaccaria, Relazione della corte di Roma, parla delle mol- te reliquie che teneva in consegna e distribuiva mg. r sagrista. Il già citato Fa- laschi discorre della speciale concessione data dai Papi ai sagristi , sulla custodia delle s . combe per estrarne i corpi de'ss. Martiri. Clemente IX a'g marzo 1669 creò sagri- reliquie, e sugli scavi delle cata- sta e vescovo d' Elenopoli in parlibus, il maestro fr. Giuseppe Eusani aquilano, dotto teologo e grande predicatore, vicario generale della congregazione di Pe- rugia, procuratore generale dell'ordine, pieno di modestia, di probità e di dottrina, professore di s. Scrittura nell'univer- sità romana. Clemente X Io elesse a suo confessore, e nel 1672 lo trasferì al titolo vescovile di Porfirio. Egli visse in corte con tanta virtù, come fosse nelclaustro; frugale, umile, senza profittare del pon- tificio favore, onde formò l'ammirazione di lutti. Fu amante del suo ordine e pro- curò aumentarne i privilegi /propagò la divozione della cintura , coi conventi di Roma fu benefico, a quello di Aquila e- resse la biblioteca. Nella chiesa di s. A- gostino di Roma ornò magnificamente la cappella della b. Rita da Cascia, e presso di essa fu sepolto, col suo ritratto e marmoreo elogio, dopo che morì a'23 aprile 1692, avendo amministrato la prefet- tura della sagrestia apostolica sotto 5 Pa- pi. InnocenzoXIInell'istesso anno dichia- rò sagrista e vescovo di Porfirio il niae-
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