Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 60.pdf - Bibliotheca ...

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52 SAB un cappuccino, valente ebanista, che l'e- seguì senza porvi chiodo. Sperandio porta diverse delle narrate notizie, massime degli uomini illustri; Cali ndri pretese che nelle vicinanze fosse Foronovo,e che nella collegiata già diMozzanosi trasferissero le sedi diCuri e Fidene.Marocco dice di verse delle riporta te cose e altre ne aggi unge, come di alcuni capitoli tra gli Orsini e le comunità di Colle Vecchio, di Foglia, Cicignano, ec. Dipendono da Colle Vecchio i seguenti 4appodiati, parimenti della diocesi di Sabina, Poggio Sommavilla, s. Polo, Cicignano e Foglia. Questo castello Piazza crede che prendesse il nome da Fauna oFaula moglie di Fauno, situato sulla riva del Te vere, ove ha foce l'I mella, antichissimo dominio de'Save!li,degliOr- sini, poi de'suddetti marchesi de Rossi e per metà de'conti Giraud, ed eretto in contea nel i656 da Alessandro VII. Sì vuole che quivi fosse esiliata s. Serena moglie di Domiziano imperatore, ese ne con- serva il corpo come un tesoro, nella chiesa parrocchiale della B.Vergine Assunta, con. altre reliquie, comedi S.Sebastiano, ristorata nel 1579. Altre chiese riferite da Piazza sono di s. Pietro, padronato dei de Rossi; s. Martino antichissima, e s. Se- bastiano. Sperandio parlando di questo luogo riporta le lapidarie, quanto riguarda il culto di s. Serena imperatrice, e dice che nella sua cappella mg. r Gregorio de Bossi, barone del luogo, pose il corpo di s. Isterio martire. Poggio SommaviIla castello situato sull' alto di fertile monte o poggio corrispondente al suo nome presso il Tevere e l'imella, già marchesato degli Orsini, poscia de'Pio, de'Caetani, dei Caccia dis. Oreste, de' fiorentini Cappo- ni, e sotto Urbano Vili passò a'de Rossi. Piazza,contro il parere di Sperandio,pen- sa che ivi fosse Regillo, rimarcando gli a- vanzi di un gran torrione ed'alcune anticaglie^ quelle trovate negli scavi di qual- che pregio, nel tei ritorio essendovi un luogo così nomato. Le chiese sono: ss. Con- cezione parrocchia e rifabbricata dal car- SAB dinal Pio vescovo di Sabina, indi restaurata dall'altro vescovo cardinal Rezzo- nico; s. Antonio di Padova ; s. Filippo Neri e s. Calocero martire, nel vesti bo- lo del magnifico palazzo Rossi, colle reliquie del 1 .° e il corpo del 2. , dono d'Innocenzo X a mg. r Pietro Francesco de Rossi , di che meglio tratta Sperandio. Quasi simili notizie discorre Marocco. S. Polo Santo Polo, antichissimo castello forse sorto dalle rovine di Forono- vo, distante un miglio da lineila, in sito eminente e ferace. Sono le sue chiese: la parrocchiale de'ss. Pietro e Paolo, con 4 altari, avendo il luogo preso il nome dal 2. , una delle primitive di Sabina, con molte reliquie già di detta cattedrale; s. Maria della Noce, con immagine miracolosa, già de'religiosi serviti che avevano il convento; s. Salvatore; s. Antonio: aggiungePiazzach'eravi l'ospedalee il monte frumentario. Sperandio pubblicò le lapidarie, e dice che un tempo Io domina- ronogli Orsini. Cicignano, piccolo castello di molta ameni là,che un tempo fu iin - portante, il quale contese la precedenza a TaranOjCui Bonifacio IX pi eferì. La chiesa parrocchiale è intitolata a'ss. Pietro e Paolo, eretta con 5 altari, e consagrata nel 1488, indi restaurata nel 1 753 come si legge nelle iscrizioni prodotte da Spe- randio, con alcune antiche lapidi. Piazza dice di altra chiesa di s.Gio. Battista, padronato de'Rossi. Degli Effetti lo crede originato, in un col nome, dai Cecilii romani. Collanello.Comune della diocesi di Pog- gio Mirteto, con vasto e fertile territorio in piano e monte, abbondante di bestiame,con mediocri fabbricati cinti di mura, con fortini e baluardi: da ultimo il fab- bricato fu restaurato, perchè tutto il paese soggiacque a miserabile incendio nel 1 799 nell'invasione de'francesi repubblicani, in punizione della valorosa, ma poco calcolata eucrgica resistenza del popolo fedele al Papa, e in sua edificante difesa. In quella funesta circostanza furono dal
SAB castello precipitate in diverse alture molte botti piene di sassi sui nemici; essendovi tradizione di essersi ciò prima fatto con una parte dell'esercito di Borbone che saccheggiò Roma nel 1527 e passò a ma- nomettere anche la Sabina. Sorge sulla falda de'monli di qua da Rieti a sinistra dell' [niella, in sito alquanto forte. Degli Effetti, seguito da Sperandio e Calindri, crede derivare dai ruderi della villa di Colta,germoglio della famiglia Aureliana, e de'Pierleoui,e che qui fu la famiglia de Cesaris che ricevè precariamente i ss. Pie- tro e Paolo quando transitarono per la Sabina. In vece pretende Piazza che sia succeduta aCotilia,di cui parlai, edatferma avere ciò bene esaminato in occasione della s. visita, perfino escludendo Ci- vita Ducale, contro l'Olstenio. Mattei ri- tenne l'antica Polidia o villa di Tito Po- tidio, ciò che Piazza rifiuta. Buon'aria, ot- ti me acque, e principalmente la celebre cava de marmi dì Coltanello, sono gli altri pregi di questo paese. Da tale cava si estrae con vantaggioso lucro marmo rosso più o meno dilavato, con tinte e gra- dazioni di macchie,ora bianche etalvolla cenerognole gialle, comunemente chiamato marmo mischio o marmo rosso ve- nato bianco, e Cottanello, con alcuni pezzi o lastre del quale s'intonacano vagamente le chiese di Roma e di Sabina. Altri la dis- sero pietra persichina. 11 tempio, Vaticano da Innocenzo X fu ornato cou 44 colonne di tal marmo, e ve ne sono in altre chiese di Roma. Anticamente Cottanello fu dominato dagli Orsini, indi dopo varie vicende ritornò all' immediato dominio della s. Sede, e poi nuovamente ai marchesi Orsini. Piazza riporta le seguenti chiese; s. Andrea antichissima e parrocchiale; s. Cataldo vescovo di Taranto, posta sulla sommità d'una rupe, e forma- ta entro smisurato scodio naturalmente concavo, cui è tradizione che servisse di ritiro al santo, per isfuggire la persecu- zione ariana mossa contro i vescovi or- todossi dopo il concilio Niceno; s. Agosti- SAB 53 no con di vota immagine della Madonna e conventodiagostiniani,eretto edotalo nel 1 384 da Giovanni Salvati, indi nel 1 68 la chiesa fu restaurata da Gio. Battista Garelli, ed ora vi sono i cappuccini; s. Maria di Casale; s. Maria di Colle Fonte del comune, la cui effigie è in venerazio- ne. Simili nozioni e le lapidarie sono in Sperandio ed anche in Marocco. Cotta- nello ha perappodiato Castiglione della diocesi di Narni,castello edificato sulla cima di alto e scosceso monte, donde si godono estese e deliziose vedute, già chiamato Castel Leone per averlo dominato i Pier Leoni, e forse fu loro luogo di difesa per la sua posizione inespugnabile. Marocco non ci conviene, e Sperandio ne riporta le iscrizioni, e con Degli Effetti segue Piazza sull'antico nome di Castrimi Lcouis. Piazza ricorda le chiese del ss. Salvatore antica parrocchia, e dis. Seba- stiano o oratorio. Confidili. Comunedella diocesi di Nar- ni, insieme all'appodiato Lugnola, la quale secondo il Riparto territoriale appar- tiene alla diocesi di Sabina. Forano. Comune della diocesi di Sa- bina, con territorio fertile in piano e colle, con fabbricati cinti di mura, borghi e buona piazza. Giace in sito piacevole so- pra un monte, lungi dalla riva sinistra del Tevere circa un miglio e mezzo. Si vuole edificato dopo la distruzione del già vicino Foro Vecchio o Foro di Giano, donde ne prese il nome,For«wi Jani.Che quivi fosse Foro Vecchio, antica città sabina, da non pochi monumenti si può con- getturare, per quanto si trovò negli scavi eseguiti a Valle Gioitole, ad Avezzano, a s. Sebastiano Vecchio, a Colle Gradini, ov'è una profonda caverna a modo di laberinto, che si suppone giungere a Foro Nuovo ossia Vescovio lungi quasi 4 mi- glia: alcuni vi riconoscono un'antica ca- tacomba. Nel territorio dunque vi sono avanzi di un muro a stagno di figura cir- colare, di antichissimacostruzione, ed altre interessanti anticaglie che gli abitanti
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